Past and present. La mostra presenta una selezione di lavori su carta e su tela dagli anni '40 ad oggi. Questa esposizione ha un significato speciale per la ESSO Gallery che ha presentato nel 1996, al 191 di Chrystie Street a New York la prima personale di Carol negli Stati Uniti.
past and present
Jennifer Bacon e Filippo Fossati annunciano l'inaugurazione della
mostra dedicata all'artista torinese Carol Rama che segna la
sessantaduesima esposizione della ESSO Gallery.
La mostra presenta una selezione di lavori su carta e su tela dagli
anni '40 ad oggi.
Questa esposizione ha un significato speciale per la ESSO Gallery che
ha presentato nel 1996, al 191 di Chrystie Street a New York [ Lower
East, East of SOHO (da cui ESSO) ] la prima personale di Carol negli
Stati Uniti.
Grazie a quella mostra ed al catalogo che pubblicammo con i
contributi di Paolo Fossati, Corrado Levi, Edoardo Sanguineti ed
Ingrid Shaffner, riuscimmo ad attirare l'attenzione della stampa e
dei musei americani verso il lavoro di Carol e verso il nostro.
L'Institute of Contemporary Art di Boston le dedicó una retrospettiva
nel suo museo ed altri erano interessati a mostrare il suo lavoro,
incluso il museo di Bologna che dopo aver richiesto indietro le opere
e stampato gli inviti cancelló la mostra una decina di giorni prima
che accadesse.
Sono passati sette anni da allora e quasi sessanta da quando Carol ha
cominciato ad esporre le sue opere presso la Galleria Faber di
Torino.
Quest'anno la Biennale di Venezia le ha riconosciuto finalmente un
"Leone d'Oro" e con questa mostra vogliamo rendere omaggio alla sua
forza ed alla sua straordinaria carriera artistica.
La sua prima mostra si tiene nel 1945 presso la galleria Faber di Torino; Carol Rama racconta che la mostra venne chiusa dalla censura. Nessuno sa' con certezza, ma possiamo immaginare il genere di lavori esposti; una serie di acquerelli, realizzati a partire dalla fine degli anni '30.
Conoscendola possiamo indovinare i soggetti: latrine, peni, lingue biforcute, uomini che si masturbano e tutto il catalogo della sua immaginazione nata dalla realtá vissuta durante la sua adolescenza. CosÃ, probabilmente, avremmo visto esposti: l'interno di una clinica psichiatrica o sedie a rotelle, bocche e feticci sessuali.
Malgrado i suoi primi sessant'anni di lavoro siano stati riconosciuti a fatica dalle istituzioni artistiche, le sue partecipazioni alle Biennali veneziane ed alle Quadriennali romane furono aiutate in parte dall'interesse di amici e ammiratori come il pittore Felice Casorati e Man Ray fra gli altri.
Carol Rama non é mai stata una figura conformista all'interno del mondo dell'arte, cosà come le persone di cui si é circondata e che hanno avuto interesse verso il suo lavoro; intellettuali, artisti, poeti, musicisti, architetti come Carlo Mollino, Gió Ponti, Eugenio Montale, Edoardo Sanguineti (con cui ha stabilito un rapporto d'amicizia che dura dagli anni '50), oppure Giorgio Manganelli, Paul Eluard, Massimo Mila, Achille Castiglioni, Man Ray, Andy Warhol, Meret Oppenheim, Luciano Berio, Paolo Fossati, Corrado Levi e l'elenco potrebbe continuare, a riprova di quanto dicevamo.
All'inizio degli anni '50 prende parte al Movimento Astrazione Concreta (MAC). Un periodo in cui torna ad usare gli strumenti classici del pittore in modo costruttivista e geometrico.
Un'esperienza apparentemente eccentrica, ma comprensibile se pensiamo alla situazione di quegli anni, alla necessitá di ridurre la lettura del lavoro troppo autobiografico, al bisogno di rimuovere l'immagine autoreferenziale dell'artista. Negli anni '60 il suo lavoro si arricchisce di nuove tecniche e nuovi elementi; Carol incomincia ad incollare denti, chiodi, unghie, occhi di bambole, siringhe e filtri di sigarette e da ultimo pneumatici su tela.
Questo diventa un motivo che domina il suo lavoro durante gli anni '70, quando inizia anche a scrivere formule nucleari o teorie matematiche inventate. Carol dice del lavoro di quegli anni: "La realtá che io uso é sempre un soggetto addomesticato. E' vero che quando vedi un quadro ci trasponi sempre i tuoi abiti e la tua storia". I suoi sono quindi oggetti reali organizzati in composizioni pittoriche in cui le notazioni biografiche si riducono a favore di un'arte piú oggettiva. Sono fondamentali in questo periodo gli incontri e i viaggi (New York, Londra, Parigi, St.Tropez), che grazie alla sua abilitá nell'appropriarsi delle esperienze vissute riesce a trasformare in esperienze pittoriche.
Nel 1980 viene invitata a partecipare ad un'importante esposizione internazionale di artiste: "L'altra metá dell'avanguardia", curata da Lea Vergine. In una mostra a cura di Paolo Fossati tenutasi a Torino nel 1989 appaiono I primi disegni realizzati su progetti architettonici: "Mappa disegnate da amici, come Carlo Mollino o Astengo, he mi aiutano ad inventare un'immagine erotica, un'immagine privata he peró non é necessariamente legata a me". Nel 1993 viene invitata alla Biennale di Venezie e nel 1996 il suo lavoro viene incluso in "Inside The Visible"; un'esposizione itinerante he comincia negli Stati Uniti per finire alla White Chapel di Londra. Nel 1997 la Esso Gallery di New York le dedica la sua prima personale negli Stati Uniti. Nel 1998 una retrospettiva ordinata da Rudi Fuchs e Paolo Fossati allo Stedelijk Museum di Amsterdam viene richiesta dall'Institute of Contemporary Art di Boston. La mostra dovrebbe andare in altri musei americani, ma viene richiesta dal museo di Bologna he la cancella pochi giorni prima della prevista inaugurazione.
Nel 2003 Carol Rama ha ricevuto il "Leone d'Oro" dalla Biennale di Venezia.
James Tirbell
Inaugurazione:
Mercoledà 10 settembre 2003 dalle 18 alle 20,
Orari della Galleria:
dal martedà al sabato dalle 11 alle 18
La mostra rimarrá aperta dal 10 settembre al 4 Ottobre 2003.
Contatti:
Jennifer Bacon and Filippo Fossati
Esso Gallery
531 West 26th Street
New York NY 10001
tel. (212) 560-9728
fax (212) 560-9729
ESSO Gallery
531 West 26th Street, 4th floor
New York NY 10001