Aula Magna di S.Lucia
Bologna
via Castiglione, 36

La notte DAMS
dal 20/6/2003 al 21/6/2003

Segnalato da

Dams



approfondimenti

Luca Patella
Roberto Daolio



 
calendario eventi  :: 




20/6/2003

La notte DAMS

Aula Magna di S.Lucia, Bologna

Arte, musica e spettacolo nella notte piu' lunga del Premio DAMS: dalle ninnananne per i bambini dell'Iraq e i canti della tradizione Sufi di Kassim Bayalty, alle performance multimediali di Luca Patella, al teatro di Luigi Squarzina, alla musica della Dams Jazz Orchestra con la partecipazione speciale del sassofonista Tino Tracanna.


comunicato stampa

Serata di premiazione e spettacolo a conclusione della seconda edizione del Premio DAMS

Arte, musica e spettacolo nella notte più lunga del Premio DAMS: dalle ninnananne per i bambini dell'Iraq e i canti della tradizione Sufi di Kassim Bayalty, alle performance multimediali di Luca Patella, al teatro di Luigi Squarzina, alla musica della Dams Jazz Orchestra con la partecipazione speciale del sassofonista Tino Tracanna.

Crescono le attese per 'La Notte Dams', la lunga serata di premiazione e spettacolo con la quale si conclude la seconda edizione del Premio DAMS, sabato 21 giugno alle ore 21 nell'Aula Magna di Santa Lucia a Bologna, ingresso libero. Nel corso della serata saranno infatti resi noti i nomi dei vincitori delle cinque sezioni di cui si compone il Premio: Arte, Cinema, Musica, Multimedia e Teatro. Verranno inoltre conferiti il premio speciale 'alla carriera' all'ex docente DAMS e regista Luigi Squarzina, il premio speciale 'interdisciplinarità' all'artista Luca Maria Patella, e il premio speciale Granarolo 'Le arti per la vita', istituito appositamente per il Premio DAMS dal gruppo Granarolo, sponsor ufficiale dell'evento.
A consegnare i premi interverranno il Rettore dell'Università di Bologna, Pier Ugo Calzolari, e i membri della giuria del premio costituita da Renato Barilli, Marco De Marinis, Paolo Fabbri, Giuseppina La Face, Franco La Polla, Paolo Granata (segretario del Premio) e Claudio Meldolesi, presidente del DAMS e presidente del Premio. Il Premio speciale Granarolo "Le Arti per la vita" sarà invece consegnato dal Presidente di Granarolo Luciano Sita. Saranno presenti i partecipanti al concorso, i docenti del DAMS, tra i quali anche Benedetto Marzullo, fondatore del DAMS, e Giuseppe Sassatelli, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, e i rappresentanti delle Istituzioni coinvolte: la Regione Emilia-Romagna, la Provincia e il Comune di Bologna.
La serata sarà animata musicalmente dalla Dams Jazz Orchestra, l'orchestra jazz dell'Università di Bologna, diretta da Teo Ciavarella, che per l'occasione si avvarrà della partecipazione speciale del sassofonista, laureato DAMS, Tino Tracanna.
La lunga 'Notte DAMS' sarà animata da numerosi momenti di spettacolo grazie alla partecipazione di ospiti e testimonial d'eccezione. Luca Maria Patella, artista eclettico e poliedrico al quale Claudio Meldolesi consegnerà il premio speciale 'interdisciplinarità' per la sua particolare capacità di operare trasversalmente nei diversi linguaggi dell'arte, proporrà una performance antologica di alcuni suoi lavori, attraverso video, suoni e immagini accompagnati dalla sua voce recitante.
Luigi Squarzina, regista e docente per tanti anni al DAMS di Bologna fin dalle sue origini, riceverà dalle mani del Rettore Pier Ugo Calzolari il premio 'alla carriera'. Contestualmente sarà affidato ad video un breve omaggio alla sua lunga carriera di regista teatrale.
Tra i momenti più suggestivi e toccanti dell'intera serata ci sarà l'esibizione di Kassim Bayatly, regista teatrale, attore e danzatore iracheno, laureatosi anch'egli al DAMS di Bologna, che proporrà, tratto dal suo ultimo spettacolo intitolato 'Ad un intimo amico straniero', una particolare ninnananna per i bambini dell'Iraq contro la guerra e un canto ritmico appartenente all'antica tradizione Sufi.
Oltre a Kassim Bayaltly, che partecipa alla serata anche in qualità di testimonial per la sezione Teatro, interverranno il critico d'arte Roberto Daolio, testimonial per la sezione Arte, che consegnerà il premio insieme a Renato Barilli, lo studioso Alberto Abruzzese per la sezione Multimedia che consegnerà il premio insieme a Paolo Fabbri, il regista Alessandro Rossi, insieme a Michele Mellara regista del film 'Fortezza Bastiani', che consegnerà il premio per la sezione cinema insieme a Franco La Polla.
Tra i partecipanti in concorso, molte le attese per sapere chi si aggiudicherà il premio della sezione Multimedia presieduta da Paolo Fabbri, che vede sei finalisti contendersi il premio: Riccardo Benassi, Massimiliano Minissale, Massimiliano Nazzi, Alessandro Porro, Salvatore Scandurra, Emanuele Spagnolo. Stesse attese per il premio della sezione Cinema che andrà ad uno dei dodici finalisti: Matteo Alì, Simona Almerini, Alberto Balletti, Roberto Braga, Maria Isabella Carpesio, Niccolò Castelli, Werther Germondari, Alessandra Gori, Marta Pasqualini, Nicola Piovesan, Ennio Ruffolo, Davide Venturi.
La conduzione della serata è affidata ad un'altra celebre testimonial, laureata al DAMS, la giornalista televisiva e attrice Hermana Mandelli.

