Di Poesia e di Arte. Due serie di dipinti ispirati alla poesia di Giacomo Leopardi e di Federico Garcia Lorca: i climi paesaggistici dei canti leopardiani accanto al drammatico spettacolo della morte sui versi del Lianto di Garcia Lorca.
Con la mostra Di poesia e di Arte vengono presentate al pubblico bresciano due serie di dipinti realizzati da Giuseppe Monguzzi, noto artista di Lissone, ispirati alla poesia di Giacomo Leopardi e di Federico Garcia Lorca con l’impeto di una pittura che, affidando al gesto tutta la forza del colore, va a risvegliare l’eco di celebri versi diventati patrimonio condiviso della nostra cultura.
La serie inedita Omaggio a Giacomo Leopardi risale al 1998, ed è composta da opere in acrilico su carta oggi significativamente esposte nella bella sede della biblioteca di Concesio, luogo deputato alla promozione della cultura, e, nel marzo 2013 a Brescia, nella sede della Associazione per l’arte Le Stelle, che da anni segue il lavoro di Giuseppe Monguzzi.
Dai Canti leopardiani l’artista coglie l’assoluta preziosità dei climi paesaggistici di cui il poeta imbeve le proprie liriche in memorabili endecasillabi dal ritmo lento e pulsante. Nelle carte di Monguzzi la scansione delle sillabe si traduce in brevi pennellate dense illuminate dal biancore lunare o in tersi cieli dalla campitura più distesa, figurazioni di cieli e di natura che il poeta e il pittore esplorano e interrogano nel muto dialogo del pensiero e dell’atto pittorico.
Netto il contrasto con le opere ispirate al celebre Llanto por Ignacio Sánchez Mejias (1935) di Federico García Lorca, di cui si espone una scelta tra la quarantina di pezzi, su tela e su carta, realizzati nel 1988 ed esposti per la prima volta nel 1992 a Milano, presso lo Spazio Arte San Fedele.
Il testo di García Lorca, scritto alla vigilia della guerra di Spagna, dove lo stesso poeta trova la morte trucidato dai falangisti, dipana drammaticamente il tema della vita e della morte nella emblematica parabola della corrida, dalla discesa del torero nell’arena al suo affrontare lucidamente la morte nello scenario aperto della folla raccolta nell’arena.
Monguzzi concentra il lavoro pittorico sui versi del Llanto in pennellate convulse che si affollano drammaticamente nella concitazione dello spettacolo di morte, traducendo in immagine la lotta estrema tra uomo e toro e sostanziando la figurazione di impetuosa e commossa partecipazione emotiva.
Progetto mostra e catalogo a cura di Fausto Moreschi e Carmela Perucchetti
Inaugurazione sabato 2 marzo 2013 ore 17.00
San Zenone all'Arco
vicolo San Zenone, 4 - Brescia
Apertura: da mercoledì a domenica 16.00 - 19.00
Ingresso gratuito