Evoluzione. La X edizione del Festival dedicato alle rappresentazioni del corpo e alle identita' genere e di orientamento sessuale offre anche quest'anno anteprime nazionali, lungometraggi, spettacoli, mostre, party, conversazioni, azioni popolari e molto altro.
Yasmeen Godder danza Israele | Bavo Defurne cinema Belgio | Xavier Dolan cinema Canada
Carles Casallachs danza Spagna | David Lambert cinema Belgio | Emma Dante teatro Italia
Bridget Baker arti visive Sudafrica | Peter Hujar fotografia USA | Ivo Dimchev teatro Bulgaria
Mark Morrisroe fotografia USA | Verena Stefan letteratura Svizzera
Jack Smith fotografia USA | Alessandro Sciarroni danza Italia | Sharon Fridman danza Israele
Ulrike Ottinger cinema Germania | Ira Sachs cinema USA
Marco Berger cinema Argentina | Elmegreen & Dragset cinema Danimarca/Norvegia
Roberto Corradino teatro Italia | Melissa P letteratura Italia
… sono alcuni dei protagonisti di questa 10° edizione
Sabato 27 ottobre prende il via la nuova edizione di Gender Bender, il Festival internazionale ideato da Daniele Del Pozzo. Il Festival, dedicato alle rappresentazioni del corpo e alle identità genere e di orientamento sessuale, è uno strumento prezioso per indagare e approfondire le trasformazioni sociali e i rapidi cambiamenti della cultura contemporanea.
“Il tema di questa edizione– nelle parole del direttore artistico - è Evoluzione, un termine declinato su più piani e significati, che potrebbero essere riassunti nella frase: il futuro invoca il cambiamento. Laddove si è pensato che i generi e gli orientamenti sessuali determinano delle crisi nel sistema sociale, succede che, in un momento di vera crisi, quelle differenze possono diventare, nella loro varietà e ricchezza, delle reali possibilità per il nostro futuro. Madre Natura ci mostra che bisogna essere aperti alle varietà, per quanto bizzarre possano apparire, e che occorre essere pronti a diventare l'anello di congiunzione per le nuove forme con cui si manifesterà il domani. La differenza vive, Vive la difference! Un giorno entreremo nel futuro in punta di piedi, e guarderemo con affetto ai goffi tentativi con cui cercammo di lasciare la preistoria”.
Gender Bender è da sempre in dialogo con le esperienze artistiche più innovative prodotte su questi temi in ambito internazionale. Anche quest’anno Gender Bender è l’occasione per poter vedere opere e artisti contemporanei provenienti da: Paesi Bassi, Stati Uniti, Spagna, Bulgaria, Sudafrica, Svizzera, Italia, Belgio, Israele, Francia, Argentina, Germania, Norvegia.
Dal 2003 Gender Bender ricerca in ambito internazionale artisti visivi, musicisti, registi cinematografici e teatrali, coreografi e scrittori che producono visioni e immaginari innovativi e costruttivi, legati alle identità di genere maschile e femminile, alle differenze di orientamento sessuale e alla rappresentazione del corpo nella contemporaneità.
Gender Bender è promosso da Il Cassero Gay Lesbian Center che realizza da trent'anni progetti dedicati alle differenze di orientamento e identità sessuale. Svolge in Italia un ruolo di primo piano in campo culturale, artistico, politico e sociale con l'obiettivo di promuovere la cultura dei diritti e delle libertà civili delle persone gay, lesbiche e transessuali.
QUEERING NEW YORK :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
La New York queer, artistica e underground è la protagonista di tre mostre fotografiche e di un film.
Changing Difference. Queer Politics and Shifting identities è la mostra dedicata ai fotografi Peter Hujar, Mark Morrisroe e Jack Smith, curata da Lorenzo Fusi, curatore della Biennale di Liverpool, alla Galleria Civica di Modena, Palazzo Santa Margherita e Palazzina dei Giardini di Modena, aperta fino al 27 gennaio 2013. Ingresso gratuito.
Organizzata e coprodotta dalla Galleria Civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena la mostra, in partnership con Gender Bender, prende in esame il lavoro di tre influenti artisti, image-maker e operatori della cultura underground tracciando paralleli e mettendone in risalto analogie.
L’opera dei tre artisti accompagna lo spettatore in un percorso fatto di opposti che si integrano: arte aulica e arte popolare, banale ed elegiaco, trash e raffinatezza, vita e morte. L’itinerario suggerito è quello di un viaggio attraverso i generi – maschile, femminile e transgender – e gli orientamenti sessuali – eterosessualità, omosessualità e bisessualità – così come sono stati raccontati dai film d’essai, dai B movies, dalla pornografia, dalla cultura underground e da quella tradizionale.