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LUIGI SQUARZINA
Premio DAMS 'alla carriera'

Nato a Livorno da famiglia romagnola il 18 febbraio 1922, Luigi Squarzina ha esordito come regista nel 1947 e come commediografo nel 1949. Molto giovane, dopo una fellowship alla Yale University (1951-x{2018}52), ha assunto la direzione (1952/57) della sezione teatro drammatico della monumentale 'Enciclopedia dello spettacolo' diretta da Silvio D'Amico.
Attraverso questi tre aspetti, l'uomo di spettacolo, lo scrittore e lo studioso emerge il carattere particolare di questo artista e intellettuale laureato in Legge e contemporaneamente diplomato come regista presso l'Accademia all'età di 23 anni, divenendo uno dei protagonisti della vita teatrale italiana. Ha svolto la sua attività tra il palcoscenico del Teatro di Genova, di cui è stato direttore assieme a Ivo Chiesa dal 1962 al 1976, e quello del Teatro di Roma, dove fu direttore dal x{2018}76 all'83, e tra le aule universitarie dal 1970, facendo ricerca e insegnando per lungo tempo 'Istituzioni di regia' al Dams di Bologna e infine 'Storia del teatro e dello Spettacolo' alla Sapienza prima, a Roma Tre poi.
Tantissimi e vari sono i suoi spettacoli, ma Goldoni (la 'Trilogia della partenza') e Pirandello (dall'innovativo 'Ciascuno a suo modo' del x{2018}61) da una parte, Shakespeare e Brecht dall'altra, sono gli autori che più hanno segnato e caratterizzato il suo cammino il regista rigoroso. Lo stesso vale per il drammaturgo, attento alla storia e a parabole che esprimessero, in maniera non contingente, una precisa analisi del rapporto fra esistenza e storia, da 'L'esposizione universale' (Premio Gramsci 1948) e 'Tre quarti di luna' a 'Romagnola' (Premio Marzotto 1958), ai 'Cinque sensi', alla storia d'amore di 'Emmetì' (1968) e al fantastico 'Siamo momentaneamente assenti', vincitore del Premio IDI e portato in scena nel x{2018}92 dal Piccolo di Milano.
È attivo anche alla radio, con i suoi radiodrammi come 'Il Pantografo' (1959), 'Il santone' (1994) e gli odierni 'Pony Express' e 'Il banco dei pegni', e alla Tv. Le sue note di regia, ora in parte raccolte nei volumi 'Da Dioniso a Brecht' (Il Mulino 1988), 'Questa sera Pirandello' (Marsilio 1990) e 'Da Amleto a Shylock' (Bulzoni 1995), sono vere e fini indagini saggistiche che vanno a discutere alcuni temi-chiave della storia del teatro senza mai dimenticarne la dimensione sociale, il rapporto col proprio tempo.
