Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Torino
via Modane, 16
011 3797600 FAX 011 3797601
WEB
L'arte nell'era global
dal 4/6/2003 al 7/9/2003
011 19831600
WEB
Segnalato da

Angiola Maria Gili




 
calendario eventi  :: 




4/6/2003

L'arte nell'era global

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

How Latitudes Become Forms. Organizzato dal Walker Art Center di Minneapolis (USA) e curato da Philippe Vergne, il progetto espositivo presenta i lavori di 27 artisti contemporanei provenienti da Brasile, Cina, Giappone, India, Sud Africa, Turchia e Stati Uniti. Una riflessione sugli effetti della globalizzazione nelle produzioni creative. In mostra 59 opere realizzate nell'ultimo decennio con diverse tecniche artistiche in commistione tra loro, dalla scultura alla pittura, dall'installazione alla fotografia, dal video alla performance.


comunicato stampa

Giovedì 5 giugno 2003 la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo inaugura, in anteprima assoluta in Europa, negli spazi espositivi di Via Modane 16 a Torino, la mostra Arte nell'Era Global, How Latitudes Become Forms.
Organizzato dal Walker Art Center di Minneapolis (USA) e curato da Philippe Vergne, il progetto espositivo presenta i lavori di 27 artisti contemporanei provenienti da Brasile, Cina, Giappone, India, Sud Africa, Turchia e Stati Uniti "Il progetto", spiega Philippe Vergne, "invita a riflettere sugli effetti della globalizzazione sulle produzioni creative, proponendo un panorama artistico non dominante in cui la molteplicità degli stili e delle tecniche utilizzate rendono vive pratiche interdisciplinari non ancora approfondite nella storia dell'arte tradizionale".
In mostra 59 opere realizzate nell'ultimo decennio con diverse tecniche artistiche in commistione tra loro, dalla scultura alla pittura, dall'installazione alla fotografia, dal video alla performance. Tra i lavori in mostra: i disegni a gesso del duo Jennifer Allora e Guillermo Calzadilla, l'installazione del gruppo indiano Raqs Media Collective, il video dell'americano Cameron Jamie, la serie fotografica del cinese Song Dong.
"E' un grande onore per la Fondazione ospitare una mostra organizzata da uno dei più prestigiosi centri d'arte del mondo, una mostra che prende in considerazione artisti provenienti da paesi differenti, come il brasiliano Marepe (che avevamo accolto nella sede di Guarene nel '99), Il turco Can Altay o l'indiano Ranjani Shettar, allargando i confini d'indagine rispetto ad una ricerca artistica unicamente occidentale" dichiara Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione.
Il titolo in lingua originale How Latitudes Become Forms è un chiaro riferimento alla mostra When Attitudes Become Form, curata da Harald Szeemann e presentata nel 1969 alla Kunsthalle di Berna in Svizzera. Il progetto rappresentò un punto di svolta nella storia dell'arte contemporanea, mostrando per la prima volta l'arte processuale al grande pubblico e riunendo le opere dei maggiori esponenti americani ed europei del nuovo clima culturale, come Joseph Beuys, Richard Serra e Lawrence Weiner. Anche l'attuale mostra organizzata dal Walker Art Center intende focalizzare l'attenzione su esperienze alternative, soffermandosi su produzioni sempre differenti, a seconda del contesto socio culturale in cui nascono. Ne scaturisce un panorama multidisciplinare e molto vario, paradossalmente in contrasto con le tendenze globalizzanti che caratterizzano il tempo in cui viviamo. In un'epoca in cui la velocità di scambi e di informazioni tende a trainare verso l'uniformità, questa mostra offre invece esempi di una creatività fertile e diversificata, di una sperimentazione che arricchisce i modelli di ricerca correnti con cui siamo abituati a confrontarci.

La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 7 settembre 2003, dal martedì alla domenica dalle 11 alle 19. Giovedì dalle 11 alle 23. Intero euro 5 ,Gruppi euro 4, Ridotto euro 3. Il catalogo, edito dal Walker Art Center, è in lingua inglese. Al suo interno: testi critici di Philippe Vergne e di un prestigioso team di curatori internazionali.
Durante il periodo di mostra verranno realizzati alla Fondazione una serie di incontri culturali curati da Emanuela De Cecco e specifici laboratori didattici sul tema coordinati da Mauro Biffaro.

Immagine: Gulsun Karamustafa, Mystic Transport, 1992. Cesti di rifiuti in rete metallica, coperte, foto Laleper Aytek, courtesy dell’artista, Instanbul, Turchia

UFFICIO STAMPA
Angiola Maria Gili 011 19831600, Roberta Balma Mion 346 2165880, Helen Weaver 346 2165881

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