Tensioni. A cura di Manuela Gandini. L'artista ha disegnato per l'occasione un percorso di forte suggestione fatto di installazioni luminescenti, light box, sculture e fotografie.
Tensioni
a cura di Manuela Gandini
Giovedì 29 maggio alle 18.30 nelle sale di Castel Nuovo a Napoli sarà inaugurata
la mostra Tensioni di Marisa Albanese, curata da Manuela Gandini e promossa
dalla Galleria Dina Carola Arte Contemporanea in collaborazione con la Regione
Campania, Assessorato alla Cultura e il Comune di Napoli, Assessorato alla
Cultura.
L'artista ha disegnato per l'occasione un percorso di forte suggestione fatto di
installazioni luminescenti, light box, sculture e fotografie.
La sala Carlo V, al primo piano, è stata completamente oscurata. All'interno
l'opera Resistenze, nove cavi di nickel sostenuti da due basi di acciaio che
creano una colonna (315 x 15 cm) incandescente, emanante calore e colore. Nella
parete di fronte è collocata l'opera RAW ON 2002, tre caschi in bronzo cromato
con all'interno, di nuovo, una resistenza elettrica che resa incandescente ne
traccia il titolo. Sulle pareti laterali è collocato il Trittico Gemello,
installazione di light box dove ritorna il segno simbolo del casco, questa volta
accompagnato da mappe geografiche che evocano luoghi resi celebri nel corso del
Novecento dalle gesta di donne.
Nella sala della Loggia, al secondo piano, dei sottili tubolari di alluminio
disegnano nello spazio una sequenza prospettica dove si alternano fotografie e
sculture: Cube, otto fotografie a grandezza naturale; Allieve, quattro sculture
di giovani androgini con i piedi distesi nello sforzo di un balzo; Rivolta, un
corpo femminile che si lascia intuire attraverso la trama di fili di nailon
luminescenti che la ricopre.
Il catalogo è edito da Skira. Contributi critici di Cherubino Gambardella,
Manuela Gandini, Maria Nadotti, Pier Aldo Rovatti, Vincenzo Trione e con una
conversazione con l'artista di Francesco Galdieri.
Lo svuotamento di energia, creato dal tempo, che passa da una generazione
all'altra, arriva, nel lavoro di Marisa Albanese, a una dimensione muta.
Donne senza vesti né espressione, soldatesse di un'era a venire, sono
collocate su una linea prospettica che porta al futuro, senza interferenze
mediatiche. La concentrazione del pensiero è celata dall'apparente mancanza
di pensiero. Come dei robot femmina, la donna e le bambine, in assenza di
parole, scambiano gesti con lo sguardo incerto o con lo sguardo fiero verso
il vuoto del presente.
Lo spazio espositivo, ridisegnato dalle tensioni dell'artista napoletana,
cambia le sue dimensioni, mettendo in gioco un'inaspettata dilatazione
temporale e spaziale. Lo spettatore, immerso nel bianco della non esistenza,
si trova a un punto nuovo, senza riferimenti fisici, galleggiante in una
dimensione puramente mentale e metafisica.
Dov'è la distruttiva condizione metropolitano-televisiva?
Silenzio. Non c'è più.
L'elmo è un concentrato di energia. Oltre la guerra. Oltre il crescente
cumulo di scorie. L'elmo di metallo è l'arma del femminile trasmesso e
fecondo, è l'elmo guerriero che ricorda i fazzoletti delle Madres, che
annuncia la determinazione di un cambiamento, come critica al consumo e
affermazione dei diritti inalienabili dell'uomo.
Dall'astrazione di un luogo sulla carta geografica, alle parole palindrome,
nell'opera di Albanese si vedono i due aspetti di una stessa cosa, leggendo
il messaggio al dritto o a rovescio. Poi le letture possibili si
moltiplicano. Gli strumenti usati sono molti e si compenetrano. La poesia
diventa scultura, la fotografia diventa spazio e lo spazio diventa luogo
esistenziale. Gli attraversamenti di generazione in generazione, di luogo in
luogo, di concetto in concetto, producono visioni future che sono già qui.
Manuela Gandini
Marisa Albanese vive e lavora a Napoli. Pittura, scultura, linguaggio
audiovisivo e fotografico sono i medium che normalmente utilizza per le sue
installazioni. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e
all'estero. Ha realizzato sculture per commissioni pubbliche per opere
permanenti come Le combattenti, installazione composta da 4 figure in bronzo
bianco per la Metropolitana di Napoli.
Tra le personali le più recenti sono:
Resistenze, Galerie Piece Inique, Parigi
S.N., Studio d'arte Contemporanea Pino Casagrande, Roma
Korai, Galleria Dina Carola Arte Contemporanea, Napoli
Tra le collettive
Weimar in eruzione - Die Ende Bebt, Staadtmuseum, Weimar
Bandiere di Maggio, Napoli, Piazza del Plebiscito
Dis-identico, Maschile Femminile, Palazzo Branciforti, Palermo
Forme di Pensiero, Museo National Indonesia, Jakarta
Orari: dal lunedì al sabato 9.00-19.00 tel 081 7955877
Per informazioni: numero verde 800 600 601
Napoli, Castel Nuovo