Quando Squarzina arriva al Teatro di Roma la realtà del mondo teatrale e dell'Italia sono profondamente cambiate dagli anni del suo debutto nell'immediato dopoguerra, e il paese sta vivendo il periodo più duro della sua storia repubblicana, quello della contestazione violenta e del terrorismo. 'Per la mia generazione l'elemento base, la ragione della battaglia, era creare le condizioni ideali e pratiche dello spettacolo moderno e della sua autonomia in vista di un'azione nella società da svolgersi mediante il teatro', ha scritto lui stesso, notando che i giovani figli del x{2018}68 sembravano cercare invece 'l'intenzionalità teatrale in sé per sé', aperti a qualsiasi tipo di teatro e di qualsiasi epoca, per 'una riappropriazione liberatoria di tutte le facoltà teatrali innate nell' essere umano'.
Le sue regie e i suoi programmi romani, pur fedeli a una linea di ricerca personale, rispecchiano questo sentimento, questa maggiore libertà, anche se la cronaca richiede nuova capacità di impegnarsi e scegliere. Forse non è un caso che Squarzina, oltre a firmare 'Misura per Misura', 'La Celestina' di Sastre e 'Casa Cuorinfranto' di Shaw, la stagione successiva a quella durante la quale Aldo Moro fu sequestrato e ucciso dalle Brigate Rosse, decida di portare in scena (1978) 'Terrore e miseria del III Reich' di Brecht, allestendo anche una grande mostra sul teatro della Repubblica di Weimar e sul teatro politico di Erwin Piscator.
Se il progetto di costituire una compagnia stabile, di fissare un tetto per i compensi degli artisti (valido per tutti gli stabili) e di collaborare con le altre realtà di teatro pubblico, sull'esempio di quanto fatto in anni precedenti a Genova, trova qualche difficoltà a realizzarsi come era nelle intenzioni, Squarzina dà al Teatro una sua progettualità culturale globale proprio puntando su un'attività collaterale agli spettacoli, fatta di mostre, convegni, incontri e seminari di alto livello.
Proprio per partecipare ai tempi nuovi, il Teatro di Roma accetta di collaborare alle Estati Romane promosse dall'assessore Renato Nicolini col suo progetto di teatralizzazione della città, di coinvolgimento della gente riportata per le strade per partecipare a riti collettivi, per quanto 'effimeri', in anni di paura e isolamento. Contemporaneamente nasce un decentramento a livello comunale e regionale di grande significato, anche se con problemi che verranno al pettine negli anni seguenti.
Questo senza dimenticare il ruolo di uno Stabile pubblico, con cartelloni mai poveri, in cui rigore e fantasia danno vita a stagioni varie, a spettacoli che segnano la storia dell'Argentina, dal 'Volpone' di Jonson al 'Ventaglio' di Goldoni, ma attenti alle novità come 'Amadeus' di Peter Shaffer o 'L'uomo col magnetofono' di Abrahams, puntando anche sulla tradizione italiana meno nota, da Testoni a Viviani, e la drammaturgia contemporanea, da Pasolini a Flaiano a Mauri.

