Hai qualcosa nell'occhio. L'artista raccoglie e ordina intorno al nucleo della tela particolari del quotidiano, stralci di riflessioni, ricordi e critica sociale, aspetto quest'ultimo che gli e' molto caro.
“Hai qualcosa nell’occhio” è una mostra personale di Andrea Marchese che, al di là del titolo dal tono canzonatorio, fornisce un’opportunità di riflessione profonda su un tema riguardo al quale la riflessione può farsi potenzialmente infinita: lo sguardo.
La sua è una riflessione che si muove contemporaneamente su più livelli e che si presta a interpretazioni che sfiorano il concetto di meta-arte. L’osservatore, come dice il termine stesso, infatti utilizza come primo senso la vista per fruire di un lavoro artistico e con la vista ne studia ogni particolare, per tentare di coglierne il messaggio ultimo.
Che cosa catturano quotidianamente i nostri occhi? Quali particolari sappiamo cogliere e quali invece tralasciamo? E questi stessi particolari che cosa generano nella nostra mente? Di quali collegamenti e suggestioni si fanno portatori? E ancora, che cosa disturba la nostra vista? Quali aspetti del mondo esterno, sollecitando le nostre pupille, ci creano fastidio?
Questi sono solo alcuni degli interrogativi a cui l’artista dà una propria personale interpretazione, con le sue opere contraddistinte sempre da colori e linee vibranti, seducenti e ludiche. L’iride al centro del quadro emana con forza centrifuga il generarsi di un disegno complesso. Andrea Marchese raccoglie e ordina intorno al nucleo della tela particolari del quotidiano, stralci di riflessioni, ricordi e critica sociale, aspetto quest’ultimo incredibilmente caro all’artista.
Una videocamera di sorveglianza, una schermata di Snake durante una annoiata sessione di gioco, lo stralcio di un articolo dal dubbio contenuto sono solo alcune delle cose che rimangono impresse nella vista dell’artista animando la composizione. L’osservatore, soffermandosi sui contenuti dei quadri può farsi complice di questo processo allo stesso tempo costruttivo e de costruttivo, partendo dai suggerimenti di Marchese, che condivide con il proprio pubblico la poetica del suo sguardo, per riflettere poi autonomamente su ciò che i propri occhi ogni giorno catturano e rielaborano, su come la sua mente interagisca con le suggestioni visive del quotidiano.
Così, si giunge all’interrogativo fondamentale: Voi che cosa vedete?
Giulia Clemente
Andrea Marchese (aka Poison_Idea) nasce a Torino nel 1985 e si interessa al mondo dell’immagine e della rappresentazione della realtà in ogni sua forma, dal video alla pittura dai 14 anni di età circa. L’amore per quest’ultima nasce per gioco, dalla fusione del mondo dei fumetti e dei cartoni animati con il surrealismo; proprio con questa attitudine ludica prenderà forma il genere autoproclamato Surpop, un connubio appunto tra l’introspezione del surrealismo e la facile digeribilità stilistica della pop-art. I suoi lavori sono stati esposti a Berlino, Sao Paolo e in fiere d’arte nazionale.
Inaugurazione mercoledì 31 ottobre ore 19.00
Circolo Culturale Amantes
via Principe Amedeo 38/a, Torino
Orari: martedì/sabato, ore 18.00/01.30
ingresso libero in galleria, accesso al circolo con tessera ARCI