We will never forget this, Rosarno 2010-I migranti ad un anno dalla rivolta. 7 gennaio 2011, installazione foto-video dell'artista. Immagini che testimoniano le condizioni degli immigrati.
La mostra è stata presentata in anteprima al Festival Primavera dei Teatri, al Palladium a Roma assieme allo spettacolo “u tingiutu” di Scena Verticale, a Jacurso nel festival Kalafrica, a Vibo nell’iniziativa sui monumenti storici, a Tropea, a Badolato tarantella power, a Petedattilo Film Festival, a Roma nella giornata nazionale dei migranti nell’iniziativa Speaker’s Korner, e al Fanfulla 101 al Pigneto, nel Gaia international Festival.
Una parte dell’installazione è stata cooprodotta dalla Biblioteca Civica di Cosenza dove è stata presentata nel mese di luglio e dalla Provincia di Cosenza assessorato alle politiche culturali, dove è stata inserita nel progetto la settimana del libro. Alcuni scatti sono stati pubblicati su witnessjornal.net , cartella wj33, rivista on-line di foto giornalismo. Una foto è stata usata come copertina di www.darkmatter101.org e alcune foto pubblicate sulla rivista on-line dazebaundnews.it
Subito dopo gli scontri di Rosarno, immediatamente dopo lo sgombero Ivana Russo realizza un reportage fotografico nell’area della Piana di Gioia Tauro, comprendente la zona dello Spartimento nell’ex oleificio dove erano alloggiati gli immigrati africani, e nella Rognetta, primo insediamento storico dei migranti, nel momento in cui era stata ordinata ed eseguita la demolizione dello stesso. Si tratta di fotografie che costituiscono memoria e testimonianza di una delle piaghe sociali e politiche più rilevanti della Calabria e dell’Italia: il problema della Mafia e dell’Immigrazione.
Immagini fotografiche che testimoniano le condizioni degli immigrati, che pur nella loro assenza fisica (erano già andati via quando ho realizzato il reportage) sono portatrici e rappresentazioni di mondi, con la presenza dei loro oggetti e dei loro indumenti. I paesaggi della piana, i campi di ulivo, dove la natura nella sua imponenza tanto da sovrastarci (non solo in senso metaforico) e così rigogliosa di vita sembrava tradire se stessa per diventare grembo e memoria di feroci aggressioni. Questi gli elementi che assieme all’intervista costituiscono il video ”We will never forget this”, Il cui titolo è relativo ad una frase scritta su un muro dai migranti prima di abbandonare l’insediamento dello Spartimento.
Ivana Russo vive e lavora a Cosenza. Da anni conduce una ricerca sui nuovi codici di comunicazione visiva nell’utilizzo del mezzo fotografico, ricorrendo all’uso del colore come forma espressiva. Parallelamente si dedica al reportage e alla documentazione fotografica nel campo musicale e teatrale. Nelle sue fotografie, immagini digitali, installazioni e video animazioni la Russo indaga il corpo, il gesto e la relazione tra corpo, natura ed arte nel suo inscindibile rapporto con l’ambiente. Ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero, collaborato con diversi enti ed ottenuto diversi riconoscimenti.
Giovedì 19 luglio ore 19.30 Terrain Vague presenta:
- We will never forget this, Rosarno 2010-I migranti ad un anno dalla rivolta 7 gennaio 2011, installazione video fotografica di Ivana Russo
-ore 20.00 I migranti invisibili, conversiamo con Donatella Loprieno ricercatrice facoltà di Scienze Politiche Università della Calabria
-ore 21.30 proiezione del cortometraggio ACHJA’NA di Jonas Carpagnano, Ita. col. 18' premiato alla 68mostradel cinema di Venezia sez. Controcampo a cura dell’Associazione Angelina
-ore 22.00 proiezione del video documentario We will never forget this di Ivana Russo Ita. col. 29' presentato in diversi festival nazionali
Galleria d'Arte Terrain Vague
via Monte S. Michele, Cosenza