Corrado Bonomi
Carmine Calvanese
Marcello Cremonese
Leonardo Pivi
Gaetano Ricci
Silvano Tessarollo
Vittorio Valente
Si inaugura nel mese di settembre 2003 'Symposium Sculpturae', un nuovo Museo di Scultura Contemporanea all'aperto a Vittorio Veneto.
Si inaugura nel mese di settembre 2003 "Symposium Sculpturae", un nuovo Museo di
Scultura Contemporanea all'aperto a Vittorio Veneto.
L'inaugurazione ufficiale sarà sabato 6 settembre alle ore 18 presso l'area Fenderl
Il Comune di Vittorio Veneto ha deciso di dotarsi, a partire dal mese di
settembre 2003, di un vero e proprio Museo di scultura contemporanea all'aperto.
Dotare una città di installazioni artistiche permanenti significa, tra le varie
cose, accrescerne il richiamo culturale, con dei segni concreti in grado di
testimoniare il costume e lo stile di un'epoca alle generazioni future, creando
un collegamento tra le vestigia storiche di cui sono dotate in abbondanza la
maggior parte dei centri italiani e la registrazione degli stati d'animo
contemporanei.
L'Amministrazione Comunale ha quindi ritenuto, in sintonia con le iniziative
promosse negli ultimi anni in collaborazione con l'Istituto Statale d'Arte, di
invitare una prima serie di artisti in grado di riassumere adeguatamente tutta
una serie di esigenze tali da porsi in sintonia con lo spirito dell'evento e con
i mezzi a disposizione per realizzarlo.
Queste esigenze sono il rapporto con il territorio, l'esperienza e la qualitÃ
della proposta artistica, e la capacità di usare materiali inediti al fine di
realizzare opere autenticamente innovative, che vadano al di là di uno statico e
tradizionale monumentalismo di maniera, così come siano in grado di porsi oltre
i criteri compositivi dell'avanguardia concettuale degli anni '70, in Italia
accorpatasi principalmente attorno alle insegne dell'Arte Povera, in modo da
sostenere un giusto ed auspicato ricambio generazionale.
Titolo dell'iniziativa è "Symposium Sculpturae : la metamorfosi nella scultura
contemporanea". Curatore Edoardo Di Mauro, docente di "Storia della critica"
presso l' Accademia Albertina di Belle Arti, condirettore, dal 1994 al 1997, dei
Musei Civici di Torino, attualmente Direttore Artistico del Museo d'Arte Urbana
di Torino, da anni impegnato in un lavoro di ricerca tendente a stabilire un
rapporto simbiotico tra opere d'arte contemporanea e territorio.
Gli autori selezionati sono Corrado Bonomi, Carmine Calvanese, Marcello
Cremonese, Leonardo Pivi, Gaetano Ricci, Silvano Tessarollo e Vittorio Valente.
Si tratta di personalità attive da anni con alcune delle principali gallerie
italiane, come B & D, Ciocca, VSV, Fusion Gallery, Santo Ficara, Astuni, Paolo
Tonin, Emilio Mazzoli, e presenti in prestigiose rassegne come "Va' pensiero",
"Una Babele postmoderna", "Officina Italia", "Interni Italiani".
Questi artisti sono in grado di testimoniare degnamente l'attuale condizione
della scultura italiana contemporanea. Nel caso di Cremonese e Ricci si
evidenzia l'evoluzione del linguaggio concettuale nell'accezione di gesto e
forma sintetizzate con rigore assemblativo, mentre Bonomi, Calvanese, Pivi,
Tessarollo e Valente, si distinguono per un uso intelligente ed innovativo,
spesso venato di sagace ironia, delle nuove tecnologie e dei più recenti
ritrovati plastici, con un'attenzione rivolta di frequente verso quelle
metamorfosi del corpo, in bilico tra reale e virtuale, che hanno costituito il
tema centrale di una serie di appuntamenti realizzati a Vittorio Veneto, e uno
dei principali elementi di dibattito della scena artistica italiana ed
internazionale.
Il titolo della manifestazione sintetizza, quindi, il rapporto tra un simposio
artistico inteso come laboratorio di sperimentazione e confronto, aperto ai
contributi ed agli stimoli offerti dagli abitanti, ed il concetto di
metamorfosi, vista nell'accezione del rapporto attuale dell'uomo con le nuove
frontiere della scienza e della biologia, del dialogo tra naturale ed
artificiale mediato dalle protesi tecnologiche di cui l'uomo si è dotato e che,
talvolta, paiono sfuggire al suo controllo. Spunti di riflessione che saranno
ampiamente dibattuti all'interno del catalogo stampato dall'editore Juliet di
Trieste e distribuito in 5000 copie allegate alla rivista omonima. Le opere
saranno realizzate a partire dai primi giorni di settembre 2003, in una vera e
propria officina all'aperto collocata nell'area verde della Fenderl, nella
periferia cittadina, per essere poi successivamente allestite in maniera
permanente sul territorio.
Da segnalare, nell'occasione, l'intervento di Leonardo Pivi, che lavorerà alla
sua opera intervenendo su uno dei numerosi blocchi di marmo da anni collocati in
quell'area, ad evidenziare come la più recente avanguardia non disdegni affatto
di avvalersi di una manualità dal sapore antico.
L'inaugurazione ufficiale sarà sabato 6 settembre alle ore 18 presso l'area
Fenderl
Info : 0438/94.10.78 335/63.98.351