Practice of resilience. Una ricerca che parte da immaginari provenienti dall'infanzia dell'artista, moltiplicati con l'analisi dei comportamenti e delle mutazioni. La sua vita e quella delle opere si fondono in una narrazione sinuosa tra paradossi, pratiche di duttilita' resiliente e incongruenze.
A cura di scatolabianca
Inaugura il 4 dicembre alle ore 18.00, presso lo spazio culturale scatolabianca(etc.) di Milano, la mostra personale del giovane artista Alessandro Sau: “PRACTICE OF RESILIENCE”.
L'esposizione è la prima di una lunga serie di mostre che l'associazione di promozione sociale “scatolabianca” propone per l'anno 2012/2013. Dopo la recente apertura, ottobre 2012, dello spazio milanese scatolabianca(etc.), scatolabianca vuole consolidare la sua attività nella promozione di artisti contemporanei emergenti, italiani ed internazionali, con un programma fitto di presentazioni di arte e iniziative culturali.
scatolabianca si pone nella scena contemporanea nazionale come realtà indipendente con il principale scopo di creare connessioni circolari, crescita culturale, formazione, divulgazione, interconnessioni e possibilità. La ricerca è fondamentale in quest'ottica, e passa per la promozione di giovani talenti delle Arti e della Cultura in senso più ampio e diversificato.
Nella mostra “PRACTICE OF RESILIENCE” esploriamo una ricerca che parte da immaginari provenienti dall'infanzia dell'artista, moltiplicati con l’analisi dei comportamenti e delle mutazioni. La sua vita e quella delle opere si fondono in una narrazione sinuosa tra paradossi, pratiche di duttilità resiliente e incongruenze. Reliquie di Santi sono sostituite dalle figure di Biancaneve e dei Sette Nani provocando uno spiazzamento e una dicotomia schizofrenica con un passaggio di cui solo l’opera d’arte è capace, trasformando il soggettivo in collettivo, il privato in pubblico.
“Per resilienza s’intende la capacità di adattamento, la potenza di comprendere la bellezza della trasformazione, di cogliere il senso del divenire come un processo vitalistico dell’errore nella sua capacità di espandere il senso ad altre residualità e altre imperfezioni. Il rischio affascinante è quello di rimanere intrappolati in un limbo, lo stesso in cui Sau colloca le sue immagini sottoposte all’entropia della vita e all’esistenza degli organismi con i quali le fa entrare in contatto fisico.” [estratto dalla presentazione della mostra]
La mostra “PRACTICE OF RESILIENCE” è visitabile dal Martedì al Venerdì dalle 16.00 alle 20.30 e su appuntamento presso lo spazio scatolabianca(etc.): Via Ventimiglia (angolo via Privata Bobbio), 20144 Milano.
Mezzi pubblici: MM Porta Genova – Linea Tramviaria 9
Inaugurazione: 4 dicembre alle ore 18.00
scatolabianca
Via Ventimiglia (angolo Via Privata Bobbio), Milano
Orari: Dal martedì al venerdì dalle 16.00 alle 20.30 e su appuntamento.
Ingresso libero