Ancora tre grandi serate di musica, suoni e colori di mondi lontani ci conducono verso l'epilogo di Per te, il festival di musica ideato e voluto da Giovanni Lindo Ferretti nell'ambito di Bologna 2000, città europea della cultura. La rassegna, inaugurata il 22 giugno con l'esibizione di Miriam Makeba in Omaggio a Nelson Mandela è proseguita con una calendario ricco di eventi e serate a tema (la Notte Africana, la Notte Slava e la Notte dell'Asia).
Ancora tre grandi serate di musica, suoni e colori di mondi lontani ci conducono verso l'epilogo di Per te, il festival di musica ideato e voluto da Giovanni Lindo Ferretti nell'ambito di Bologna 2000, città europea della cultura.
La rassegna, inaugurata il 22 giugno con l'esibizione di Miriam Makeba in Omaggio a Nelson Mandela è proseguita con una calendario ricco di eventi e serate a tema (la Notte Africana, la Notte Slava e la Notte dell'Asia).
Il 19 e il 20 luglio alle ore 21.00 presso l'Arena Made in Bo di Bologna (ingresso a pagamento) si esibirà Yat-Kha, il gruppo mongolo proveniente dalla Repubblica di Tuva.
Il 21 luglio alle ore 21.30, nella splendida cornice di Piazza Maggiore (ingresso libero) Doudou N' Diaye Rose Percussion Orchestra e Bagad Men Ha Tan concluderanno il fitto calendario di concerti che hanno fatto di Bologna un importante crocevia di culture musicali differenti, ospitando artisti di fama internazionale provenienti da vari Paesi.
NOTE BIOGRAFICHE:
YAT-KHA.
E' un gruppo mongolo, proveniente dalla Repubblica di Tuva, a Nord della Mongolia, in Asia centrale.
Le popolazioni autoctone diedero vita ad uno stile canoro assolutamente unico.
Leader e anima di Yat-Kha è Albert Kuvezin, che fonda il gruppo negli ultimi anni del potere sovietico, con lo scopo di rompere con le interpretazioni folkloristiche, imposte dal regime, della musica di Tuva.
Yat-Kha debutta al WOMEX di Berlino nel '92, seguono numerose tournèe in tutto il mondo, fino al primo album "Yenisei-Punk" (1995).
La peculiarità del gruppo, composto da quattro musicisti, sta nella sapiente fusione tra musica tradizionale e rock, tra la chitarra elettrica e il particolarissimo vocalismo tuvano, il "Khoomei", insieme all'uso di strumenti tradizionali.
Il risultato è un sound unico che unisce in sé sciamanismo con elementi di ethos punk underground carico di significato politico.
Ecco come viene apostrofato su un numero di febbraio/marzo '96 di "Stern's World Music Review": "Ricco, potente, soddisfacente. Ho ascoltato il gruppo metal brasiliano Sepoltura, dopo Yat-Kha. I brasiliani mi sono sembrati semplicemente stupidi."
L'album di Yat-Kha, Yenisei-Punk, ha raggiunto i primi posto delle classifiche europee, grazie alla magnifica interpretazione di Kuvezin, e al singolare connubio tra la sua voce "Kargiraa" estremamente bassa, accentuata dall'uso dei tamburi degli sciamani.
Il gruppo si è aggiudicato anche il premio della giuria nell'ambito della rassegna "Rock and Pop in the East", promosso da Radio France Internazionale l'anno dopo l'uscita del disco e il primo posto nella MCM-MIDEM per il miglior video.
Dalla fine del '97 il gruppo è prodotto in esclusiva con etichetta WICLOW RECORDS di Paddy Moloney.
Oggi Yat-Kha è un gruppo di quattro/cinque elementi che comprende Zhenya Thachov e le sue percussioni mistiche e Alerei Saaia con il suo basso stanzi e morinhuur.
DOUDOU N' DAYE ROSE & BAGAD MEN HA TAN
L'incontro tra i percussionisti senegalesi di Doudou N'Diaye Rose e i musicisti bretoni del Bagad Men Ha Tan è l'incontro inconsueto tra formazioni musicali molto diverse.
Entrambi avevano già precedentemente sperimentato l'esperienza della fusione: i senegalesi in occasione del bicentenario della Rivoluzione Francese, suonando insieme a 1000 musicisti tradizionali francesi, i bretoni grazie proprio al Bagad - formula orchestrale creata sul modello della pipe band scozzese dalla quale riprende l'uso della cornamusa, della batteria e della bombarda, strumento tradizionale bretone- e al suo organico molto variabile.
Il risultato è davvero sorprendente, una musica nuova, caratterizzata dai suoni stridenti della bombarda uniti alla forza penetrante della percussione, che in Africa, ancor prima che essere strumento, è il principale mezzo di comunicazione.E' la compenetrazione tra mondi ed esperienze diverse, che ancora una volta, attraverso la musica riescono ad avvicinarsi e a sfiorarsi, scoprendo affinità e radici, in qualche modo comumi.
Ufficio Stampa Festival Per Te: Riccardo Vitanza Tel. 02/20404727 (cell . 0335/6938855)
Ufficio Stampa Bologna 2000: Francesca Puglisi Tel. 051/2912514 (cell. 0335/7583888)