Altman anni '70. Rassegna cinematografica con otto capolavori senza tempo del decennio cruciale per la carriera del regista, da M.A.S.H. a Nashville. Uno stile sinuoso e calcolatissimo, allo stesso tempo assolutamente personale.
Prima degli anni Settanta, Robert Altman aveva girato alcuni documentari industriali, firmato regie televisive e, dal 1957 al 1969, solo quattro lungometraggi. Poi, in quel decennio, l’esplosione creativa, con ben tredici titoli realizzati, fra cui autentici capolavori senza tempo, otto dei quali a comporre questa rassegna. È con quei film che Altman entrò di diritto nell’Olimpo della settima arte, imponendosi come l’autore più innovativo del panorama americano, aprendo nuove strade che fecero fare un balzo in avanti alla storia del cinema. Con il suo stile sinuoso, calcolatissimo e insieme assolutamente libero, personale, Altman iniziò a raccontare con lucidità e senza alcun compromesso estetico e tematico l’America, costringendola a confrontarsi senza illusioni con il crollo dei propri valori, con il disastro del Vietnam, con la perdita degli ideali, con il vuoto spettacolo di stessa.
Ancora, negli otto film qui proposti, da M.A.S.H. (1970) a Una coppia perfetta (1979), passando attraverso I compari, Images, Il lungo addio, Gang, Tre donne, e naturalmente Nashville – l’opera sull’America del disorientamento e del crollo del Sogno, dello scandalo Watergate e della paranoia, di un popolo che si guarda scoraggiato perché incapace di riconoscersi – Altman (come si legge nella bella monografia sul regista – ed. Il Castoro - curata da Emanuela Martini per il Torino Film Festival 2011) «ha fatto piazza pulita di miti e generi, eroi e antieroi, menzogne della Storia e illusioni dell’Ideologia.»
Calendario della rassegna:
http://oberdan.cinetecamilano.it/eventi/altman-anni-70/
Spazio Oberdan
viale Vittorio Veneto, 2 - Milano
ingresso 5.50 + tessera annuale 3 euro