Progetto speciale di archea associati / c+s associati. L'opera supera l'idea della porta proponendo un collegamento spaziale in grado di cablare i diversi luoghi dove la Rassegna estende e svolge i propri contenuti. I frammenti di questo condotto di acciaio contengono e trasportano informazioni che consolidano l'idea dell'arte come comunicazione e della comunicazione come arte. L'opera consiste in un cilindro di acciaio della lunghezza di oltre 200 metri, realizzato con elementi modulari da 1,25 metri di profondita', per un diametro di 3 metri che consente il passaggio al suo interno.
Progetto speciale
archea associati / c+s associati
laura andreini, andrea bondì, carlo cappai, marco casamonti, silvia fabi, gianna parisse, giovanni polazzi, maria alessandra segantini
In questa edizione della Biennale Arte il direttore Francesco Bonami ha voluto trasformare anche gli elementi funzionali della mostra, come la connessione per le varie sezioni della 50. Esposizione, in progetti di arte ed architettura contemporanei in modo da intrecciare i contenuti e le tematiche della mostra con la struttura fisica che li contiene.
L'opera, denominata the cord, progettata da archea associati / c+s associati, supera l'idea della porta proponendo un collegamento spaziale in grado di cablare i diversi luoghi dove la Rassegna estende e svolge i propri contenuti.
I frammenti di questo condotto di acciaio contengono e trasportano informazioni che consolidano l'idea dell'arte come comunicazione e della comunicazione come arte.
L'opera propone una condizione inversamente proporzionale alla realtà alterando i consueti rapporti tra utente ed informazioni. Non sono i contenuti a spostarsi in modo dinamico ed iperveloce rispetto ad uno spettatore statico e silente davanti allo schermo ma e' il visitatore che entra dentro la rete d'informazioni che la mostra sviluppa nel suo percorso.
Per mezzo delle immagini trasmesse dal suono e dalla luce radente che fa vibrare la lacca lucida delle pareti interne e colorate, Cord accoglie e fa rimbalzare le molte metafore della sua forma. Quale cordone ombelicale tra 'interno' ed 'esterno', alimenta ed è alimentato dai luoghi dell'arte. E proprio ai luoghi dell'arte si rivolge nella sua forma di 'esposizione diffusa'.
L'opera consiste in un cilindro di acciaio della lunghezza di oltre 200 metri, realizzato con elementi modulari da 1,25 metri di profondità , per un diametro di 3 metri che consente il passaggio al suo interno. Frammenti del Cord, di lunghezza variabile tra 7,5 e 15 metri, verranno installati, oltre a Venezia, nelle piazze delle principali città italiane dove la Biennale intende portare il programma della propria rassegna., stabilendo per la prima volta un rapporto ed un dialogo con il territorio italiano, trasformano Venezia in un vero e proprio terminale dell'arte e della cultura contemporanea.
Il progetto the cord è stato realizzato grazie al contributo di Festival Crociere.