Le due esposizioni 'Podesta'' e 'Tinguely ... Podesta'' si svolgeranno in Svizzera presso la Collection de l'Art Brut a Lausanne, dall'11 settembre 2003 al 25 gennaio 2004, e presso l'Espace Jean Tinguely - Niki de Saint Phalle a Fribourg, dal 10 settembre 2003 al 18 gennaio 2004.
PodestÃ
Collection de l Art Brut
CH Lausanne
11 septembre 2003 - 25 janvier 2004
Espace
Jean Tinguely - Niki de Saint Phalle
CH Fribourg
10 settembre 2003 - 18 gennaio 2004
' Sconvolgere '! Era questo il termine preferito da Jean Tinguely, quando si esprimeva sull opera di Giovanni Battista Podestà . L audacia e l insolenza creatrice di Podestà , la sua verve esuberante e la sua attrazione per il sacro affascinavano l artista svizzero quanto la sua protesta contro il materialismo e la perdita dei valori spirituali. Anche noi siamo state, a nostra volta, sconvolte della ricca produzione di Podestà . Insieme, abbiamo quindi deciso di rendere un omaggio suggestivo all autore di Art Brut italiano. La Collection de l Art Brut, a Lausanne (Svizzera), propone una retrospettiva che riunisce sculture, rilievi, esemplari di suppellettili e di abbigliamento provenienti dal suo fondo e da collezioni private e pubbliche. L espace Jean Tinguely Niki de Saint Phalle, a Fribourg (Svizzera), espone opere di Podestà provenienti dalla collezione di Tinguely e da collezioni private, che sono in relazione con le sculture dell artista friborghese. Nel catalogo prendono la parola autori appartenenti ad ambiti diversi, che con i loro interventi contribuiscono a creare una visione caleidoscopica, nuova e stimolante, di quest opera, davvero sconvolgente.
Yvonne Lehnherr, direttrice Musée d art et d histoire de Fribourg Espace Jean Tinguely Niki de Saint Phalle
Lucienne Peiry, direttrice Collection de l Art Brut Lausanne
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PodestÃ
Collection de l Art Brut CH Lausanne
11 settembre 2003 25 gennaio 2004
Giovanni Battista Podestà (1895-1976) non è né un artista, né uno scrittore, tanto meno un filosofo. Non ha ricevuto nessuna formazione culturale e non è stato introdotto in nessun circuito istituzionalizzato. Ma Podestà non si rassegna al silenzio. Egli inventa un universo utopico, creando sculture, basso e altorilievi multicolori e scintillanti, servendosi in particolare di frammenti di specchi e di carte metallizzate di recupero. In modo altrettanto vivace interviene sul mobilio e sui muri del suo piccolo appartamento di Laveno, nell Italia del nord. Il suo corpo, che egli orna ed esibisce per la strada, diventa anch esso un supporto di espressione. Podestà non ha creato le sue immagini dal nulla. Il Medio Evo costituisce per lui un riferimento ideologico e iconografico. Associando a modo suo diversi motivi culturali, popolari o religiosi, sottoponendoli a metamorfosi e integrandoli in una sintesi personale, egli elabora una vera e propria 'autocultura'. In questo ritorno allo spirito medievale, l immagine ritrova un carattere didattico, emblematico e simbolico. La più grande retrospettiva di Podestà organizzata fino ad oggi riunisce opere provenienti dalla Collection de l Art Brut e da collezioni pubbliche e private. In questa mostra è esposta anche una serie di fotografie firmate Helen Sager.