Peter Hujar (1934 - 1987) è stato un fotografo americano noto per i suoi ritratti in bianco e nero di nudi e di animali. Nato nel New Jersey, Hujar si trasferì a Manhattan per lavorare nella pubblicità per le riviste di moda. La sua fotografia più famosa è Candy Darling sul letto di morte, utilizzato da Antony and the Johnsons per l'album I Am a Bird Now. Mark Morrisroe nato a Boston nel 1959, si trasferisce nei primi anni Ottanta a New York, dove muore di AIDS a soli trent'anni. Le sue fotografie narrano di un sogno infranto, che si traduce in un'immagine sfuocata, sfuggente, ma densa di romanticismo. Si ritrae nudo, mettendo al centro della sua poetica se stesso e la sua sessualità. Jack Smith fu il re della scena dell’arte underground di New York. I suoi lavori influenzarono Nan Goldin e Cindy Sherman e i suoi film aprirono la strada a David Lynch e John Waters. Gli attori, le scene, le luci dei suoi film erano invariabilmente sbagliati, ma da queste condizioni impossibili nascevano opere di squisita bellezza: radicali, caustiche e spesso esilaranti evocazioni degli strati sessuali e sociali che troviamo in noi stessi.
La sezione si completa con il film Keep the Lights On. scritto e diretto da Ira Sachs Ambientato nella New York della fine degli Anni ‘90 Keep the Lights On (Sundance, 2012, vincitore del Teddy Award al Festival di Berlino e miglior film all’Outfest di Los Angeles), è un film intimo e struggente sullo sfondo di una New York viva e palpitante, che diventa quasi un terzo protagonista nella storia d'amore tra i due uomini. Ospite d’eccezione a Gender Bender Thure Lindhart, protagonista del film (Cinema Lumière, 27 ottobre ore 22.30).
DANZA 1. FOCUS SU ISRAELE ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Grandi nomi della danza internazionale al centro della scena con un programma a cura di Roberto Casarotto, con un focus speciale dedicato alla nuova danza contemporanea israeliana.
Yasmeen Godder, giovane coreografa israeliana che da anni indaga le rappresentazioni e gli stereotipi del maschile e del femminile, è considerata una delle espressioni più originali nel nuovo panorama della danza indipendente internazionale. Lo spettacolo Storm End Come è un universo intimo e pulsionale, fatto di squarci inaspettati, rapidi climax e quiete improvvisa. Sei danzatori intraprendono un viaggio nell'abisso primordiale dell'io, intrecciandosi, incontrandosi e scontrandosi senza sosta, obbedendo a forze ataviche di attrazione e repulsione. Un flusso ininterrotto di gesti complessi e figure animalesche, spasmi, sfioramenti, sullo sfondo di uno spazio bianco e indefinito, fino ad inseguire l'affermarsi e l'emergere di un'identità, nel cerchio di luce di un sole splendente. Un’esperienza caleidoscopica di forme, energie ed emozioni, che travalicano lo spazio scenico per imprimersi indelebilmente nel cuore e nella mente dello spettatore (Arena del Sole, 3 novembre ore 21.00).
¿Hasta dónde..? del coreografo israeliano Sharon Fridman - prima nazionale - è un estasiante e ininterrotto corpo a corpo tra due danzatori che restano allacciati nel loro viaggio verso l'ignoto, nella caduta come nella risalita. Un duo spettacolare fatto di movimenti calibrati e precisi al millimetro, con due interpreti maschili affiatati che portano al limite le possibilità della danza contact attraverso una concatenazione vertiginosa e continua di movimenti che non concedono pause all'attenzione dello spettatore. Un valzer furioso e sensuale spinto all'estremo in un gioco continuo di improvvisazione (Arena del Sole, 2 novembre ore 21.30 e 3 novembre ore 19).
DANZA 2: DIALOGHI CON L'ARTE, SEDUZIONI PERICOLOSE E FOLK RIVISITATO ::::::::::
I-ON è uno spettacolo in prima nazionale che nasce dall'incontro tra il genio provocatorio di Ivo Dimchev - coreografo e performer bulgaro che mescola street art, danza, teatro e improvvisazione – e l’arte di Franz West - scultore austriaco, Leone d’oro alla carriera alla Biennale del 2011 - il cui lavoro si contrappose sin dagli esordi alla corrente dell'azionismo viennese. Negli Anni '70 West creò gli Adaptives (Passtück): sculture astratte portatili, concepite per essere utilizzate, maneggiate o indossate dai fruitori. In questa performance, Dimchev è alle prese con alcuni Adaptives e pochi altri oggetti scenici. Usando il corpo e la voce con un'intensità non priva di humour, l’artista interagisce con le due sculture: un dialogo pulsante e vivo tra essere umano e opera d'arte, dal quale entrambi acquisiscono significati sempre nuovi (Arena del Sole, 27 ottobre ore 21.30).
Vincitore di sei premi ai concorsi di coreografia di Madrid, Hannover, Burgos, New York., Por sal y samba di Carles Casallachs. In bilico tra danza e performance, tra spettacolo e voyerismo, nel lavoro del coreografo spagnolo le luci si accendono su due danzatori che ballano un samba senza musica. Ma di sequenza in sequenza elementi di sadomasochismo finiscono per prendere il sopravvento. Un gioco pericoloso di seduzione e tortura, piacere e dolore, dal quale è difficile chiamarsi fuori (Arena del Sole, 2 novembre ore 21.30 e 3 novembre ore 19).
