Alberto Garutti
Dimitris Kozaris
Maria Papadimitriou
Nicola Pellegrini
Ottonella Mocellin
Constanze Unger
Jürgen Witte
Pierluigi Calignano
De Blasi-Moscara
Fabrizio Manco
Annamaria Martena
Ingrid Simon
Emy Avora
Nikoleta Guli
Dora Kentarchou
Nikos Kokkalis
Marilena Koskina
Christian Gieraths
Jung A Kim
Alexandra Medilanski
Hartmut Stockter
Dirk Vollenbroich
Nicola Sansò
Gabi Scardi
Manfred Heilemann
Evi Polimeri
Percorsi d'arte nel Salento dall'eta' della pietra alla multimedialita'. Il progetto nasce da un nuovo modo d'intendere la relazione tra l'arte, il territorio e i suoi attuali soggetti locali. Un progetto di Nicola Sanso'.
percorsi d'arte nel salento dall'età della pietra alla multimedialitÃ
un progetto di Nicola Sansò
Per i giorni d'inaugurazione delle due mostre, 12 e 13 luglio, sara' disponibile un servizio gratuito di navetta per i luoghi d'intervento di ogni artista. Per prenotazioni tel. 0833 501773 o sul sito www.initinere.it
(poly)morphosis
a cura di:
Gabi Scardi, Manfred Heilemann, Evi Polimeri
artisti e sedi:
Alberto Garutti: Piazza Diaz e Piazza Indipendenza, Casarano; ponte Seicentesco di Gallipoli
Dimitris Kozaris: Presicce, Palazzo Ducale
Maria Papadimitriou: Ex convento dei Domenicani, Sternatia
Nicola Pellegrini & Ottonella Mocellin: Ipogea Piccola Leuca, Barbarano
Constanze Unger: Santa Maria della Croce, Casarano; Porto Badisco, Lago di Bauxite, Otranto; cava dimessa, Ugento; Chiesa del diavolo, Tricase; ex mercato coperto, Gallipoli; Torre Pali, Salve; la guardiola, Corsano
Jürgen Witte: cave dimesse, Acquarica del Capo
Inaugurazione: sabato 12 luglio con servizio navetta
ore 9,00 Casarano, Atrio del Comune
ore 10.30 Gallipoli, Ponte citta' vecchia
ore 12,00 Acuqrica, cave dismesse
ore 13,00 Presicce, Palazzo Ducale
ore 14,00 Buffet
ore 16,00 Barbarano, Ipogeo, Piccola leuca
ore 17,00 Tricase, Chiesa del Diavolo
ore 18,00 Porto badisco, Bar Alemntari 'Da Carlo'
ore 19,00 Sternatia, ex Convento dei Domenicani
durata:
12 luglio  28 settembre 2003
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acqua(&)sale
a cura di:
Gabi Scardi, Manfred Heilemann, Evi Polimeri
artisti:
Emy Avora, Pierluigi Calignano, De Blasi-Moscara, Christian Gieraths, Nikoleta Guli, Dora Kentarchou, Jung A Kim, Nikos Kokkalis, Marilena Koskina, Fabrizio Manco, Annamaria Martena, Alexandra Medilanski, Ingrid Simon, Hartmut Stockter, Dirk Vollenbroich
sedi:
Palazzo d'Elia, Casarano
Museo Archelogico, Ugento
Aula Consiliare ex Chiesa di Santa Filomena, Ugento (per info sugli orari dell'ex chiesa tel. 0833 555819)
inaugurazione: domenica 13 luglio con servizio navetta
ore 10,00 Palazzo D'Elia, Casarano
ore 11,00 Museo Archeologico, Ugento e Aula Consigliare, Ugento
durata:
13 luglio  7 settembre 2003
Progetto promosso da:
Comune di Casarano - Assessorato alla Cultura
Provincia di Lecce - Assessorato alla Cultura/Assessorato alle Politiche
Comunitarie
con il contributo di:
Unione Europea  Programma Cultura 2000
partner europei:
Akademie Gestaltung im Handwerk-Münster (Germania)
Municipality of Corfù (Grecia)
responsabile comunicazione: Antonio Galloso - tel. 335.65.95.147
ufficio stampa: Monica Thurner - tel. 335.66.66.359 - monicathurner@libero.it
Progetto promosso da: Comune di Casarano - Assessorato alla Cultura, Provincia di Lecce - Assessorato alla Cultura/Assessorato alle Politiche Comunitarie
con il contributo di: Unione Europea - Programma Cultura 2000
partner europei: Akademie Gestaltung im Handwerk-M¸nster (Germania), Municipality of Corf˘ (Grecia)
responsabile comunicazione: Antonio Galloso - tel. 335.65.95.147
ufficio stampa: Monica Thurner - tel. 335.66.66.359 - monicathurner@libero.it
Dal 12 luglio al 28 settembre 2003 si svolgerà , in diverse località del Salento, INITINERE, progetto consistente in due eventi espositivi: (poly)morphosis, che prevede il dislocamento di sei installazioni di artisti italiani, tedeschi e greci di livello internazionale in punti diversi della provincia di Lecce, e acqua(&)sale con la partecipazione di 15 artisti emergenti provenienti dai tre paesi partner del progetto.
Gli artisti coinvolti in (poly)morphosis sono Alberto Garutti (Italia), Nicola Pellegrini & Ottonella Mocellin (Italia), Dimitris Kozaris (Grecia), Maria Papadimitriou (Grecia), Constanze Unger (Germania), Jurgen Witte (Germania).
Il progetto nasce da un nuovo modo d'intendere la relazione tra l'arte, il territorio e i suoi attuali soggetti locali.