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LUCA MARIA PATELLA
Premio DAMS 'interdisciplinarità'

È uno dei rappresentanti di rilievo delle Arti Visive italiane degli ultimi trent'anni. Svolge una ricerca che si attua mediante numerosi media espressivi sperimentali (dalla pittura all'installazione, dalla fotografia, il film, il video, il suono, al libro o al computer e le reti telematiche), senza mai perdere il contatto con una profonda matrice estetica e poetica. La sua formazione è stata sia artistica (con suo padre Luigi, e con Stanley William Hayter, a Parigi), sia scientifica (Chimica Strutturale, con Eugen Riesz, a Montevideo; Psicologia Analitica, con Ernst Bernhard, a Roma). Patella promuove con originalità - in teoria e in pratica - un complesso confronto tra Arte e Scienza (o pensiero, cultura ed esistenza), quello che denomina: 'Arte & Non arte', e che - in stretta connessione con la pratica artistica - implica teorizzazioni psicoanalitiche, filosofiche, linguistiche (quali, ad esempio, le sue analisi relative a Diderot, Duchamp, o Dante). Fra tali campi - e nell'ottica di un'epistemologia adeguata ai tempi - egli ritiene che vi sia non esclusione reciproca, ma anzi, 'necessità' di rapporti e ricerche creative. Per quanto concerne la fotografia, il film e, più in generale, l'ambito dei media, Patella è stato uno dei primi ad affrontare, strutturalmente e sperimentalmente, questo campo, anche in date anteriori al 1964. Tali produzioni e invenzioni di Patella (egli ha ideato originali sistemi di ripresa e proiezione, quali la 'proiezione sferica non anamorfica', o le 'dissolvenze variabili', nonché ambienti sonori interattivi, come i 'Muri Parlanti' e gli 'Alberi Parlanti', 1970) erano intese in senso 'pre-concettuale' (attinente alla complessità, e non alla mera tautologia), oltre che 'comportamentale', e - per altro verso - 'citazionista', in un complesso rapporto con la Storia. Patella ha anche tenuto corsi di foto-cinematografia e grafica di ricerca. La sua produzione fotografica assomma a numerosissime sperimentazioni ed opere: dalle diapositive colore e le grandi tele fotografiche virate, dei primi anni x{2018}60 (ad esempio, le 'Immagini strutturali Senza Peso', o le 'Terre Animate' proto-landartistiche, dell'Estate 1967) ai 'Comportamenti' (termine che introduce ne1 1966) e gli 'Ambienti Proiettivi Animati' (multimediali, e interattivi), alle 'Immagin-azioni globali' di Montefolle, sino ad esperienze virtuali e digitali. Nell'ambito del libro Patella ha redatto oltre 50 pubblicazioni monografiche, assai varie: dal saggio multidisciplinare, al catalogo creativo, al testo letterario e poetico (quasi sempre da lui curati, anche sul piano grafico-comunicativo). Fra le grandi installazioni (oggettive, video, e mentali, accompagnate da Libri teorici) degli anni x{2018}80-'90 vi sono 'Mysterium Coniunctionis' (1982-84), 'DEN & DUCH dis-enameled' (1982-86), 'Vasa Physiognomica' (1982-99), 'L'arrivee du Train à la Gare' (1997). Il suo curriculum di mostre personali e antologiche, e di partecipazione a rassegne nazionali ed estere, è assai nutrito. Ha esposto, fra l'altro, a Roma, Milano, Torino, Napoli, New York, Philadelphia, Washington, Montreal, Tokyo, Kyoto, Sào Paulo, Parigi, Lione, Marsiglia, Reims, Londra, Liverpool, Colonia, Mannheim, Dortmund, Hurnlebaeck, Amsterdam, L'Aja, Bruxelles, Antwerpen, Ginevra, Berna, Vienna, Atene, Madrid, Mosca, Buenos Aires, Sidney, New Delhi. Ha partecipato a sei edizioni della 'Biennale Internazionale d'Arte' di Venezia (1966-1993). Sue opere si trovano nelle Collezioni di Musei, quali Stedelijk Museum, Amsterdam; Modern Art Museum, New York; Fondazione G.Matta-Clarck, Antwerpen; Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Istituto Nazionale per la Grafica e Museo-Laboratorio dell'Università La Sapienza, Roma; Museo dell'Università CSAC, Parma; Archivio Della Grazia di Nuova Scrittura, Milano, e MART, Trento; Bibliothèque Nationale, Paris; Polaroid Corporation, Boston; MUHKA-Museum, Antwerpen.
Nel 2000 ha inaugurato in Place de Ninove, a Bruxelles, una 'Magrittefontaine' (Fontaine Physiognomique), esattamente tornita - nel vuoto - sul profilo di Rene Magritte, in pierre bleue e commissionata a Patella dal 'Comité des Arts de la Ville de Bruxelles'.
Tra le mostre recenti ricordiamo 'Il 900 Arte e Storia in Italia' Mercati Traianei, Roma e 'Belvedere, Arte italiana 1945-2001' Contemporary Art Museum di Varsavia.

