Nuoto Libero. L'artista interpreta questo luogo con i suoi monocromi blu e cerca una logica nella realta' in continua trasformazione per trovare "le origini dello studente".
Gennaio 2013, tanto per capire almeno in che periodo siamo...
se volete vi dico anche che ci troviamo a Milano, nel quartiere di
Lambrate a confine con Città Studi, periferia est.
Poi, se volete farvi una nuotata o una fotocopia siete liberi di
farlo.
Certo, la fotocopia riuscite a farla fisicamente, mentre per la
nuotata dovrete usare un po’ di fantasia.
Il luogo dell’arte è indefinito: ogni luogo può essere arte.
Di sicuro Adriano Pasquali è riuscito a creare con la sua
“Piscinacomunale” un sicuro punto di riferimento d’arte
giornaliero.
Un “pane quotidiano” che si può consumare durante l’attesa, a
volte fastidiosa, spesso impaziente: stare qualche minuto fermi,
senza fare niente, rende nervosi?
Eccovi serviti! almeno avete qualcosa da guardare...e magari, vi
piace pure.
Da questo posto sono passati e continuano a passare
generazioni di studenti che vengono a coronare e concretizzare il
loro sogno: passare dall’astrazione della scuola alla vita reale con
la loro prima creazione, la tesi; un’opera che li condurrà in quel
grande ingranaggio destinato a travolgerli inevitabilmente.
In questo luogo di passaggio, in perenne movimento, il rumore
non si ferma mai, come gli echi dei treni che passano non
lontani da qui o il rombo di una macchina che percorre una
strada...
Nuoto Libero è il progetto di Marco Chiesa.
L’artista interpreta questo luogo con i suoi monocromi blu, cerca
una logica nella realtà in continua trasformazione per trovare le
origini dello studente: dalla geometria alla materia in perenne
mutamento.
Un percorso vivo sempre in evoluzione.
“Dalla geometria alla geografia” nuotando nel blu storico quasi
monotono, ma che si modifica a seconda dei significati politici
dei confini, naturali o imposti dall’uomo.
La geografia a volte separa ciò che la politica unisce e divide in
maniera diversa, poi la politica cambia direzione e unisce quello
che non potrà mai essere unito.
Allora ecco che la materia, che ci hanno insegnato a plasmare, si
modifica, impazzisce sulla superficie blu che vuole essere
protagonista a tutti i costi, ma quando si trova in un luogo reale
come questo ne diventa cornice sottolineando la storia con
rispetto e delineandone la densità.
L’impronta è il simbolo conclusivo di questa mostra, la cosa più
importante che abbiamo: la nostra identità.
Inaugurazione 25 gennaio ore 20
Piscina Comunale - spazio d'arte in copisteria
via Campiglio, 13 - Milano
Orario: lun-ven 10-18