Negli ultimi decenni, infatti, si è avvertita fortemente tra chi opera nel mondo dell'arte la necessità di abbandonare una visione individuale e contemplativa dell'opera per instaurare invece un rapporto serrato con il contesto in cui l'attività artistica si svolge. L'inserimento di lavori d'arte contemporanea nel territorio non avviene quindi calando sul territorio un'opera concepita altrove, bensì facendola scaturire da un incontro degli artisti con il territorio stesso e con le sue specificità . L'opera finisce quindi per non costituire pi˘ un'entità a se stante, ma aderente al contesto per il quale nasce: contesto determinato in senso fisico, culturale, sociale, di cui si vogliono cogliere, far emergere e riattivare carattere, storie, memorie, istanze relazionali ed antropologiche.
A questo fine gli artisti invitati in occasione di (poly)morphosis hanno effettuato sopralluoghi nel Salento per individuare gli ambiti e i punti esatti in cui intervenire con la propria opera.
Tra i vari progetti si segnalano quello di Alberto Garutti, "Ai nati oggi": l'artista ha individuato due paesi del Basso Salento sede di ospedali, nei quali esiste un reparto "maternità ". Ha poi dotato i lampioni della piazza di Casarano e del ponte di Gallipoli di lampadine suppletive collegate con gli ospedali, sicchè ogni volta che un bimbo viene alla luce i lampioni si illuminano e il luogo si ridefinisce come sede di un immateriale monumento alla vita.
L'artista greca Maria Papadimitriou realizzerà un'installazione che coinvolge un pozzo nel chiostro di un'ex Monastero Domenicano, oggi palazzo del Municipio di Sternatia. Il visitatore, con il movimento del suo corpo, attiverà uno speciale sistema sonoro che riprodurrà i suoni di un'antica canzone grica cantata dagli abitanti del paese. Si avrà in tal modo l'impressione che il suono, riecheggiando dalla profondità del pozzo, possa compiere un cammino a ritroso, un viaggio dal passato al futuro, ripercorrendo la complessa stratigrafia culturale della Grecìa Salentina.
L'artista tedesco Jurgen Witte trasporterà dal porto di Brindisi una vecchia barca lunga 13 metri per ormeggiarla in modo allusivo in una cava dismessa di Acquatica del Capo, nell'entroterra del Basso Salento. La barca amplia così la sua funzione divenendo albergo, posto di accoglienza provvisoria di gruppi di turisti, come anche di profughi che hanno come meta lo sbarco sulla costa salentina. ìHotel Italia 2003î, è questo il titolo dell'opera, parla dello sforzo straordinario che gli immigrati compiono per arrivare a ciò che cercano e costituisce dunque una metafora del loro punto d'arrivo.
Il progetto di Nicola Pellegrini & Ottonella Mocellin consiste in un'installazione sonora realizzata nell'ipogeo attiguo alla chiesa della "Piccola Leuca", a Barbarano. L'ipogeo, con i suoi profondi pozzi di acqua potabile, rappresentò un tempo un punto di sosta e di ristoro per i pellegrini sulla via di Leuca. Attivando una serie di rimandi e di slittamenti rispetto al luogo e alla storia locale, Pellegrini e Mocellin innesteranno su questa suggestiva struttura un'installazione in cui la parola, la luce ed il video contribuiscono alla costruzione di un'atmosfera e al dipanarsi di un racconto che fanno rivivere tempi e ambienti legati alla vita degli emigranti che lavoravano come minatori in Belgio. L'opera risulta addizionata di senso per il fatto che quella terra da cui tanti emigranti partirono costituisce oggi invece un punto di approdo per immigranti in arrivo.
L'artista greco Dimitris Kozaris ha pensato di installare la sua opera in un cinema dismesso del Comune di Alessano. ìLa stanza della memoriaî di Kozaris è uno spazio multimediale costruito appositamente, in cui sono combinate diverse forme espressive che vanno dal teatro, all'audiovisivo, all'interattività . E' inoltre un'opera-happening basata su un gioco di ruoli tra vedente e visto, in cui lo spazio della finzione e lo spazio della realtà sono uniti da un ponte narrativo, una sorta di racconto-riflessione che vede la condizione dell'immagine mediatica messa in relazione allo sgurado dello spettatore contemporaneo.
Con la proposta “Ten places to be met†Constanze Unger intende realizzare, attraverso una serie di azioni fotografiche, immagini che saranno stampate e distribuite come cartoline in diversi luoghi pubblici del Salento.. La scelta di dieci specific sites non costituisce però per lei un limite invalicabile alla sua azione, ma è solo parte di un insieme non chiuso. Mettendo in scena alcuni aspetti specifici del territorio, la Unger intende sottolineare come, al di là dell’immagine stereotipata, emerga la bellezza, l’abbandono, le contraddizioni, la quotidianità e il futuro di questi luoghi e come la loro storia sia parte della storia di tutti.
Alla sezione giovani, dal titolo acqua(&)sale, partecipano per l’Italia Pierluigi Calignano, De Blasi-Moscara, Fabrizio Manco, Annamaria Martena, Ingrid Simon; per la Grecia Emy Avora, Nikoleta Guli, Dora Kentarchou, Nikos Kokkalis, Marilena Koskina; per la Germania Christian Gieraths, Jung A Kim, Alexandra Medilanski, Hartmut Stockter, Dirk Vollenbroich.
Si tratta di artisti giovani che per la peculiarità della loro ricerca, per i linguaggi adottati e le istanze di cui sono latori, rappresentano la scena emergente di ciascun paese partecipante. Questa sezione intende così sottolineare l'apporto della creatività giovanile della regione rispetto alla sperimentazione e alla ricerca artistica internazionale.