Palazzo De Riso Gagliardi
Vibo Valentia
0963 663001

Sandro Sanna
dal 21/7/2000 al 20/8/2000
0963 663001

Segnalato da

Sandro Sanna




 
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21/7/2000

Sandro Sanna

Palazzo De Riso Gagliardi, Vibo Valentia

Sandro Sanna appartiene all'ultima generazione di artisti che si sono affacciati sulla scena nazionale alla fine degli anni settanta. Spostando lo sguardo al di là dei confini del mondo conosciuto, la sua pittura diviene il luogo di un immaginario astratto ma concretamente sensibile, dove prendono corpo e forma i turbamenti e le attese dell'uomo alle soglie del terzo millennio. In questa mostra viene proposta una selezione di opere di grande formato eseguite nell'ultimo decennio.


comunicato stampa

Sandro Sanna appartiene all'ultima generazione di artisti che si sono affacciati sulla scena nazionale alla fine degli anni settanta. Spostando lo sguardo al di là dei confini del mondo conosciuto, la sua pittura diviene il luogo di un immaginario astratto ma concretamente sensibile, dove prendono corpo e forma i turbamenti e le attese dell'uomo alle soglie del terzo millennio.
In questa mostra viene proposta una selezione di opere di grande formato eseguite nell'ultimo decennio.
E' nell'ambito di una originale e nuova astrazione che la ricerca linguistica di Sanna, fondata essenzialmente sul valore formante della luce, compie i suoi attraversamenti espressivi. E' una luce poetica , elemento rivelatore e destabilizzante a connotare le opere dei primi anni novanta, "Come una pietra spaccata da una stella ", " Bebop ", " Miniera del sole ", " Rock ". Successivamente le "Pietre ", con la loro monolitica perentorietà sono presenze inquietanti e contengono la memoria di un indefinito trascorso, il senso del cosmo.
A metà degli anni novanta Sanna esegue " Bisanzio " , un'opera realizzata in tre partiti e sollecitata da polveri di luce che bucano il buio. Anche nelle elaborazioni più recenti, i " Muri d'acqua ", "Deriva ", " Maglie e derive" e i " Geodi" che del ciclo delle " Pietre" costituiscono la naturale evoluzione, luce e forma si trovano a coincidere in un unico agglomerato di materia impalpabile e riflettente. L'artista mette in opera un'astrazione più radicale, più aderente ai segreti di un'esistenza remota, passata o futura. Opere che assumono una diversa configurazione a seconda del mutare dell'incidenza luminosa o dei punti di vista da cui sono osservate. Il parallelismo con gli elementi della natura viene ricondotto nei termini di una ricerca squisitamente concettuale, ovvero di un rapporto di virtuale specularità tra la realtà e il verosimile.
Sandro Sanna , nasce a Macomer (Nu) nel 1950, si trasferisce a Roma nel 1964, dove attualmente lavora. Ha partecipato a manifestazioni pubbliche e private tra le quali citiamo: la X Quadriennale d'Arte di Roma del 1975, la XXXI e la XXXII Biennale d'Arte Città di Milano nel 1989 e nel '93, il Premio Marche del 1990, le personali alla Galleria Giulia di Roma nel 1987, '90 e '94, l'Arte a Roma nel '97 dove riceve il premio acquisto della Galleria Comunale d'Arte Moderna, la personale del '98 tenutasi presso il Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea dell'Università la Sapienza di Roma, nel 2000 la personale presso la galleria Ronchini di Terni e la IX Biennale d'Arte Sacra di S. Gabriele (Te).
La mostra di Palazzo De Riso Gagliardi presenta un catalogo edito da Mazzotta, che riproduce tutte le opere esposte , con una presentazione di Maurizio Calvesi e Augusta Monferini.

Nel cuore della materia
Maurizio Calvesi
Sebbene pietre, frammenti di meteore, geodi, a cui spesso Sanna si ispira, siano quanto di più statico e fisso si possa immaginare, sembra che l'artista voglia rispondere alla provocazione del peso e dell'inerzia per cogliere, anche nelle forme apparentemente più ferme, quell'essenza vitale del movimento che è in realtà il leitmotiv della sua immaginazione. Questo movimento è reso con lo sgranarsi dei piani, come di concrezioni che si sfaldino , e naturalmente dalla luce, che nel suo alternarsi alle zone più scure e nel cercare la mediazione nel grigio, imbastisce uno spazio pulsante. In esso i piani avanzano e arretrano; si articolano secondo un dinamismo ("universale") forse non del tutto immemore di una remota radice boccioniana, ma lontano da ogni attivo intervento dell'uomo e contemplato nel cuore della materia, in un mondo anzi ancora disabitato, primigenio, che è il solo spettatore di se stesso.
Sanna è un pittore astratto non perché abbia eliminato gradualmente la figura, ma perché il suo immaginario è quello appunto di un universo vergine, dove nessuna figura ha ancora stampato la propria ombra e dove il principio della vita aleggia nella sua misteriosa, pura essenza.
A volte i suoi dipinti hanno titoli di danze, ma i ritmi che in essi sono evocati lo sono ugualmente nei più muti paesaggi pietrosi, o nei "campi magnetici", o nei flussi d'acqua, o nella danza del polline mosso dal vento, o in quella sottile movimentazione di corpuscoli sospinti dall'onda della luce, che vanno sotto il titolo di Bisanzio: quasi evocando la magia luminosa del mosaico, che potrebb'essere una forma di pittura antica prediletta da Sanna, in quanto fatta di piccole pietre cui la luce comunica animazione. Anche quando la materia si aggrega e si sfalda diversamente, a strati più larghi o quasi lamine più nette e taglienti, con vibrazioni più corpose, il ritmo non rallenta, anzi intensifica la propria frequenza: percuote e sparge le forme o le frastaglia come nelle più recenti composizioni, simili a fiori metallici che s'aprono alla dolce violenza di un'inseminazione; e somigliano a strane stelle, liberamente cadute sul nostro pianeta portando con sé il sibilo di spazi inattingibili per l'uomo

Mostra personale di SANDRO SANNA , Opere 1990 - 2000 , " Omaggio a Giuseppe Berto "
LUOGO : Palazzo De Riso Gagliardi - Vibo Valentia
INAUGURAZIONE : Sabato 22 luglio 2000 ore 18.30
ORARIO DI APERTURA : ore 10.00-13.00, 17.00-20.00
CURATORI : Maurizio Calvesi, Augusta Monferini
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA : Premio letterario Giuseppe Berto, Comune di Ricadi - VV P.zza del municipio n°1, tel. 0963-663001

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