Sinfonia in Bianco minore. Sei disegni realizzati da Giunta con inchiostro, matita e argento su carta si affiancano a sei fotografie in bianco e nero di Corpicrudi raffiguranti le tre vergini e un libretto da prima comunione.
a cura di Claudia Attimonelli
Sei disegni di piccole porzioni di universo realizzati da Daniele Giunta con inchiostro,
matita e argento su carta si affiancano a sei fotografie in bianco e nero in piccole
dimensioni di CORPICRUDI raffiguranti le tre vergini e un prezioso libretto da prima
comunione che le accompagna nell’ascesa. E ancora, un dipinto in grandi dimensioni di
Giunta ci immerge in un paesaggio abbacinante, mentre i due video di CORPICRUDI
con l’ipnotico girotondo delle tre ragazze trasfigurano i corpi in una luce bianca. Le note
della Sinfonia per pianoforte – che dona il titolo all’intero progetto e che si propaga da
una scultura lignea –– sono composte ed eseguite dagli artisti stessi.
Nella Sinfonia in Bianco minore i visitatori sono invitati a passeggiare nella stanza di un
alchimista della transumanità, dove, fra reperti e mirabilia, catalogati senza seguire
alcun metodo scientifico, sono visibili i movimenti e le fasi delle origini, della fine, degli
artifici e della salvazione dei corpi terreni. È una visione sonora fra territori riarsi alla
ricerca di una dissolvenza in bianco, che attinge dalle tracce lasciate dal passaggio
delle vergini morte.
Ascese
Sinfonia in Bianco minore è un’installazione eteromaterica inedita, nata dalla
collaborazione tra Corpicrudi e Daniele Giunta. Si tratta della messa in scena, in un
unico paesaggio, di una trasfigurazione in atto tra due universi mediatici e postnaturalistici
che aspirano a durare per sempre, in moto verso l’eterno: i corpi-rizoma
franti e brulicanti di essenza mistica provenienti dalla costellazione di memorabilia di
Daniele Giunta (da Sternbild, D. Giunta 2010) e i corpi algidi e fantasmatici delle vergini
di Corpicrudi liberati dalla fissità mortifera delle istantanee (da Le Vergini, Corpicrudi
2011) e lanciati al ralenti in un girotondo infinito.
Entrambe le galassie sono abitate da creature che sembrano essersi autogenerate,
prive di un passato, originate da quella stessa terra ferrigna che ne legittima e ne
amplifica la morbosa esistenza che tutto contamina.
Le vergini di Corpicrudi sanno di petali schiacciati e di estatico sudore, in preda ad un
frenetico girotondo avverso ad ogni conclusione sono pronte all’ascensione dervisciaca
per congiungersi all’eterno, insieme alle radici di Giunta, distribuite fra muschio e
cenere, in una sequenza grafica e materica di disegni e sculture lignee che si
inerpicano attraversando bruttura e morte per poi evaporare in puri fatti pittorici esposti
sui muri, in un ossimorico equilibrio lirico di illuminanti correspondences fra pittura,
video, scultura, musica.
Il luogo dove ogni cosa si compenetra, alfine, è la scultura ligneo-sonora posta al centro
della camera delle meraviglie; dalla scultura si propaga una sinfonia per pianoforte
composta in collaborazione dagli artisti per dare voce all’oltreumano.
Le ricerche estetiche di Corpicrudi e Giunta, transumanando dal nero bruciato e lucido
al bianco cenere del lutto virginale, giungono a compenetrarsi lì, dove il suono si
diffrange in sinfonia e aspirano a sussurrarci il sentimento dell’eterno.
CORPICRUDI è un progetto artistico per visioni firmato dagli artisti Samantha Stella e
Sergio Frazzingaro. Presenti in gallerie d’arte contemporanea, musei e teatri
internazionali, collaborano con scrittori, coreografi, stilisti, artisti visivi, compositori,
riviste e network culturali. La ricerca artistica maturata negli anni attraverso i differenti
linguaggi direttamente utilizzati – fotografia, video, installazioni con elementi strutturali e
corporei – ne ha messo in luce le riflessioni sul corpo, la morte, la bellezza, l’armonia e
l’eternità. Oltre a personali e collettive in gallerie d’arte, tra cui la personale Le Vergini
presso Guidi&Schoen Arte Contemporanea, Genova (2011), hanno presentato progetti
presso, Galleria Civica di Trento, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato,
Musei di Strada Nuova di Genova, Auditorium Parco della Musica di Roma, Auditorium
Mart di Rovereto; hanno partecipato a debutti internazionali nei teatri di New York,
Lione, Belgrado e Miami con gli spettacoli Primo Toccare e Le Vergini, oltre a
prestigiosi teatri italiani tra cui il Teatro Comunale di Bologna; recensioni su Financial
Times e The Brooklyn Rail di New York; un documentario dedicato da Sky Classica TV
nel 2011 e una pubblicazione per Les Cahiers Européens de l'Imaginaire.
www.corpicrudi.com
DANIELE GIUNTA, 1981 Lago Maggiore. Vive e lavora a Milano.
Gli sono state dedicate diverse personali, tra cui Sternbild presso La Giarina Arte
Contemporanea, Verona (2010) a cura di Elena Forin. Il suo lavoro è stato esposto in
spazi pubblici e privati, tra cui il Museo d’Arte Contemporanea di Gazoldo degli Ippoliti,
il Palazzo della Permanente di Milano, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di
San Marino, il Palazzo Ducale di Genova, il Castello Visconteo di Jerago, il Palazzo
Foscolo di Oderzo, lo Spazio Oberdan di Milano, il Palazzo d’Avalos di Vasto e la
Rocca Sforzesca di Soncino. Ha preso parte a progetti indipendenti tra cui Dolomiti
Contemporanee (2011). Tra le pubblicazioni Laboratorio Italia - new trends in painting,
di Ivan Quaroni, Johan & Levi editore (2007). Pitture, piccoli disegni, sculture lignee,
composizioni sonore e azioni live sono per l’artista sezioni che dialogano in maniera
osmotica come elementi corali di un unico viaggio all’interno dell’Infinito, esplorando
negli estremi della percezione, nei minimi attimi in cui dal nulla si genera il tutto. Luce,
stelle, ghiacci, cenere, cosmologie minime in continua, inarrestabile metamorfosi a
formare una mistica geografia interiore.
www.danielegiunta.com
CLAUDIA ATTIMONELLI, ricercatrice in Teorie del Linguaggio e Scienze dei Segni,
opera presso la Mediateca della Regione Puglia, insegna Cinema, Fotografia e
Televisione all’Università di Bari, Art & Fashion al Polimoda International Institute di
Firenze. I suoi interessi di ricerca si disseminano fra arte, media, moda e musica
attraverso la sociosemiotica della musica, la visual culture, i media studies e la fashion
theory. Collabora come curatrice con gallerie d’arte e teatri. Tra le sue pubblicazioni, To
be continued. I destini del corpo nei serial televisivi, (2011); Underground Zone. Dandy,
punk, beautiful people, (2011); Le Vergini con Corpicrudi (2010); Techno. Ritmi
afrofuturisti (2008).
Inaugurazione sabato – 15 dicembre orario 13.00 – 21.30
Installazione live 15 dicembre h 11.30 c/o Matronei Basilica Santa Maria Maggiore
Traffic Gallery | Contemporary Art
Via San Tomaso 92 | 24121 Bergamo
mar - sab 11-13 e 16-19
Ingresso libero