XVIII edizione. Lo stato degli italiani: un doppio tema che rimanda a una relazione storica e culturale. Un'occasione per discutere, attraverso libri e incontri tematici. Con un'installazione site specific di Opiemme.
Lo stato degli italiani è il tema scelto per l’edizione 2012 di Umbrialibri ed è immediatamente evidente che si tratta di un doppio tema, che rimanda a una relazione storica e culturale:
lo stato come condizione e lo stato come istituzione.
La nozione di stato e il suo configurarsi come istituzione, che implica necessariamente una situazione, una dimensione storica e culturale di regole condivise, rappresenta il processo di stabilizzazione di una condizione sociale, economica e culturale in continua evoluzione. L’evolversi delle condizioni comporta il mutamento delle percezioni, che sono in qualche modo la dimensione pulsionale, istintiva della passione civile che la politica può governare, promuovere o sollevare.
Se in primo piano c’è lo stato, come condizione e istituzione, al centro di questa relazione ci sono gli italiani.
Non sarebbe semplice rispondere alla domanda se siano stati gli italiani a fare l’Italia oppure se loStato Unitario fondato nel 1861 abbia cominciato a fare gli italiani, nel senso di costituire il presupposto per immaginarsi come cittadini di un territorio, di una nazione, di uno stato.
Come per tutte le domande difficili ci aiutano in queste circostanze alcuni grandi italiani.
Dante, che pure pensava all’impero come dimensione politica unificante, ha dato il primo e più importante contributo alla percezione di una lingua comune. Niccolò Machiavelli con il suo Principeha posto il problema della unificazione sotto un unico Principe di un territorio diviso e soggiogato da impotenze incrociate di piccoli regni. Giacomo Leopardi con il suo giovanile Discorso sopra lo stato presente dei costumi degli italiani ci ha regalato la prima riflessione critica sulla relazione tra costumi, popolo e nazione. Giuseppe Mazzini ha posto l’idea di un paese libero e unito, protagonista nella costruzione di un’Europa democratica. Giuseppe Garibaldi ha reso concreto il lento e tragico anelito all’unità d’Italia con il suo farsi generale di un esercito di popolo. Camillo Benso Conte di Cavour ha posto le basi del moderno Stato laico. I padri fondatori della Repubblica Italiana hanno scritto la Costituzione, dopo la liberazione dell’Italia e il referendum su monarchia e repubblica, e hanno aperto l’orizzonte e lo spazio per la costruzione di una democrazia fondata sui partiti e sulla sovranità popolare.
La risposta implicita in questo breve excursus sugli italiani illustri è che senza il contributo e il dialogo culturale tra personalità eminenti di generazioni lontane avremmo una percezione e una realtà effettuale molto diverse e sicuramente più povere dello stato degli italiani.
Umbrialibri 2012 vuole offrire un’occasione per discutere, attraverso libri e incontri tematici, su molte domande ed alcune ipotesi di risposte che gli italiani si pongono sulla propria condizione e sulla relazione tra sedimentazioni storiche e istanze creative e innovatrici, che sono e diventano letteratura di una nazione.
Proprio per questa ragione abbiamo voluto proporre la domanda, rivolta a chiunque voglia essere interlocutore di Umbrialibri, se possa esistere un Paese senza letteratura e abbiamo messo a disposizione di tutti uno spazio vuoto tra la parola “stato” e il genitivo “degli italiani“, in modo che chiunque voglia possa partecipare ad aggettivare “Lo stato…… degli italiani” che stiamo cercando di contribuire a definire, o circoscrivere.
In occasione dell’edizione ternana della manifestazione, sarà possibile visitare l’installazione site specific Senza Bandiere – No Flags dell’artista Opiemme, invitato ad interpretare la tematica “Lo stato degli Italiani”, claim di Umbrialibri 2012.
Ho realizzato un intervento pittorico sulle pareti lunghe 14 metri della Project Room del CAOS – commenta Opiemme – dove ho contrapposto una “buona” Italia ad una “cattiva”, rappresentate da alberi composti da parole, creando così una riflessione attraverso immagine e poesia, e ponendo una domanda: qual è il nostro ruolo in tutto questo? Citazioni di Pasolini e Camus accompagnano il lavoro (Camus, “La rivolta consiste nell’amare un uomo che non esiste ancora” – Pasolini, “L’Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo…”).
Umbrialibri sarà anche
08 > 11 Novembre 2012 / ROCCA PAOLINA / Perugia
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Caos – Centro Arti Opificio Siri
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