Chiude la sezione Folk-s will you still love me tomorrow? di Alessandro Sciarroni, spettacolo che prende spunto dallo schuhplatter (battitore di scarpe), il tipico ballo bavarese e tirolese in cui i danzatori battono ritmicamente le mani sulle gambe e sulle calzature. Sciarroni lo svuota di ogni contesto esotico e folkloristico; via dunque i costumi tipici o le musiche tradizionali: i sei danzatori (cinque uomini e una donna) si presentano in abiti quotidiani, accompagnati da sonorità elettroniche. Privato del suo contenuto, il ballo tradizionale diventa semplice forma, ritmo ipnotico e libero flusso di immagini. Una prova di resistenza fisica che inizia in cerchio, per poi aprirsi frontalmente al pubblico, liberando un'energia catartica (Arena del Sole, 30 ottobre ore 21.30).
ANTEPRIME CINEMATOGRAFICHE ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
16 lungometraggi e documentari selezionati dai maggiori festival internazionali di cinema. Dalla Settimana Internazionale della Critica di Cannes l'anteprima nazionale di Hors Les Murs – Beyond The Walls, opera prima scritta e diretta dal belga David Lambert. Il film è una testimonianza disincantata di una generazione cui è stato promesso che l'amore può cambiare il mondo, ma che spesso si ritrova a rinunciarvi. É la storia d'amore tra due uomini, di una promessa non mantenuta, dell'ossessione di Paulo, giovane pianista, a vivere le sue storie d'amore come perdita di sé e deriva verso la sopraffazione; dell'impossibilità ad andare incontro all’altra persona amata (Cinema Lumière 2 novembre, ore 22.30).
Anteprima italiana di grande prestigio quella di Do not Disturb, film diretto e interpretato da Yvan Attal con Letizia Casta, Charlotte Gainsbourg, Asia Argento e François Cluzet, reduce dal box office mondiale di Quasi Amici. Il film è una commedia esilarante; Jeff e Ben, grandi amici del college che non si vedono da anni, si rincontrano per casualità o per destino. Se Jeff è l’eterno artista vagabondo, l’amico Ben vive invece da anni la monotonia di una vita perfetta, bravo marito della fidanzata storica Anna con cui sta cercando di avere un figlio. Dopo una notte di baldoria e perdizione, completamente ubriachi, vengono coinvolti da due misteriose ragazze in un progetto un po’ ardito: girare il primo film porno gay con attori eterosessuali, dove saranno loro i protagonisti. Due graditi ritorni a Gender Bender quelli dei registi Xavier Dolan (enfant prodige del cinema internazionale, già ospite al festival con Les Amours Imaginaires e J'ai tué ma Mère) e Marco Berger (considerato ormai un talento del cinema queer internazionale, presente a Gender Bender fin dal 2009 con la proiezione di El Reloj, suo primo cortometraggio, e lo scorso anno con Ausente, vincitore del Teddy Award 2011 per il miglior lungometraggio) (Cinema Lumière 3 novembre, ore 20.30).
Laurence Anyways - anteprima nazionale – è l'ultimo film del canadese Xavier Dolan. Nel 1989, mentre è in un ristorante con la fidanzata Fred per festeggiare il suo trentesimo compleanno, Laurence le comunica che ha scelto di cambiare sesso e diventare donna, pur manifestando l'intenzione di continuare la loro relazione. Dopo un periodo di spaesamento, Fred accetta di rimanergli accanto e lo accompagna in un percorso difficile, che va a scontrarsi con il rifiuto della famiglia del fidanzato, la stigmatizzazione della società e le incomprensioni dettate dalla differente visione del mondo che si apprestano a vivere, fatto di bugie, segreti e doppi giochi (Cinema Lumière 3 novembre, ore 22.30).
Sexual Tension: volatile - anteprima europea - dei registi Marco Berger e Marcelo Mónaco è un film composto da sei storie brevi di uomini, che non sempre riescono a raggiungere ciò che desiderano. Il sesso è il filo conduttore di tutte le storie; in un piacere tutto voyeuristico, i registi argentini mostrano con la telecamera i corpi degli uomini quasi accarezzandoli, ma tenendo anche un occhio critico sui misteri e i tabù della più intima natura maschile (Cinema Lumiére, 27 ottobre ore 20.30).
Sleepless Knights – anteprima nazionale - è il primo lungometraggio di Stefan Butzmühlen e Cristina Diz, girato con attori non professionisti, in cui i temi delle relazioni personali si fondono con il problema dell’esodo dalle campagne, della disoccupazione giovanile e della crisi dell'intera Spagna. Carlos sta trascorrendo l'estate nella campagna dell'Extremadura, dove dà una mano ai genitori. Carlos non sa nemmeno se riuscirà a racimolare i soldi per ritornare a Madrid, dove viveva, o per tentare di emigrare a Monaco di Baviera, vivendo un continuo stato di incertezza che mina anche il rapporto con Juan, un giovane poliziotto del posto con cui ha iniziato una storia d'amore (Lumière, 31 ottobre, ore 20.30).