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OSPITI E TESTIMONIAL

Kassim Bayalty
Studioso e regista di teatro. Nel 1971 si iscrive all'istituto d'arte drammatica di Baghdad. Inizia la sua attività teatrale professionale con un gruppo di teatro, lavora, in qualità di attore, presso la Radio e TV irachena. Nel 1976 si diploma in cinema e nello stesso anno lascia l'Iraq per recarsi in Europa mirando a perfezionare i propri studi. Si stabilisce in Italia svolgendo diversi lavori fino al 1979 anno in cui si iscrive all'università di Bologna DAMS, dove si laurea nel 1984.
Nello stesso anno fonda il 'Teatro dell'Arcano' presentando il suo primo spettacolo di regia 'La storia dell'eremita', un'elaborazione di tre racconti delle Mille e una notte, in diverse città, in Italia e all'estero. Ha tenuto lezioni universitarie e conferenze sulla tecnica dell'attore e sulla danza orientale araba presso diverse università italiane. Nel 1987 partecipa nell'opera lirica 'Genesi' composta da Franco Battiato, presentata al teatro Regio di Parma, eseguendo la danza Sufi. Ha pubblicato inoltre diversi saggi e libri in lingua araba sul teatro.
Attualmente vive a Firenze ed opera con il Teatro dell'Arcano come regista e drammaturgo. Continua a tenere conferenze e seminari sulla tecnica dell'attore e sulla danza espressiva araba svolgendo l'attività di studioso e di regista di teatro.

Roberto Daolio
Docente di Antropologia Culturale e Sociologia dell'Arte presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, cattedra che ricopre dal 1977.
Critico presso riviste specializzate e quotidiani (tra i quali Il Giorno, L'Avanti, La Repubblica, Arte, Flash Art, Off-Art etc.). Curatore ed esperto scientifico di numerose mostre e rassegne in ambito italiano e internazionale.

Tino Tracanna
Livornese, laureato al DAMS di Bologna, fa parte dal 1981 fino ai primi anni '90 del gruppo di Franco D'Andrea con il quale partecipa a numerosi festival nazionali ed internazionali e col quale incide cinque album.
Dal 1983 fa inoltre parte del quintetto di Paolo Fresu con il quale compie numerosi tour in Italia e all'estero ed ha inciso numerosi album, tutti accolti con favore dalla critica e dal pubblico. Tra il 1989 e il 1990 collabora con la vocalist Tiziana Ghiglioni.
Numerose inoltre sono le sue collaborazioni come strumentista e compositore in lavori teatrali. Svolge inoltre attività didattica presso il CPM di Milano dove tiene i corsi di sassofono nonchè un corso di sassofono e improvvisazione presso la scuola civica Monteverdi di Cremona e un seminario annuale per l'Ente Musicale di Nuoro.
È tra i fondatori dell'AMJ (Associazione nazionale musicisti di Jazz) e della JAM (Associazione Musicisti di Bergamo) della quale è dal '93 presidente. Ha al suo attivo circa cianquanta album come solista.

