Arena Plautina
Sarsina (FC)
Loc. Calbano
0547 698102

Plautus Festival
dal 14/7/2012 al 12/8/2012

Segnalato da

Comune di Sarsina, Ufficio Cultura




 
calendario eventi  :: 




14/7/2012

Plautus Festival

Arena Plautina, Sarsina (FC)

Nove appuntamenti per un ricco cartellone con nomi importanti del panorama nazionale, alcuni anche insoliti per le programmazioni classiche, quali Enrico Montesano, Michele Placido, Elisabetta Pozzi.


comunicato stampa

Dal 15 luglio al 13 agosto si tiene a Sarsina la rassegna "Plautus Festival" giunta quest'anno alla 52° edizione. Tutti gli spettacoli si svolgono all'Arena Plautina di Sarsina, ad eccezione di quello del 29 luglio che ha luogo in Piazza Plauto.

Anche quest'anno, in concomitanza con le rappresentazioni teatrali, il Museo Archeologico Sarsinate, in via Cesio Sabino n. 39 a Sarsina, prolunga l'orario di apertura fino alle ore 20,30 (la biglietteria chiude mezz'ora prima, ingresso intero € 2,00 - ridotto € 1,00).
In particolare, in occasione delle rappresentazioni del 15, 22, 28 e 29 luglio e del 2, 5, 8 e 11 agosto il museo sarà aperto dalle 13.30 alle 20.30 mentre in concomitanza con lo spettacolo di lunedì 13 agosto (di norma giornata di chiusura settimanale) il museo effettuerà un'apertura straordinaria dalle 17 alle 20.30

Per la stagione teatrale 2012 il Comune di Sarsina e la Direzione Artistica propongono un ricco cartellone, con nomi importanti del panorama nazionale, ed alcuni anche “insoliti” per le programmazioni classiche, quali Enrico Montesano, Michele Placido, Elisabetta Pozzi, Manuela Mandracchia, Ivana Monti, Edoardo Siravo, Lello Arena, Giuseppe Pambieri. Nove appuntamenti, concentrati in poche settimane, che trascinano lo spettatore, a ritmo serrato, in un vorticoso viaggio attraverso i secoli, coinvolgendolo attivamente in un percorso di immedesimazione e confronto con momenti del teatro e della storia dell’uomo, non solo italiana, ma anche europea.

L’apertura del Festival, domenica 15 luglio, è affidata al “padrone di casa” con una delle commedie più note e rappresentative della sua arte: PSEUDOLO, in scena in Prima Nazionale, per la regia del Direttore Artistico, Cristiano Roccamo. Nei panni del protagonista un grande interprete della scena italiana, Enrico Montesano, al suo debutto assoluto al Plautus Festival. Un evento unico che segna il ritorno, dopo diversi anni, di Montesano al teatro classico. Pseudolus fu scritta da Plauto intorno ai 60 anni d'età e rappresenta una delle sue commedie più celebri e meglio riuscite, di cui lo stesso era particolarmente orgoglioso. Motti di spirito, giochi di parole, interventi rivolti al pubblico, coinvolgono lo spettatore direttamente come complice della scena e mostrano come il sorriso rappresenti un ottimo strumento di esplorazione dell’animo umano.
Il Plautus Festival prosegue domenica 22 luglio con CAPITAN FRACASSA, tratto dal romanzo di Théophile Gautier, dove la maschera del soldato fanfarone e millantatore (di evidente origine plautina) viene ingentilita in un’operazione classica di metateatro con la figura di un nobile decaduto che, per amore, si unisce ad una compagnia di attori girovaghi. Nel ruolo del protagonista un istrionico Lello Arena, per la regia di Claudio Di Palma.

I personaggi tipici delle commedie di Plauto mostrano, con grande immediatezza, le dinamiche umane dell’amore e del denaro, sempre uguali a se stesse e si esibiscono in brillanti giochi teatrali costruiti sull’equivoco, sui malintesi linguistici e sulle false apparenze. Questi personaggi, che fanno di Plauto il padre della commedia latina, hanno reso le sue opere un’inesauribile fonte d’ispirazione per molti autori del panorama teatrale italiano ed europeo, fra i quali – solo per citarne alcuni - Machiavelli, Shakespeare, Molière e Goldoni.

È questo il caso della commedia CLIZIA, di Niccolò Machiavelli, in scena sabato 28 luglio. Protagonisti due attori Giuseppe Pambieri e Lia Tanzi il cui sodalizio artistico continua a segnare la storia del teatro italiano. Per la Clizia, Machiavelli si ispirò alla Càsina di Plauto, commedia che attirò la sua attenzione di per via dell’inossidabile intreccio farsesco e, probabilmente, delle implicazioni autobiografiche che lo spingevano ad un’ironica identificazione con il protagonista. La versione del regista Giacomo Zito è ricca di suggestioni visive e contributi musicali originali.
A ricordare che il teatro, al tempo di Plauto, era allestito non in spazi ad esso specificatamente deputati, ma in ambiti informali e spesso improvvisati, la 52a edizione non poteva non comprendere la messa in scena di uno spettacolo nel centro storico della città dove Plauto nacque e visse per molti anni. Una scelta suggerita anche dal successo riscosso nelle passate edizioni dagli spettacoli ivi allestiti.