NEW WAVE QUEER CINEMA: LE STORIE D'AMORE DELLA NUOVA GENERAZIONE ::::::::
Esplicite, libere, intense, fresche, appassionate, emozionanti; sono le storie d'amore e di sesso raccontate dalla nuova generazione di registi queer.
I Want Your Love, primo lungometraggio dell’acclamato regista Travis Mathews è la storia di Jesse che, dopo dieci anni passati a San Francisco, la città più gay del mondo, decide di tornare nel Midwest dalla sua famiglia. La festa di addio, animata da una girandola vorticosa di amici ed ex amanti, fa scattare in Jesse la voglia irresistibile di amore. Una pellicola sorprendentemente sincera nel narrare e rappresentare sullo schermo quell'intreccio indissolubile tra sesso, amicizia e sentimenti con cui riempiamo il nostro bisogno di affetto (Cinema Lumière 29 ottobre, ore 22.30).
Nordzee Texas (vincitore del Fipresci International Press Award a Montreal) diretto da Bavo Defurne cattura, con dolcezza e senza indecisione, l’iniziazione di un adolescente degli Anni '60 ai sentimenti, all’identità, allo sviluppo fisico, ai vincoli parentali e alle leggi talvolta crudeli che li regolano, in una combinazione riuscita di profondità e leggerezza. Pim, il protagonista; vive agli inizi degli Anni '60 in una casa cadente in un vicolo cieco di un paese dimenticato della costa belga, insieme a sua madre. Qui la vita ha sapore di sigarette da poco, Vermouth e birra stantia, illuminata dalle luci e dalle ombre della storia d'amore di Pim con Gino, il ragazzo della casa accanto, causa di piccole umiliazioni e grandi speranze tipici del primo amore (Cinema Lumière, 28 ottobre, ore 22.30).
Dopo il grande successo di Bear City, a Gender Bender Bear city 2 regia di Doug Langway, in cui si ritrova la scatenata e spassosa combriccola di orsi e orsacchiotti con le loro storie divertenti e romantiche, intense ed emozionanti. Roger (Gerard McCullouch) e Tyler (Joe Conti) si sposano: è l’occasione per riunire la banda ursina e partire alla volta di Princetown, per festeggiare degnamente l’addio al celibato. I nostri dovranno vedersela con ex fidanzati, genitori petulanti che non la piantano di raccontare aneddoti sui figli e tentazioni pelose che metteranno a dura prova le coppie, tra balli scatenati, tuffi in piscina, feste in spiaggia e schiuma party che finiscono in rissa (Cinema Lumière, 2 novembre, ore 20.30).
DUE SGUARDI SUL MONDO: PAKISTAN E FILIPPINE: ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Una finestra (cinematografica) sul mondo con due film di grande valore. Una riflessione sul valore della donna e della diversità di genere è raccontata in Bol dal regista Shoaib Mansoor, produttore, scrittore e musicista ed uno dei nomi più noti e influenti della scena artistica pakistana. Il film è la storia di una famiglia di Lahore, in Pakistan, costretta a fare i conti con le difficoltà economiche e con il carattere tirannico del capofamiglia Hakim, fervente musulmano. L’uomo che desidera ardentemente un figlio maschio, si ritrova con un bimbo ermafrodita, Saifee, che non accetta. Sarà la figlia Zainub a mettere in discussione l’autorità del padre e i valori religiosi che l’uomo ha imposto come regola della vita famigliare (Cinema Lumière giovedì 1 novembre, ore 20.00).
Remington and the curse of the Zombadings in anteprima nazionale del regista filippino Jade Castro, cambia completamente atmosfera. É una commedia iperbolica, tra gay movie e zombie horror, adatta per la proiezione di Halloween. Remington (Mart Escudero) sin da bambino ha sempre puntato il dito contro gli omosessuali. Ma un giorno una drag queen gli lancia una maledizione: da grande anche lui diventerà gay! Quindici anni dopo, il ragazzo comincia a manifestare strani segni di cambiamento nel modo di parlare, di camminare e di vestirsi. Intanto, un misterioso serial killer sta uccidendo uno ad uno tutti i gay del villaggio, mentre i morti viventi seminano il panico in città durante l'elezione di Miss Bellezza (Cinema Lumière 31 ottobre, ore 22.30).
IL GRANDE RIMOSSO: L'AMORE, IL SESSO, GLI ANZIANI, LA DISABILITÀ ::::::::::::::::::::
Tre documentari mostrano la fragile bellezza e la toccante umanità dell'amore e del sesso nella terza età e tra le persone disabili. Protagonisti uomini e donne, gay, lesbiche ed etero, che raccontano con una purezza di sguardo ed una sincerità emozionanti le proprie storie e vicende personali che si intrecciano con la grande storia dello scorso Novecento e con i problemi quotidiani dei nostri giorni.
