Drammaturgia e coreografia sono i fili conduttori della trentatreesima edizione di Santarcangelo dei Teatri. La drammaturgia viene indagata nelle sue radici di azione (dramma) e lavoro (ergon); la coreografia nel suo significato di scrittura del movimento. Fra le scommesse quella di mescolare le carte, togliere le patine consolatorie, scavare le contraddizioni della realta'; accogliere visioni multiple per scuotere le sicurezze, agendo sui confini fra scrittura e corpo, immagine e suono, finzione e vita.
Drammaturgia e coreografia sono i fili conduttori della trentatreesima edizione di Santarcangelo dei Teatri. La drammaturgia viene indagata nelle sue radici di azione (dramma) e lavoro (ergon); la coreografia nel suo significato di scrittura del movimento. Fra le scommesse quella di mescolare le carte, togliere le patine consolatorie, scavare le contraddizioni della realtà ; accogliere visioni multiple per scuotere le sicurezze, agendo sui confini fra scrittura e corpo, immagine e suono, finzione e vita.
Il festival ospita creazioni di artisti del nuovo teatro italiano il cui lavoro prende forma da testi letterari di diversa natura; testi che diventano esperienze artistiche polimorfe, superamento dei limiti e attraversamento del reale.
Viene inaugurato da un omaggio a Raffaello Baldini con Silvio Castiglioni e la regia di Federico Tiezzi. Incontra i mondi di Antonio Moresco e Vladimir Nabokov, rivissuti da Teatro Aperto e Fanny & Alexander; mette in scena le scritture di Marco Martinelli e Mariangela Gualtieri, indossate dagli attori del Teatro delle Albe e dai giovani allievi del Teatro Valdoca. Propone il nuovo lavoro di Danio Manfredini e la Medea madre assassina del Teatrino Clandestino. Viaggia attraverso i territori della nuova danza, dai confini accreditati della disciplina alla ricerca di percorsi imprevedibili.
La sezione coreografica ospita una piccola personale di Kinkaleri con Otto e il primo studio del progetto biennale su I Cenci di Antonin Artaud. Indaga, inoltre, sulle "coreografie dell'esilio" con Claudia Triozzi e Marco Berrettini, coreografi di origine italiana che lavorano all'estero.
Di migrazioni parla anche lo spettacolo dell'ungherese Edit Kaldor, uno scavo in tempo reale di sentimenti e riflessioni sullo schermo di un computer.
"Memoria e presente" è il progetto con cui la Camera del Lavoro di Rimini celebra il suo centenario collaborando all'ospitalità di due lavori di Ascanio Celestini, Fabbrica e Alle porte della città . Una stanza per la memoria del lavoro, e dello spettacolo Braccianti di Armamaxa.
Molti sono i nomi e i percorsi: dagli studi del Premio Scenario che terrà la finale a Santarcangelo, ai lavori di alcuni giovani che con rigore e fantasia esplorano possibili cartografie di un confuso presente.
Fino al Circo Inferno Cabaret, luogo di incontri, suoni e sapori, alla scoperta di viaggi, geografie lontane e sentieri per la mente. E in Piazza, dove torna il teatro, le serate si animeranno di musica d'autore, sonorità etniche, jazz e "di confine".
Santarcangelo dei teatri
Via Contrada dei Fabbri 15 - Santarcangelo di Romagna - Rimini - 47822
Telefono 0541/626185 - Fax 0541/620560