Ex-Cathedra. Evento-lecture. Le opere di Tranquilli mostrano come il mondo dell'arte figurativa può essere investito da una pratica creativa che agisce sull'ibridazione e la polverizzazione dell'immaginario nell'era della globalizzazione.
(a cura di Luisa Valeriani)
GIOVEDI' 22 MAGGIO 2003
Ore 21 -23,30
Aula A1
Know yourself (video, regia di Chiara Clemente, 2002)
Future Imperfect 1° (video, regia di Daniele Lucchetti, 1999)
Future Imperfect 2°, 3° (video, regia di Giancarlo Soldi,2001)
Antologica (dal 1998 ad oggi)
Le opere di Tranquilli mostrano come il mondo dell'arte figurativa può essere investito da una pratica creativa che agisce sull'ibridazione e la polverizzazione dell'immaginario nell'era della globalizzazione.
Australiano di nascita, attivo a Roma e nel mondo, studente di antropologia con Ida Magli, di scultura con Nunzio e di pittura con Toti Scialoja, amante del fumetto, del cinema di fantascienza e del romanzo gotico, attratto da Louise Bourgeois e da Teresa de Lisieux, appassionato di musica pop, dai Cure ai Pink Floyd ai Prodigy passando per Morricone, Tranquilli incarna nella biografia prima ancora che nelle opere la tensione tra locale e globale, tra cultura dell'artificio e potere strutturante dei media; così soggetti e materiali mescolano tradizione e tecnologie, simboli antropologici e archetipi religiosi, eroi e mostri, opere d'arte selezionate da conoscitore e stereotipi da supermarket, da Batman trafitto come Santa Teresa di Bernini allo Yoda con la tiara papale, all'Uomo-Ragno dalle proporzioni leonardesche in meditazione come Buddha mentre l'altoparlante trasmette la colonna sonora di ''C'era una volta il West''?
Installazioni sinestetiche e video, fotografie e sculture in cui tutto è manipolato artificialmente, depositi di memoria e riciclaggio di miti, in un continuo spiazzamento tra passato e futuro, occidente e oriente, popolare e colto, che mira a creare evento proprio attraverso l'ossimoro, l'accostamento incandescente e conturbante, eppure a suo modo virgolettato, ironico, consapevole, sempre molto dandy.
Tra le sue principali esposizioni: Know yourself (MACRO, Roma; Palazzo delle Papesse, Siena, 2003), Believe (Palazzo delle Esposizioni, Roma; Fondazione Bandera, Milano, 2001), Futuro Imperfetto ed Evidence (Studio Stefania Miscetti, Roma, 1998 e 2001). Numerosi i suoi interventi in gallerie, musei e luoghi pubblici, sia in Italia sia all'estero, quali la Galleria Nazionale d'Arte Moderna, l'Istituto Nazionale per la Grafica a Roma, il Museo di Castelnuovo, Maschio Angioino e il Castel dell?Ovo a Napoli, il PAC a Milano, il MAK a Vienna, il Dalì Museum a St. Petersburg, Florida, la 3° Biennale Internazionale di Gyumri, Armenia e il IASPIS a Stoccolma.
Facoltà di Scienze della Comunicazione
Università ''La Sapienza'' -Roma
Via Salaria 113