Mybodyisyourbodyproject (How many drops for chaos?). Una performance dal vivo per rivisitare i concetti di ordine e caos, di fluidita' e dicotomia.
How Many Drops For Chaos? è un'analisi che rivisita i concetti di ordine e caos, di fluidità e dicotomia come punti cardine nelle Queer Theory. Il motore principale che offre lo spunto di partenza di questa azione è la connessione corpo/natura della Action painting di Jackson Pollock, nella quale la rottura delle regole imposte era rappresentata nell’apparente caotico vorticare del dripping.
Amae re-interpreta il dripping ma invece di estrometterlo dal corpo in una danza sciamanica, lo fissa sul corpo stesso in una performance di auto tatuatura, dove l'immagine delle gocce viene incisa sulla pelle senza mai essere trasferita al di fuori del soggetto performante.
Il dripping di Amae è un lungo atto di riscrittura del derma, non più controllato di quanto lo fosse la pittura di Pollock sebbene più statico. Le gocce sfidano metaforicamente la forza di gravità, piovono dall’interno verso la superficie epidermica. Un’azione che è rivolta a sublimare il concetto di pittura come atto performativo e che lascia la sua traccia direttamente sul corpo, luogo simbolo di unicità e micro universo testimone di fluida e costante trasformazione.
In occasione della performance How Many Drops For Chaos?, nell’ambito di MYBODYISYOURBODYPROJECT che si terrà al MACT/CACT, Amae e Pier Giorgio De Pinto presenteranno a pubblico e stampa il nuovo progetto 58 (+1) INDICES ON THE BODY - Emulazione come mimetismo del transito nella arte performativa. Immedesimazione e conflitto tra identità e alterità.
IL CORPO IN 58 PERFORMANCE AD ALTA TECNOLOGIA.
Il collettivo artistico Amae e l’artista Pier Giorgio De Pinto presentano un imponente progetto che trova le sue origini nel trattato 58 indices sur le corps (N.d.R. “58 indici sul corpo”), scritto nel 2006 da Jean Luc Nancy e relativo al suo libro Corpus.
Il progetto titolato 58 (+1) INDICES ON THE BODY - Emulazione come mimetismo del transito nella performance art. Immedesimazione e conflitto tra identità e alterità si presenterà come un excursus sul corpo contemporaneo e i suoi limiti/potenziali in una prospettiva che appiattisce la gerarchia artista-audience grazie all’utilizzo dei processi di emulazione performativa. Processi in grado di scatenare conflitti che inducono ad un approccio critico invece che ad una mera mimesi comportamentale.
I temi cari al collettivo Amae e a De Pinto quali la transitorietà, il transfer, l’alterità, il virtuale, le Queer Theory saranno l’anima del progetto che, traendo spunto dai 58 indici di Nancy, si farà carico di una modalità di presentazione creativa che culminerà in una serie di 58 (più una) performance. Le performance affronteranno l’idea di corpo da un punto di vista fisico, filosofico, biologico, mentale, emozionale, sociale, educativo, economico e culturale.
Amae e De Pinto uniranno letteralmente i loro corpi dimostrando non soltanto la contiguità/l’interruzione occupata/conquistata da ciascuno dei due corpi ma formando anche un corpo/corpus unicum, laddove si andrà a presentare l’estensione fisica, filosofica e mentale del corpo in azione, in movimento. Saranno corpi messi in condizione di mutazione e transito: una premessa tecnologica, biologica, politica che consentirà:
1. di mettere in discussione l’idea di corpo contemporaneo stesso verso una nuova conoscenza/coscienza da parte del pubblico e dagli addetti ai lavori che si accosteranno al progetto.
2. di raccontare il cambiamento culturale della comprensione del termine “corpo”, ormai resosi necessario per l’accettazione delle sue mille sfumature.
3. di esplorare con coraggio il proprio io per raccontare l’uomo sociale contemporaneo.
4. di mettere a fattor comune una enorme quantità di dati raccolti e sintetizzati in un testo che permetta di dare finalmente risposta ai tanti quesiti circa una promessa di responsabilità verso tutte le sue sfaccettature, di cui si compone l’uomo sociale contemporaneo.
La lunga serie di performance condurrà il visitatore attivo (quindi non spettatore passivo) ad essere egli stesso fautore di quei pensieri, di quelle azioni, in modo che possa più facilmente decretarle come proprie.
Nel corso di 58 (+1) INDICES ON THE BODY, il corpo Amae/De Pinto metterà lo spettatore in condizione di interazione attiva con i performer attraverso l’utilizzo di tecnologie e software nati per scopi commerciali e/o scientifici e piegati alla pratica artistica in veste nuova e inedita. Tra questi ricordiamo: l’utilizzo dei QR code come diffusore virale di messaggi, testi, animazioni e video. L’utilizzo di installazioni video-interattive ed audio interattive. In questo caso verranno utilizzati alcuni software quali Processing, G-Force, Aeon e Whitecap della Soundspectrum e ASCII Projektor. Verranno utilizzati anche software di gestione per la realtà aumentata quali FLARToolkit.
È possibile seguire in Stream TV l’evento per tutta la sua durata connettendosi a http://www.ustream.tv/channel/mact-cact
Centro d'Arte Contemporanea Ticino - CACT
via Tamaro, 3 - Bellinzona
26 gennaio ore 10-22
Ingresso libero