Giuseppe Amadio
Walter Angelici
Giuliano Barbanti
Matteo Cannata
Carlo Cordua
Dario De Blanc
Mario Bracigliano
Tindaro Calia
Verdiana Calia Di Dio
Luca Dall'Olio
Renato Deandrea
Pino Di Gennaro
Pompeo Forgione
Renato Galbusera
Eugenio Galli
Luciano Gatti
Maria Iannelli
Fiorella Iori
Gino Luggi
Licia Mantovani
Marcello Mazzella
Vito Melotto
Antonio Miano
Jacqueline Nakash
Giancarlo Novello
Anna Nutini
Elio Pelosi
Laura Puglisi
Antonio Rizzello
Roberto Russo
Giorgio Scano
Eugenia Serafini
Marisa Settembrini
Chiara Silva
Raffaele Spada
Tony Tedesco
Laura Tosca
Salvatore Zappala
Claudio Zanini
Massimo Zuppelli
Carlo Franza
La mostra mette in cornice 40 opere su carta di artisti italiani che sono stati capaci di argomentare capolavori di un giardino segreto oggi visibilmente ammirato come dono di ricerca, comunicazione, bellezza e piano critico della cultura.
A cura di Carlo Franza
Artisti: Giuseppe Amadio, Walter Angelici, Giuliano Barbanti, Matteo Cannata, Carlo Cordua, Dario De Blanc, Mario Bracigliano, Tindaro Calia, Verdiana Calia Di Dio, Luca Dall'Olio, Renato Deandrea, Pino Di Gennaro, Pompeo Forgione, Renato Galbusera, Eugenio Galli, Luciano Gatti, Maria Iannelli, Fiorella Iori, Gino Luggi, Licia Mantovani
Marcello Mazzella, Vito Melotto, Antonio Miano, Jacqueline Nakash, Giancarlo Novello, Anna Nutini, Elio Pelosi, Laura Puglisi, Antonio Rizzello, Roberto Russo, Giorgio Scano, Eugenia Serafini, Marisa Settembrini, Chiara Silva, Raffaele Spada, Tony Tedesco
Laura Tosca, Salvatore Zappala, Claudio Zanini, Massimo Zuppelli.
Con “Osservatorio delle Arti” si vuole proporre una palpabile analisi di gusti e segnali culturali che
artisti italiani e stranieri articolano con linguaggi colti e attraverso preziose testimonianze. Lo scrigno
esiodeo di opere e giorni si apre per svelare immagini che sembrano custodire come un segreto, come un
oracolo, il centro del mondo. E’ così che questo progetto ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte
Contemporanea Prof. Carlo Franza, critico di piano internazionale, campiona una sorta di mappa del
mondo dell’arte in cui sono presentati i nodi culturali più originali della Storia dell’Arte Contemporanea.
I sogni collettivi suggeriscono immagini diverse e tutto è riposizionato in questo sentiero secondo una
logica testuale e di orientamento geografico; perché l’arte è anche un’arma politica. La mostra mette in
cornice con il titolo “Capolavori del giardino segreto” quaranta opere su carta di artisti italiani che
sono stati capaci di argomentare capolavori di un giardino segreto oggi visibilmente ammirato come dono
di ricerca, comunicazione, bellezza e piano critico della cultura.
All’inaugurazione ci sarà la presenza degli Artisti che firmeranno i cataloghi, personalizzandoli, e la
partecipazione di giornalisti e intellettuali.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Ho sempre dato grande peso alle opere su carta anche se il
collezionismo spesso ha sorvolato per via che la carta è spesso più esposta alla cattiva conservazione.
Questa mostra, che vanta un titolo sommo, ovvero capolavori del giardino segreto, seppur
sommariamente, abbraccia i maggiori maestri del contemporaneo, ovvero dell'arte del nostro tempo,
cogliendo nomi che dal neofigurale vanno all'arte neoastratta. Disegni originali in parte, altre sono
grafiche e incisioni, ma in ogni foglio la creatività è eccelsa e, soprattutto, vivono in essi tracce, segni,
appunti, macchie, elementi finiti, per cui talvolta il disegno prende spessore di pittura, tecnica maggiore.
Fogli diversi per argomento e temi, grazie all'abilità di mano di molti artisti, e in essi la tensione è forte
per via di vibrazioni di luce, passaggi, illusioni, poesia, seduzioni di moda, tonalità e rese, reinvenzioni.
La qualità del linguaggio è alta, basti pensare ai lavori di Giuliano Barbanti, di Giuseppe Amadio, di
Gino Luggi, di Renato Galbusera e Maria Jannelli, di Marisa Settembrini e Luciano Gatti, e ancora
Massimo Zuppelli, Luca Dall'Olio e Vito Melotto, fino a Pino Di Gennaro e Mario Bracigliano per
citarne alcuni. Tracce arabesche, plasticità, estetismo maturo, chiaroscuri, valorizzazione di volumi,
leggerezza del grafismo, ricerca dell'espressione, sono questi taluni elementi presenti in molti fogli e che
danno idea dell'integrità del concepimento, e della freschezza di intuizione individuale. Questi lavori su
carta presentano ancora oggi una espressione istintiva e insieme una nutrita consapevolezza esistenziale,
contengono idee sgorgate che annientano i motivi di partenza naturalistici, etici e sociali”.
Biografia del Curatore
Carlo Franza, nato ad Alessano-Lecce nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano.
Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale
La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e
Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e
Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera
a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione
dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e
Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico
d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da
Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e
direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia
di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei
quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le
Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio
Barocco - Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio
Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 ( di cui è
presidente di giuria dal 2001) e il premio Città di Tricase nel 2008.
Inaugurazione: Sabato 16 marzo 2013, ore 19.00
OtelVariete'
Viale Generale Dalla Chiesa, 9 - Firenze
Orario: Dal giovedi' alla domenica, dalle ore 20,00 alle ore 3 ad eventi.
Ingresso libero