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Tinguely ... PodestÃ
Espace Jean Tinguely - Niki de Saint Phalle CH - Fribourg
10 settembre 2003 - 18 gennaio 2004
Jean Tinguely ha cominciato ad interessarsi all Art Brut fin dalla metà degli anni '50. Ha condiviso il suo interesse per le creazioni degli emarginati con Niki de Saint Phalle, anch essa vicina ai rappresentanti dell Art Brut. Affascinato dall immaginazione e dall inventiva di Giovanni Battista Podestà , l artista friborghese è stato ugualmente sedotto dal suo spirito contestatario e dalla sua indipendenza artistica. La presentazione congiunta dei due artisti permette di scoprire dei paralleli interessanti come la presenza del sacro, unita alla critica dl capitalismo. Le creazioni di Podestà , mostrate per la prima volta al pubblico friborghese, fanno parte del terzo dono di Niki de Saint Phalle al Cantone di Friborgo (2001), costituito di opere provenienti dalla collezione privata di Jean Tinguely. L esposizione è arricchita con rilievi dell artista italiano provenienti dalla collezione di Joseph Imhof, collaboratore di lunga data di Jean Tinguely.
Biografia
Giovanni Battista Podestà è nato nel 1895 a Torre Pallavicina, un paesino della Lombardia. Il padre muore quand è ancora bambino e la famiglia numerosa (ha dodici sorelle) conduce una vita tra le più modeste. Per aiutare in casa, a dieci anni abbandona la scuola e trova lavoro come aiuto muratore. Allo scoppio della prima guerra mondiale, Podestà è arruolato e inviato al fronte. Ha vent anni. Quando ritorna, il reinserimento sociale è difficile. L esperienza della guerra lo ha segnato profondamente; la poca terra che la madre possiede non è sufficiente a mantenere la famiglia, e la campagna lombarda non offre lavoro. Queste circostanze lo obbligano allora ad arruolarsi come carabiniere. E inviato a Laveno, una cittadina sul bordo del lago Maggiore dove più tardi sarà assunto come operaio in un importante fabbrica di ceramica. All universo rurale si sostituisce l universo urbano. Nel 1939, Podestà è arruolato di nuovo. Questa guerra, ancor più della prima, lascerà in lui cicatrici morali profonde e durature. Podestà , insorgendo contro la perdita di valori simbolici della società materialista, crea allora un opera di protesta. Realizza sculture, alto e bassorilievi che esegue nel suo atelier, ricavato nella cantina dell edificio in cui abita la sua famiglia. Interviene anche sui mobili e sui muri del suo piccolo appartamento. Podestà usa anche il suo corpo come supporto di espressione. I capelli gli ricadono sulle spalle, ha una lunga barba, si riveste con costumi e si orna con accessori che confeziona egli stesso, per sfilare per le vie di Laveno. Giovanni Battista Podestà muore nel 1976, all età di 81 anni.
Esposizioni: 1981 Piccolo Museo Podestà , Freitagsgalerie Imhof, Soleure 1987-88 Giovanni Battista Podestà , Collection de l Art Brut, Lausanne 1994 L Art Brut di Giovanni Battista Podestà , Museo della Ceramica, Palazzo Perabò, Cerro Laveno Mombello 2003-04 Tinguely ... Podestà , Espace Jean Tinguely Niki de Saint Phalle, Fribourg 2003-04 Podestà , Collection de l Art Brut, Lausanne
Esposizioni permanenti: Collection de l Art Brut, Lausanne Le Cyclop, Mily-la-Forêt (France) La Fabuloserie, Dicy (France)
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Estratti dal catalogo
Michel Thévoz, storico d arte, ex-conservatore della Collection de l Art Brut (...) Certo, si può adottare il punto di vista della condiscendenza e sorridere dei sermoni moralizzanti di Podestà (com è stato fatto per il Facteur Cheval, al quale può essere effettivamente paragonato). Questo figlio di contadini, vittima dell esodo rurale, era persuaso di avere una missione da compiere, si sentiva chiamato a riportare l umanità sulla retta via, avrebbe voluto essere riconosciuto come profeta, racconta la sua amica Marischa Burckardt. Della sua opera o, più precisamente, di ciò che noi siamo inclini a considerare come la sua arte, egli non parla, se non per sottolinearne la portata morale e predicativa. E vero che, su questo terreno, aveva poche possibilità di farci sentire a disagio. (...)