Michele Mellara e Alessandro Rossi
Alla loro opera prima con il lungometraggio 'Fortezza Bastiani'. I due registi - compagni al DAMS - hanno una pluriennale esperienza di felici avanguardisti teatrali. Vincitori del prestigioso Premio Solinas per la miglior Sceneggiatura nel 1999.

Alberto Abruzzese
E' professore ordinario di Sociologia delle comunicazioni di massa e presidente del corso di laurea in Scienze delle comunicazioni dell'Università di Roma "La Sapienza". Curatore di eventi e mostre nel campo delle arti e dei media, ha organizzato, tra l'altro, la mostra del libro "Galassia Gutenberg" a Napoli ed è stato ideatore e coordinatore del Summit della comunicazione Telecom Italia. Autore di numerosi saggi letterari e metodologici.

Hermana Mandelli
Diplomata in dizione e recitazione presso l'Accademia dei Filodrammatici di Milano, laureata con lode presso il DAMS di Bologna. Ha studiato Ginnastica Artistica, Danza Classica e Contemporanea. Si è specializzata nel Flamenco, che pratica dal 1983. Ha lavorato per diversi anni in RAI come conduttrice di numerosi programmi televisivi.

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FINALISTI SEZIONI CINEMA E MULTIMEDIA

Multimedia
La Sezione presieduta da Paolo Fabbri vede sei finalisti contendersi il premio: Riccardo Benassi (Mangiano le nuvole), Massimiliano Minissale (Internauti), Massimiliano Nazzi (A short Trip by Car), Alessandro Porro (Almost Blue), Salvatore Scandurra (WoStation), Emanuele Spagnolo (Digicinema).

Cinema
Il premio della sezione Cinema presieduta da Franco La Polla andrà ad uno dei dodici finalisti:
Matteo Alì (Un ciclo senza fine), Simona Almerini (Il sole non si rischia), Alberto Balletti (Borderline trip), Roberto Braga (Casa dolce casa), Maria Isabella Carpesio (Un baco da seta), Niccolò Castelli (Via Tantardini 7), Werther Germondari (Triadico), Alessandra Gori (Telegomorra), Marta Pasqualini (Preludio), Nicola Piovesan (Numero 2 Riciclio d'ottobre), Ennio Ruffolo (Quarto), Davide Venturi (La marcia della tartaruga).

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GLI EVENTI DELLA SECONDA EDIZIONE

Dal 19 maggio al 21 giugno hanno avuto luogo a Bologna numerosi appuntamenti inseriti nella rassegna di eventi legati alla seconda edizione del Premio DAMS: sette rappresentazioni teatrali, sei concerti e due eventi speciali. Le rappresentazioni teatrali si sono svolte nei nuovi spazi dell'ex Macello in via Azzo Gardino 65, e sono state realizzate nell'ambito delle attività laboratoriali del corso di laurea DAMS e del CIMES (Centro di Musica e Spettacolo) dell'Università di Bologna. In particolare, hanno riscosso molto successo gli spettacoli dei registi e docenti DAMS Arnaldo Picchi, che ha messo in scena Wake (3 giugno), Giuliano Scabia, con l'Insurrezione dei semi (4 giugno), e Giuseppe Lotta, L'invasione degli ultracorpi (13 giugno). I sei concerti (musica classica, etnica e jazz) si sono svolti nell'Aula Absidale di S. Lucia e hanno visto come protagonisti diversi laureati DAMS che operano a livello professionale nel panorama musicale italiano, dallo speciale 'Viaggio tra le zampogne italiane', a cura di Nicola Scaldaferri (23 maggio), alla musica classica (27 maggio, 12 e 17 giugno) al jazz, con il 'Trio Terre di mezzo' di Emiliano Rodriguez (25 maggio) e il 'Quartetto manritte' di Maurizio Minardi (16 giugno).

Immagine: Luca Maria Patella, Pensiero sul tempo

Sabato 21 giugno, ore 21 (ingresso libero)

Aula Magna di S.Lucia, via Castiglione, 36 - Bologna

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