Da Cannes arriva Les Invisibles, un documentario di grande raffinatezza di Sébastien Lifshitz, in cui uomini e donne over 70 raccontano le storie dei loro amori e della loro sessualità sullo sfondo delle profonde trasformazioni sociali, culturali e di costume che hanno cambiato la Francia e l'Occidente a partire dalla secondo Dopoguerra. Sono uomini gay e donne lesbiche che decisero, molto tempo fa, di non essere invisibili, ma di vivere apertamente i propri amori in un tempo in cui la società non era ancora pronta ad accettarli. Attraverso i racconti e le parole, ma anche i silenzi e certi sguardi indefiniti, questo film semplice e lieve mostra oggi il coraggio di chi, con leggerezza, fa cadere oggi uno degli ultimi tabù, quello della sessualità delle persone anziane (Cinema Lumière 30 ottobre, ore 22.30).
"Ai vecchi tempi, il poliziotto locale avrebbe bussato alla finestra se una ragazza mostrava la caviglia, ora le ragazze offrono coca dai loro cubicoli.". Sono le parole di Louise e Martine Fokkens, le due gemelle attempate, protagoniste del documentario Meet the Fokkens di Rob Schroder e Gabrielle Provaas, presentato al festival in anteprima nazionale. Le due Fokkens hanno lavorato per oltre cinquant'anni come prostitute nel quartiere a luci rosse di Amsterdam. Si sono liberate dai loro protettori, aperto un bordello in proprio e fondato il primo sindacato informale per le prostitute. Due donne straordinarie che parlano in libertà delle proprie vite, dei loro matrimoni e figli, della sessualità in vecchiaia e della fragilità umana (Cinema Lumière, 28 ottobre ore 20.30).
Dare voce alle persone con disabilità sui temi della sessualità e delle relazioni affettive è l’obiettivo delicato di Sesso, amore & disabilità, documentario in anteprima nazionale presentato da Biblioteca Vivente e diretto da Adriano Silanus, con i testi della psicoterapeuta Priscilla Berardi. Il film contiene interviste e testimonianze di uomini e donne disabili da tutta Italia, sia eterosessuali che omosessuali (Auditorium Biagi di Salaborsa, 30 ottobre, ore 18).
Non è facile essere la Regina lesbica del Burlesque a Las Vegas a 68 anni, ma Angela Walker sa esattamente come cavarsela. Angela è la protagonista indiscussa del documentario Satan’s Angel: Queen of the Fire Tassels in anteprima nazionale del regista Joshua Dragotta. Angela sembra sfuggire per sua natura a qualsiasi etichetta: lesbica dichiarata, è stata sposata quattro volte e ha avuto innumerevoli relazioni con uomini e donne. Il documentario ripercorre con fascino e ironia la sua vita, i suoi amori e la sua folgorante carriera, dagli esordi nei concorsi amatoriali di striptease, a San Francisco, fino al successo internazionale (Cinema Lumière 3 novembre, ore 18.30).).
DERIVE COLONIALI: LE STORIE DELLE DONNE SECONDO BRIDGET BAKER :::::::::::::::::
Il lavoro dell'artista sudafricana Bridget Baker nasce dalla sua esperienza di africana bianca, durante e dopo l’Apartheid, e svolge da anni una ricerca sul materiale storico e storiografico e sulle dinamiche di potere e dominazione tra i popoli, con particolare attenzione allo sguardo della donna, all'esperienza femminile nella storia e a quelle storie non dette di cui spesso la donna è narratrice.
Baker è stata invitata in residenza creativa a Bologna da Nosadella.due – Independent Residency for Public Art e l’opera video The Remains of the Father – Fragments of a Trilogy (Transhumance), presentato a Gender Bender in anteprima mondiale, è il risultato del suo lavoro. Il video è parte integrante della sua prima personale in Italia, curata da Elisa Del Prete per Nosadella.due e promossa dal MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna (MAMbo dal 28 ottobre 2012 al 6 gennaio 2013) che presenta anche altri lavori video mai diffusi in Italia, che illustreranno la complessità del lavoro dell’artista, al confine tra retaggio collettivo e immaginari privati. The Remains of the Father nasce da una ricerca sulle relazioni tra Eritrea e Italia durante l’epoca coloniale e dai legami che tali relazioni hanno determinato oggi. Il video è una narrazione visuale, allestita con oggetti di scena originali e non, che si pone al limite tra realtà e immaginazione, documento e interpretazione, in cui elementi fiction si mescolano a tracce di storie reali dimenticate. Il lavoro interroga lo sguardo dello spettatore sull’ambiguità di un’identità veicolata dalla storia ufficiale, cercando di sovvertire le regole di osservazione e costruzione degli eventi attraverso la giustapposizione di realtà re-immaginate (Inaugurazione sabato 27 ottobre ore 17.00, MAMbo)
Bridget Baker incontrerà il pubblico al MAMbo domenica 28 ottobre alle ore 18.00.
Bridget Baker (East London-South Africa, 1971) vive a Londra e ha partecipato a importanti mostre collettive presso il Museum of African Art (NYC), la South African National Gallery (Cape Town), il Centro des Artes Contemporanea (Burgos), il Palazzo delle Papesse (Siena), il Neue Berliner Kunstverein (Germany), The Wapping Project (London), oltre ad aver partecipato alla seconda edizione della Biennale di Johannesburg (Cape Town) e al Oberhausen Film Festival (Germany).