Lucienne Peiry, storica d arte, direttrice della Collection de l Art Brut (...) L artista, autodidatta, si riallaccia in modo inventivo e dissidente al Medio Evo di cui riprende numerose espressioni e numerosi principi iconografici, formali e concettuali. Immediatamente, la sua vasta produzione colpisce per lo scintillio. Perle, lustrini, frammenti di specchi, dipinti e carte metallizzati, recuperati qua e là ricoprono ed ornano le sculture, i basso e altorilievi e i mobili, come foglie d oro e d argento, pietre preziose, cabochons e perle di vetro. La parentela con l oreficeria medievale è ricca di significato. Le virtù del dorato, dell argentato e della lucentezza permettono l accesso al divino. La vivace policromia e la brillantezza, onnipresenti nella sua opera, sono rivelatrici di questo amore per il passato.
Véronique Mauron, storica d arte, Losanna e Parigi (...) Parola chiave, la plasticità delle sculture di Podestà e Tinguely costituisce il parossismo delle loro creazioni. Presi nelle diverse accezioni e applicazioni, i significati della loro plasticità compongono una configurazione di forme che si rispondono e dialogano tra di loro. In Podestà la plasticità tende alla rigenerazione dell essere umano. In Tinguely essa aspira alla ricomposizione dell universo. Entrambe mirano alla nascita di un ordine nuovo: un essere umano nuovo nell artista italiano, una nuova cadenza del mondo e del tempo nell artista svizzero. (...)
Paul Beaud, sociologo (...) Pur essendo assolutamente originale, l opera di Podestà rappresenta una testimonianza storica troppo poco esplorata dell universo mentale di un gruppo e di un epoca, un universo ben più ricco e cronologicamente ben più vasto di quanto si pensi. Entrare nella sua cosmogonia, considerandola come punto d incontro dell immaginario e dell esperienza, significa forse cominciare a scrivere un altra storia dei tempi moderni, dal passaggio dal mondo rurale al mondo industriale, una storia diversa da quella a cui ci siamo, per pigrizia, abituati. Da una parte le mentalità arcaiche, le credenze ancestrali, dall altra i rapporti di produzione; come se questi, del resto, esistessero solo dall invenzione della macchina a vapore. (...)
Denis Müller, professore di etica alla Facoltà di teologia dell Università di Losanna (...) L opera di Podestà mi appare marcata proprio con il sigillo paradossale dell angoscia e della familiarità che si crea dall esperienza della morte e della mortalità . Essa porta in sé la firma di un esecrazione creatrice. Essa è eccessiva, nel seguire il suo cammino solitario di silenzio e di segreto. Essa può sembrare impudica, nella maniera che ha di esibire le nere croci dell esistenza e i demoni sanguinolenti della società . Ci ho messo del tempo, e ce ne metterò ancora, per accoglierla, capirla, accettarla. Non sono sicuro di amarla, ma è oltremodo probabile che mi colpisca, mi disorienti, mi ossessioni. (...)
Immagine
Giovanni Battista Podestà , Le Dieu Or (détail), entre 1956 et 1976, techniques mixtes, 60 x 39 x 15 cm, Collection Bourbonnais, Dicy, Photo Alain Bourbonnais, Dicy.
VERNISSAGE mercoledì 10 settembre 2003 à 18h30
ORARI dal martedì alla domenica, dalle 11h alle 18h (compresi i giorni feriali). Aperto il lunedì del Jeûne fédéral. Chiuso il 25 decembre 2003 e l'1 gennaio 2004
CATALOGO comune alle due mostre
Collection de l'Art Brut 11, avenue des Bergières CH 1004 Lausanne
Tél. +41 21 315 25 70 Fax +41 21 315 25 71
Espace Jean Tinguely - Niki de Saint Phalle
CH Fribourg