Domenica 29 luglio sarà quindi il turno, in Piazza Plauto, dello spettacolo di Teatro Circo, comico e poetico al contempo, dal titolo KLINKE, per la regia di Philip Radice con Milo Scotton e Olivia Ferraris. Scatole, lampadari, valigie, oggetti luminosi, equilibri a 4 m d’altezza, acrobatica su scale in piedi nel vuoto, scalate al cielo su lunghi tessuti verticali, manipolazione di oggetti, verticalismi, per uno spettacolo che fonde e sublima le principali arti di rappresentazione: teatro, danza, tecniche circensi. La storia è quella di un corteggiamento letteralmente “mozzafiato” per una bizzarra storia d’amore. Milo e Olivia sono attori, giocolieri, danzatori, acrobati, artisti di una non comune poliedricità, che creano drammaturgie sempre nuove, originali, mai ispirate a testi pre-esistenti.

La tragedia greca, da sempre grande protagonista al Plautus Festival, esordirà sulla scena della 52° edizione giovedì 2 agosto, con un’opera di danza, teatro e musica: CASSANDRA o del tempo divorato, per una drammaturgia curata da Aurelio Gatti e Elisabetta Pozzi, quest’ultima anche protagonista nel ruolo di Cassandra. Un auspicato ritorno, quello di Elisabetta Pozzi al Plautus Festival, dopo la sua indimenticabile interpretazione in Maria Stuarda di Dacia Maraini nel 2001. La Pozzi è la protagonista di una drammaturgia che esprime, attraverso il mito di Cassandra, la consapevolezza “solitaria” del percepire l’imminente, quasi un’empatia universale, in cui la tragedia non è quello che avviene, ma l’“impotenza” a comunicarlo.

Domenica 5 agosto sarà la volta di William Shakespeare, l’autore più presente al Plautus dopo, ovviamente, il “padrone di casa”, con uno dei suoi drammi più noti e attuali: RE LEAR, interpretato da Michele Placido che firma anche la regia insieme a Francesco Manetti. Lear non è un testo, Lear è un mondo, è il Mondo, è la distruzione del Mondo, l’Apocalisse e infine la successiva, appena possibile, rinascita. Lear è una tragedia dell’amore, voluto, preteso, esasperato a tal punto da portare morte e distruzione, da creare quasi dei mostri. Un paesaggio di rovina dalle cui macerie, però, alla fine emerge una speranza nel futuro dell’umanità.

La tragedia, in grado - a detta di Aristotele - di provocare nello spettatore una vera e propria catarsi, ritorna sulla scena mercoledì 8 agosto con un testo del drammaturgo francese Jean Racine: ANDROMACA, nell’adattamento di Filippo Amoroso. Nei panni di Andromaca, Manuela Mandracchia, per la regia di Massimiliano Farau. D’impronta fortemente autobiografica, la tragedia venne immediatamente tacciata di immoralità perché ritenuta un elogio all’adulterio. In realtà essa racconta, con la profondità tramandata dai classici, le diverse sfumature dell’amore: quello che lega la madre Andromaca al figlio Astianatte, Pirro ad Andromaca, Oreste a Ermione, in un intreccio – quanto mai attuale – perché «l’amore non è fiamma che in core sta sepolta» .

Sabato 11 agosto ancora spazio alla tragedia con LE TROIANE da Euripide e Seneca per l’adattamento e la regia di Giuseppe Emiliani, con Ivana Monti e Edoardo Siravo. In una delle opere più intense della drammaturgia greca, Euripide mette in scena la guerra vista con l’occhio degli sconfitti, ma dalla quale, in definitiva, anche i vincitori escono vinti. In essa si ritrovano i grandi personaggi femminili delle due tragedie che, per singolare coincidenza e anticipazione di un finale assai triste, l’hanno preceduta: Cassandra che diventerà la concubina di Agamennone; Andromaca alla quale, in questo testo, diversamente dalla versione di Racine, viene strappato e ucciso il figlio Astianatte.

Come negli agoni drammatici dell’antica Grecia era uso concludere il ciclo delle tre tragedie con una commedia, e col proposito di far seguire un po’ di riso a tanto dramma, il Plautus Festival propone a chiusura del cartellone, lunedì 13 agosto una delle più note commedie di Plauto: CASINA interpretata dai giovani attori del Laboratorio Teatrale del Plautus, sotto la guida del Direttore Artistico, Cristiano Roccamo. Di sicuro interesse la presenza nello stesso cartellone sia la Casina di Plauto che Clizia di Machiavelli. Al miglior attore del Laboratorio Teatrale sarà assegnata una borsa di studio, del valore di mille euro, nell’ambito del progetto “Nel ricordo di Plauto”, finanziato dal Comune di Sarsina, dalla banca di Credito Cooperativo di Sarsina e dal Rotary Club “Valle del Savio”.

L'Arena Plautina è ubicata a Calbano, a circa 1 Km. dal capoluogo di Sarsina, ed è raggiungibile attraverso la S.P. Sarsina-Ranchio. E' disponibile un servizio gratuito di pulmini navetta con partenza da Piazza Tito Maccio Plauto con orario continuato dalle 20,30 alle 21,20 e con ritorno al termine degli spettacoli

per saperne di più rivolgersi a
Comune di Sarsina, Ufficio Cultura
Largo A. De Gasperi, 9 - 47027 SARSINA (FC)
Tel. 0547 94901 - Fax 0547 95384
cultura@comune.sarsina.fc.it

Ufficio Teatro (attivo dal 2 luglio)
Via IV Novembre, 13 - 47027 Sarsina (FC)
Tel/Fax 0547 698102

Arena Plautina
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