La mostra 'Knots, Nests, Nudes' (Nodi, Nidi, Nudi) che Gerda Gruber tiene a Venezia e' una panoramica delle sue scelte artistiche che ha affinato nel tempo e in luoghi diversi dall'Austria in cui e' nata.
Knots, Nests, Nudes (Nodi, Nidi, Nudi)
La mostra 'Knots, Nests, Nudes ' (Nodi, Nidi, Nudi) che Gerda Gruber tiene a Venezia è una panoramica delle sue scelte artistiche che ha affinato nel tempo e in luoghi diversi dall'Austria in cui è nata. Nei suoi viaggi negli States ed il poi definitivo insediarsi in Messico l'hanno portata a riflettere sulla natura profonda delle cose modificando in Lei i valori concettuali del modo di guardare al mondo ed alle sue priorità . Gerda, ora, viene a noi con queste sue riflessioni teoriche ed artistiche arricchite da un nuovo mezzo: il vetro. Questo nuovo tramite dona diversità e arricchisce le sculture connotandole di aspetti surrealistici come ha scritto Matthias Boeckl nella sua introduzione al catalogo. Inoltre alcuni lati delle civiltà precolombiane appaiono qui, nelle sue opere, trasfigurati e mitizzati dal vetro che comunque non toglie ad essi i valori simbolici semmai li enfatizza come nei Nodi di vetro colorato e zigrinato che mantengono, pur nei diversi colori, l'intensità stessa del loro essere struttura basilare. Basti ricordare che nelle Civiltà Precolombiane si contava, nel senso aritmetico, per mezzo di cordicelle annodate; e inoltre questo modo di misurare serviva per tutte le misurazioni anche a quella del calendario. Invece i Nidi divengono luogo di chiusura alla vista altrui e quindi luogo di raccolta dei propri sentimenti: sacca di sentimento, quindi luogo di protezione materna e/o famigliare. Queste opere assumono colorazioni diverse che possono sembrare emozionali e mantengono questa unità di placenta anche nell'insieme, quando sono installate a gruppi,dove sviluppano in noi altri rimandi come l'idea di uova di pesce o di un gruppo di calamari che si muovono assieme. Questo concetto magrittiano del pesce con le gambe potrebbe introdurci in una lettura di tipo psicanalitico delle parti umane qui trattate solo dalla vita in giù. Dove le complicanze analitiche potrebbero spostare l'attenzione sul centro del ventre quale nodo emblematico della procreazione che diventa nei suoi annodamenti abbraccio al mondo. Nei suoi disegni compare spesso la scritta 'abrazo' in spagnolo ricordando sia nel segno che nel colore certe forme di Rodin. Le sue opere rimandano ad un grande senso dell'amore e nascono da una fantasia universale, cosmica, in cui l'uomo si rapporta al mondo prima e da qui al Cosmo.
Boris Brollo
Curatore: Boris Brollo
Gallerista & Produttore: Adriano Berengo, Marco Berengo
Presentazione Paolo Rizzi
Quando: Dal 6 al 20 settembre 2003
Inaugurazione Sabato 6 settembre ore 18:00
Orario 9:30-23:30
Per informazioni Ufficio Stampa - Murano (Ve) tel.041 739453 - Romana Revilla
Berengo Collection Gallery
Calle Larga, San Marco 412/413
30124 Venezia
Tel: 041 24 10 763