GERMANIA PALLIDA MADRE: ULRIKE OTTINGER E VERENA STEFAN ::::::::::::::::::::::::::
La regista Ulrike Ottinger e la scrittrice Verena Stefan, due ritratti di artiste tedesche per la prima volta a Gender Bender.
Presenza di rilievo quella di Verena Stefan, autrice, traduttrice e docente di scrittura creativa che incontra il pubblico del festival lunedì 29 ottobre alle ore 19 (Aula Magna di Santa Cristina).. Stefan nasce nel 1947 a Berna da madre svizzera e padre tedesco. Nel 1968 si trasferisce a Berlino dove entra in contatto con i circoli femministi e dove fonda nel 1972 il gruppo Brot und Rosen (Pane e rose). Nel 1975 pubblica Hautungen (la pelle cambiata), un libro provocatorio e sperimentale che diventa un bestseller e un'opera cult del movimento e della letteratura femminista. Il libro, scritto e concepito in un'epoca di grandi utopie, analizzava i rapporti di potere all’interno delle relazioni eterosessuali. Dal 2000 vive a Montréal. Ospiti estranei è il suo primo libro tradotto in italiano.
Il film Ulrike Ottinger Nomad from the Lake della regista tedesca Brigitte Kramer è invece il ritratto cinematografico in anteprima nazionale di Ulrike Ottinger, regista e fotografa tedesca figlia del regista Ulrich Ottinger, dai primi passi nel mondo dell'arte fino al riconoscimento internazionale del suo lavoro, che l'ha portata ad essere considerata un'apprezzata artista in patria e all'estero per la sua opera cinematografica, visionaria, ermetica e visivamente potente(Lumière 1 novembre, ore 22.30).
RITRATTI D’ARTISTA: ELMGREEN & DRAGSET E LUIGI ONTANI ::::::::::::::::::::::::::::::::::
L’arte è al centro del documentario How Are You di Jannik Splidsboel, dedicato a Michael Elmgreen & Ingar Dragset, la coppia di artisti che ha iniziato una stretta collaborazione dalla metà degli Anni '90. Elmgreen & Dragset sono stati insigniti della menzione speciale della giuria della Biennale d'Arte di Venezia del 2009 per il progetto The Collectors e si sono aggiudicati con l’ultima scultura della serie Powerless Structure la commissione dell’opera che occuperà fino al 2013 il quarto plinto di Trafalgar Square a Londra. Il film non presenta solamente una selezione dei lavori del duo scandinavo, ma racconta anche il percorso inusuale della coppia creativa e di vita.
Ospite gradito di Gender Bender, Pappi Corsicato presenta al festival il suo cortometraggio Capo Dio Monte, dedicato alla figura e all'opera di Luigi Ontani. Uno sguardo e surreale sulla iconografia dell'artista che, attraverso la rielaborazione e l’uso iconoclasta di immagini classiche, riesce ad innestare un cortocircuito tra se stesso e l’opera altrui, per approdare ad una visione unitaria con la collezione storica del Museo Capodimonte a Napoli. (Cinema Lumière 29 ottobre, ore 20.30).
MESTRUAZIONI, AMAZZONI TRAVESTITE, OPERETTE: EVOLUZIONI ITALIANE ::::::::::::
Un riflettore puntato sfacciatamente sull'Italia meno frequentata e nota, amore compreso.
Perché ora affondo nel mio petto è il monologo di Roberto Corradino in cui il graffiante e spigoloso regista pugliese mette in scena una new edition di Pentesilea, liberamente tratta dalla drammaturgia di Heinrich von Kleist: non l’amazzone di Christa Wolf, che si spegne sotto lo sguardo impotente di Cassandra, piuttosto un travestito (immigrato), implorante l’amato nei versi di Sylvia Plath, Amelia Rosselli e Walter Siti. Corradino armato solo da una parrucca bionda e dall’inflessione di un accento straniero, in una scena vuota sormontata solo da un cuore trafitto, trasferisce in modo emozionante questo amore in un alone senza tempo, consegnando allo spettatore lo strazio di un’anima ferita (Teatro delle Moline, domenica 28 ottobre, ore 19 e lunedì 29 ottobre ore 21).
La regista Emma Dante, uno dei nomi di punta del teatro contemporaneo italiano, presenta a Gender Bender il suo ultimo lavoro, Operetta burlesca Studio n. 1, spettacolo studio ricco di numeri di travestimento e spogliarelli, una favola nera raccontata in maniera grottesca e disperata dalla presentatrice della serata, la soubrette transessuale Stellina, che intrattiene il pubblico di uno spettacolo di varietà. Il racconto appassionato e dolente della sua storia con un uomo sposato e padre di famiglia che l’ha sedotta e poi ingannata (Teatri di Vita, mercoledì 31 ottobre e giovedì 1 novembre ore 21.00).
Dai 13 anni ai 50 circa, ogni mese, la metà del mondo ha a che fare per una settimana con questo appuntamento, coperto però da un silenzio che rasenta la censura. Corpi impuri di Marinella Manicardi è una conferenza spettacolo buffa sul tema delle mestruazioni, tra scienza, religione, superstizione, letteratura e pubblicità con le ali. Da fenomeno sconosciuto o misterioso, sono divenute affare per il mercato degli assorbenti. Ma l’alone di imbarazzo, misto a segreto, continua a permanere. Uno spettacolo che sviluppa un confronto serrato, su due nodi: la rappresentazione del corpo femminile, tra scienza e religione, e il concetto di sporco e pulito. In mezzo e, nonostante tutto, c’è la vita delle donne (Teatro del Baraccano, lunedì 29 ottobre ore 20.00).
