di Liuba. Il disagio sociale ed il bisogno forte di rivolta e riscatto sono le prerogative del lavoro di Liuba. Oppressione: questa e' la parola chiave che sta alla base delle azioni performative che attraverso lo sconvolgimento dell'ordine imposto ci portano a riflettere sulla nostra condizione di uomini.
di LIUBA
A cura di Stefano Verri
Il disagio sociale ed il bisogno forte di rivolta e riscatto sono le prerogative
del lavoro di Liuba. Oppressione: questa è la parola chiave che sta alla
base delle azioni performative che attraverso lo sconvolgimento dell'ordine
imposto ci portano a riflettere sulla nostra condizione di uomini.
PolyPolis che si è svolta nelle quattro Capitali europee della cultura 2000
(Avignone, Bruxelles, Praga e Bologna) si inserisce appieno in questa poetica
fortemente sociale. Le metropoli sono lo sfondo della nostra vita, rappresentano
gli spazi alienanti nei quali svolgiamo le nostre attività produttive,
attraverso iterazioni basate su codici radicati nei secoli, che eliminano la nostra
individualità . Siamo costretti ad indossare maschere, le stesse che Liuba
attraverso le sue performance ci costringe a togliere. L'azione si svolge
nei confronti del pubblico, L'artista inscatolata in enormi strutture di
carta passeggia per le città , nelle metropolitane, entra nei caffè, interagisce
con i passanti ignari.
Ciò che colpisce sono le espressioni, i visi delle persone esterrefatte
a cui viene sconvolta la normalità o meglio il codice imposto di comportamento.
Le scatole di Liuba rappresentano appunto tutto quel sistema, tutte quelle
sovrastrutture (convenzioni, doveri e stili) che pur dandoci il senso della
realtà sono lontane dalla nostra anima. Il viso dell'artista è dipinto di
bianco perché lei stessa si priva della propria identità per diventare il
simbolo di un'umanità stereotipa. I gesti e le espressioni sono esagerati
e volutamente carichi di finzione; essi rappresentano in maniera grottesca
i nostri comportamenti quotidiani sublimandone gli aspetti peggiori.
Il lavoro di Liuba è monito ma allo stesso tempo è speranza. Le scritte
sulle scatole invitano a riflettere, e la fine dell'azione diventa profezia:
L'artista/umanità si libera (in Via d'Uscita) delle scatole/stereotipo e
torna alla propria identità di persona. Liuba propone, attraverso la sua
arte, la catarsi ovvero la purificazione.
S A B A T O 31.05.2003 ore 18
EVENTO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON
Galleria Marconi
c.so Vittorio Emanuele, 70
63032 Cupramarittima (Ap)
tel 0735778703
Galleria D'arte Alidoro via della Ginevra,6 Pesaro PU
Info 3282897980
Orario mar sab 17-19.30 chiuso dom/lun
http://www.liuba.net