Uno spettacolo liberamente ispirato all'omonimo romanzo di Mauro Covacich
Uno spettacolo liberamente ispirato all'omonimo romanzo di Mauro Covacich (Giulio Einaudi Editore). Adattamento Cinzia Spano'. Regia Roberto Recchia. Con Cinzia Spano' e Umberto Ceriani. Scenografie Romeo Liccardo. Una produzione PiM Spazio Scenico. "In tre anni di lavoro non ho mai conosciuto nessuno che volesse morire, intendo: che desiderasse deliberatamente suicidarsi. Per tutte le persone che ho incontrato esistere era molto meglio che non esistere, pero' la loro idea di esistenza non contemplava la tortura, ne' la prospettiva di finire come una pianta tra le mani di un infermiere a ore". Una storia che affronta i temi dell'oggi, uno spettacolo per accompagnare e arricchire una riflessione sul nostro sempre piu' urgente bisogno di definire i confini della nostra dignita', i nostri diritti e la nostra liberta'. Sabato 19, alle ore 17, incontro con i protagonisti dello spettacolo, lo scrittore Mauro Covacich e numerose associazioni che animeranno un dibattito, con letture e proiezioni, su testamento biologico, fine vita, diritto all'autodeterminazione (ingresso libero).