Abbiamo un problema, film del collettivo Canecapovolto, è una riflessione per parole e immagini sui luoghi comuni legati all'omosessualità e sull'omofobia. Né documentario, né strumento consolatorio sulla identità gay e lesbica, Abbiamo un problema arriva dritto alle radici del pregiudizio con un dispositivo narrativo volutamente leggero e attraverso un linguaggio sperimentale e spiazzante (Cineteca Sala Cervi venerdì 2 novembre, ore 19).
Principianti – Un racconto sull'amore è uno spettacolo trascinante di e con Anna Amadori, liberamente tratto dai racconti dello scrittore americano Raymond Carver. Quadri, cartoline, piatti, lucette dei bambini, sedie, libri, vestiti; una sala ingombra di ricordi in vendita, come fossero cianfrusaglie. Una donna che danza, racconta, inciampa, canta e narra di un sabato pomeriggio di festa, di due coppie in un soggiorno che iniziano a parlare d'amore, di cosa è il vero amore (Cassero 30 ottobre, ore 20.30,).
Valentina Beotti e Claudia Pajewski nell’alternativo Spazio Elastico propone La nobile arte, indagine non oggettiva sulla violenza dell’amore. Sul senso che gli si attribuisce durante la sua assenza, sull’indecifrabilità che assume mentre lo si vive e sul significato inequivocabile che gli si riconosce dopo averlo perso. Tre fasi di un combattimento e pochi sublimi secondi capaci di giustificarne lʼintera durata. Un viaggio nel vuoto, così reale da avere consistenza (Spazio Elastico sabato 27 ottobre, ore 23.00).
OOOPS! AZIONI POPOLARI PERFORMATIVE POPOLARI IN CITTÁ ::::::::::::::::::::::::::::::::
Oops! è un progetto speciale realizzato in collaborazione con Leggere Strutture; un percorso gratuito e aperto a tutti per la creazione di flash mob, performance di massa e micro eventi performativi in spazi urbani di Bologna, sui temi del festival: il superamento degli stereotipi sessuali, le rappresentazioni del maschile e del femminile nella società contemporanea, la reinvenzione delle identità di genere come una possibilità creativa aperta a tutti, per provare a essere felici in un modo personale e originale. Oops! vuole rovesciare alcuni luoghi comuni per sperimentare diverse possibilità: l'idea che il pubblico diventi un protagonista del festival, l'idea che la città diventi un palcoscenico, l'idea che la dimensione umana sia altrettanto interessante di quella artistica.
Non è richiesta un'esperienza specifica o particolari attitudini in campo artistico. La performance di apertura del festival sabato 27 ottobre ore 18 al Giardino del Cavaticcio e quella di chiusura sabato 3 novembre alle 18.00 in una piazza del centro di Bologna. Tutti gli altri giorni dalle ore 17.00 alle 18.00, performance a sorpresa nei luoghi della città
INCONTRI E CONVERSAZIONI CON GLI AUTORI :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Una serie di incontri con gli autori alla librerie.coop Ambasciatori di Bologna. È un felice ritorno quello di Alessandro Fullin Lo scrittore e attore triestino presenta al festival il suo nuovo libro dal titolo Pomodori sull’orlo di una crisi di nervi. La vera cucina gay italiana, prezioso ricettario, con piatti assolutamente sperimentati, ma riletti in chiave camp e surreale (ed. Cairo editore). Una presentazione che si annuncia come una vera e propria performance letterario gastronomica, in dialogo con il co-autore Stefano Chiara, cuoco. Fullin è una presenza in molti programmi televisivi (Zelig Off, Zelig Circus, Comedy Lab, G day) e radiofonici. In teatro ha portato in scena diverse sue commedie (L’auto dei comizi, Piccole gonne, Un delitto senza importanza: chi ha ucciso Oscar Wilde?, Le serve di Goldoni) (Ambasciatori 28 ottobre, ore 17.30).
Alessandra Gribaldo e Giovanna Zapperi presentano il libro Lo schermo del potere; uno studio di come l'immagine delle donne si è imposta negli anni del declino berlusconiano come un problema che richiede una risposta sia politica che teorica. In questo libro le autrici propongono una lettura femminista dell'intreccio tra genere e cultura visiva. Alessandra Gribaldo insegna Antropologia culturale all'Università di Modena e Reggio Emilia e lavora sui temi del genere, della riproduzione, della parentela, della violenza. Giovanna Zapperi insegna Storia e teoria dell'arte all'École Nationale Supérieure d'Art di Bourges ed è ricercatrice associata al Cehta/Ehess di Parigi. (Ambasciatori, 2 novembre ore 18.00).
