Paolo Fraternali
Valter Cerneka
Noel Suran
Laboratoriolibero43
Alessia Salerno
Valter Cerneka
Una mostra dove quattro soggetti (Laboratoriolibero43, Paolo Fraternali, Valter Cerneka, Noel Suran) dialogano sul filo conduttore che unisce il loro lavoro: la terra. Workshop sulle tecniche di stampa sabato 23 e domenica 24 marzo a ingresso libero.
un progetto di Alessia Salerno, Valter Cerneka
Una mostra dove quattro soggetti dialogano sul filo conduttore che unisce il loro lavoro: la terra
La terra su cui pascolano le pecore di Noel prima di diventare carne, lana, composizione artistica. I pascoli, i boschi e le praterie sono il suo 'laboratorio aperto', luogo dove puo' svolgere in pace la sua pratica da pastore rivolta a facende “ultraterrene”.Noel costruisce e suona strumenti musicali tradizionali, mentre di professione e' pedagogo dell'arte e antropologo culturale. La sua “grafica genetica” e' un esempio di grande rispetto nei confronti di un percorso speculativo che porta alla costruzione desiderata dell'immagine, tramite una ricerca dei mezzi atti a rendere concreta e visibile la nostra autenticità. Le sue pelli raccontano il rapporto evoluzionistico tra uomo e animale. Tramite immagini modificate naturalmente e geneticamente 'prefigura' una pratica antica che si e' sviluppata dalla preistoria al contemporaneo.
E la terra di Paolo Fraternali, da cui, dopo lunghe sovrapposizioni e costruzioni cromatiche, trae i propri colori. I suoi quadri vengono da lontano e vivono molte vite prima di nascere pubblicamente. Abile alchimista, mescola ossidi e molteplici pigmenti rispettando e sfruttando di ognuno le qualità positive e dando loro vita. Prezioso maestro, insegna a notare il dettaglio, a decontestualizzarlo, rielaborarlo, per creare l'autonoma capacita' di collocarlo in un contesto.
E ancora la terra, modellata da Valter in forme ritmiche con <..allusioni fallico cosmogoniche, sempre utili al paesaggio>. L'argilla si trasforma tra le sue mani in una ripetizione crescente e continua, dove l'inizio e' noto e certo ed e' il terreno stesso, e la fine non esiste. Assi verticali dove la tensione rimane costante, sono il simbolo e la dimostrazione della forza assoluta dell'albero, metafora del rapporto dell'individuo col proprio scorrere del tempo.
La terra e' l'inizio del percorso e la terra e' la fine, se il percorso ha una conclusione.
testi: Mario Mainetti, Alessia Salerno
traduzioni: Nives Breščić, Antonio Čelan
progetto grafico: Remo Follin
produzione: ShowBiz visual communication srl
per informazioni: alessia salerno alesale@yahoo.it +39 335 7251645
col patrocinio del comune di Milano
WORKSHOP a ingresso libero sulle tecniche di stampa e attività di laboratorio sabato 23 e domenica 24 marzo dalle 14.30 alle 18.30
gradita la prenotazione al +39 340 2776813