Diverse sedi
Domodossola (VB)

Chavez: di tanti uno solo
dal 21/9/2012 al 21/10/2012
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Segnalato da

Maria Elisa Gualandris




 
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21/9/2012

Chavez: di tanti uno solo

Diverse sedi, Domodossola (VB)

Inaugura il percorso d'arte contemporanea outdoor lungo la scia dell'aviatore Geo Chavez. 50 chilometri attraverso 8 Comuni, 2 Paesi, fino a 2000 metri di quota. 13 opere realizzate da Mario Airo', Enrica Borghi, Sarah Ciraci', Olivier Estoppey, Piero Gilardi, Isola e Norzi, Kaarina Kaikkonen, Marguerite Kahrl, Etienne Krahenbuhl, Marco Magrini, Love Difference - Michelangelo Pistoletto, Antonello Ruggieri e Uly Wirtz.


comunicato stampa

Il 22 settembre 2012 verrà inaugurato il percorso d’arte outdoor, tra Italia e Svizzera, dedicato all’impresa di Geo Chavez: 50 chilometri, attraverso 8 Comuni, 2 Paesi, fino a 2000 metri di quota. 13 le opere firmate da grandi artisti contemporanei che sono già al lavoro per dare forma alle loro creazioni. Ecco i loro nomi: Mario Airò, Enrica Borghi, Sarah Ciracì, Olivier Estoppey, Piero Gilardi, Isola e Norzi, Kaarina Kaikkonen, Marguerite Kahrl, Etienne Krahenbuhl, Marco Magrini, Love Difference - Michelangelo Pistoletto, Antonello Ruggieri e Uly Wirtz.

L’iniziativa, lungo la scia dell’eroico aviatore, è dell’Associazione Musei d’Ossola in collaborazione con l’Associazione Culturale Asilo Bianco di Ameno. Il percorso artistico si inserisce nell’ambito del progetto Interreg Italia -Svizzera “Chavez di tanti uno solo” ed è curato da Giorgio Caione e Francesca Gattoni; si articolerà tra Domodossola e Briga, lungo l’antica via del Sempione, sulle tracce dell’ultimo volo di Chavez, il “pioniere dell’aria”. Una commissione tecnica formata dai curatori, da due amministratori pubblici (un italiano e uno svizzero), da Tina Sartori Felay (esperta d'arte e già direttrice di fondazioni d'arte svizzere) e dal direttore dell'Associazione Musei dell'Ossola Paolo Lampugnani ha selezionato tredici bozzetti presentati da artisti di fama internazionale ed esposti nel mese di luglio a Palazzo Tornielli ad Ameno, in occasione degli “Studi Aperti” di Asilo Bianco.

Otto i Comuni italiani e svizzeri che aderiscono al progetto: Domodossola, Crevoladossola, Varzo, Trasquera, Gondo, Simplon Dorf, RiedBrig e Briga.

Le opere hanno come tema l’impresa di Geo Chavez, primo trasvolatore delle Alpi: il volo innanzitutto, ma anche il passaggio, il ponte ideale tra i due Paesi, la sfida tra uomo e natura, l’invidia degli dei. Le dimensioni e i materiali impiegati saranno a discrezione dell’artista.
Il maestro Osvaldo Coluccino ha composto un  brano di musica contemporanea appositamente per l'evento che verrà pubblicato in un cd inserito nel catalogo della mostra, di cui è prevista anche una edizione in tedesco. Proprio il catalogo sarà una ulteriore opera d’arte, firmata dal noto fotografo milanese Maurizio Montagna, allievo di Gabriele Basilico.

GEO CHAVEZ: LA STORIA

Il 26 settembre 1910, partito da Briga con il suo Bleriot 11, dopo un volo epico lungo l'antica via del Sempione a 2000 metri d'altezza, Geo Chavez si schiantava nella piana di Domodossola.

Dopo pochi giorni Chavez, poco più che ventenne, moriva. L'eco dell'impresa e della sua tragica fine ebbe vasta risonanza nel mondo.
Di origine peruviana, ma parigino di adozione, l’aviatore aveva fatto della passione per il volo la propria ragione di vita.
Così Luigi Barzini, inviato del Corriere della Sera, descriveva l’aviatore: . Ancora, il cronista riporta una sua intervista al peruviano:< “E’ necessario che io veda e ricordi esattamente tutte le caratteristiche del paese sul quale dovrò volare” ci diceva egli stesso ieri sera durante una sosta nel quieto albergo di Briga. La fisionomia di un paesaggio si trasforma molto allo sguardo quando è visto dall’alto? “Moltissimo. Le montagne specialmente. Si appiattiscono, diventano tutte eguali. Se non mi preparassi bene mi troverei qui in un gigantesco labirinto di rocce e ghiacciai senza uscita….Attraversare le Alpi! E’ una prova seria, ma affascinante”>. La tragica conclusione di quel volo ha consegnato Geo Chavez per sempre alla storia, come, dalla definizione dello stesso Barzini, “un eroe per amore di un sogno”.

Nel 2010 in occasione del centenario dell'evento l'Associazione Musei d'Ossola ha lanciato un progetto Interreg che, con varie azioni, rinnovasse quella risonanza, tra queste (l'intero progetto è visionabile sul sito dell'AMO www.amossola.it ) un percorso outdoor di arte contemporanea che collegasse Italia e Svizzera.

Ufficio Stampa ‘Chavez: di tanti uno solo’: As You Lake It s.n.c.
Maria Elisa Gualandris: , mariaelisa@asyoulakeit.com
Laura Fabbri: +39 338/7609538, laura@asyoulakeit.com

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