Per la prima volta a Gender Bender, la dirompente scrittrice Melissa P. presenta il suo libro In Italia si chiama amore: una lente d'ingrandimento sull'erotismo in Italia, filtrato dal suo sguardo e dalla sua sensibilità. Un saggio nel quale l’autrice di 100 colpi di spazzola tenta di tracciare il ritratto sociale dell’Italia di oggi. Il tema verte sul sesso, sulla libertà sessuale e sull’interpretazione moderna del sesso in Italia. Una carrellata di personaggi e storie famose che raccontano un’epoca del nostro Paese, divenuto teatro iperbolico e grottesco di scandali e ipocrisie (Ambasciatori mercoledì 31 ottobre, ore 18).
Il desiderio di avere un figlio attraverso la procreazione assistita, declinato al maschile e al femminile, è il tema al centro di La Generazione, romanzo di esordio di Simone Lenzi - cantante e leader della band Virginiana Miller - da cui Paolo Virzì ha tratto il suo ultimo film Tutti i santi giorni, prossimamente nelle sale. Lo scrittore livornese incontra il pubblico il 29 ottobre alle ore 18 alla librerie.coop Ambasciatori.
Emma Dante, drammaturga, regista teatrale, scrittrice, uno dei nomi di punta del teatro contemporaneo italiano, incontra il pubblico per parlare della sua produzione artistica e dei temi a lei cari. Tra i suoi spettacoli ricordiamo mPalermu (Premio Scenario 2001 e premio Ubu 2002), Carnezzeria (Premio Ubu 2003), Medea (Premio Golden Graal 2005) (Ambasciatori, giovedì 1 novembre ore 17.30).
Roberto Corradino in dialogo con Silvia Mei (critica teatrale) e Marco De Marinis (docente DAMS) racconta la sua poetica intorno all’identità (Ambasciatori, lunedì 29 ottobre ore 18.00).
Anche quest’anno, Peggy Olislagers, direttrice del Festival De Nederlandse Dansdagen di Maastricht, conduce una serie di conversazioni pubbliche sui ruoli di genere, il sesso, la felicità, i corpi e la solidarietà intergenerazionale, con i coreografi e gli artisti visivi invitati al festival (3 novembre, ore 11.00, Ex Forno).
ALL TOMORROW'S PARTIES: 5 PARTY IN 8 GIORNI! ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
La sezione clubbing di Gender Bender si addentra nel fervente movimento underground europeo, alla ricerca dei nuovi fenomeni che stanno dettando le linee guida sia degli stili musicali, che dei nuovi modi di vivere l'entertaiment notturno. Il risultato è un programma eterogeneo che abbraccia le multiformi espressioni della club culture gay, lesbica e queer, tutte in scena al Cassero.
Si apre sabato 27 ottobre alle ore 23 con Roboterie Party, grande festa di inaugurazione di Gender Bender, seguito a ruota da Welcome to Paradise: Halloween Party di mercoledì 31 ottobre con un florilegio di strane creature, shiny disco ball, piume, diamanti, bizzarri personaggi, drag queen talentuose e sfigate, modelle fatte e sfatte, animatori dai pettorali guizzanti e mille altre sorprese (mercoledì 31 ottobre ore 23).
Pussy Galore è la serata per ragazze in libertà! Una one night con le più famose dj e musiciste europee, vere e proprie regine dei dancefloor internazionali, il tutto giovedì 1 novembre ore 23.
Non poteva mancare Feed the Bears Party, la one-night casserina di venerdì 2 novembre ore 23 per orsi e ammiratori, fatta di pura disco e early house con ospiti live e dj set internazionali.
Chiude la lunga maratona Metrosexual Party di sabato 3 novembre ore 23, uno dei party più visionari della scena queer italiana, che mescola nonsense, provocazione, ironia, esibizionismo e humour.
Gender Bender è realizzato con il contributo di: Regione Emilia Romagna Assessorato alla Cultura, Comune di Bologna Area Cultura, Provincia di Bologna Assessorato alla Cultura, KLM – Royal Dutch Airlines, Coop Adriatica, Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna, Ambasciata di Israele – Ufficio culturale, Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi.
Sponsor: Beck's Next, SKYY Vodka, Pepsi.
Con il patrocinio di: Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna.
Partner: Centro di Documentazione Il Cassero, Arena del Sole – Teatro Stabile di Bologna, Cineteca di Bologna, MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna, Galleria Civica di Modena, Arcilesbica Bologna, Soggettiva, librerie.coop, Nosadella.Due, Leggere Strutture, Teatri di Vita, Teatrino degli Illusi, Spazio Elastico, Dipartimento di Musica e Spettacolo – Università di Bologna, Piccolo Teatro del Baraccano, Feed the Bears, Centro delle Donne Città di Bologna, Florence Queer Festival, Aerowaves, TLA releasing, Koch Media, Manifatturadellearti.org.
Mediapartner: Zero Edizioni, Radio Città del Capo, Spartacus World.com, XL anticorpi-Network Giovane Danza d’autore, Gagarin, Pianeta Gay.
Gender Bender fa parte della Rete dei Festival del Contemporaneo di Bologna insieme a Future Film Festival, Angelica, BilBolBul, Biografilm, Live Arts Week.
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