Galleria Massimo De Carlo
Milano
via Giovanni Ventura, 5
02 70003987 FAX 02 7492135
WEB
Due mostre
dal 4/4/2013 al 17/5/2013
mar-sab 11.30-19.30

Segnalato da

Galleria Massimo De Carlo




 
calendario eventi  :: 




4/4/2013

Due mostre

Galleria Massimo De Carlo, Milano

In "Passive Aggressive" gli artisti esprimono una resistenza al sistema combattendo quotidianamente la loro battaglia contro la superficie, lo spazio e perfino contro la natura. In "Sugar, Pork, Bourbon" Sanford Biggers presenta una nuova serie di opere che mescolano la tradizione afro-americana con i simbolismi giapponesi, la tecnica italiana con i ritmi della musica hip-hop.


comunicato stampa

Passive Aggressive
John Armleder, Dan Colen, Gelitin, Rashid Johnson, Nate Lowman, Steven Parrino, Josh Smith, Piotr Uklański, Kaari Upson.

passivo [pas-sì-vo] agg. [dal lat. tardo passivus, der. di passus, part. pass. di pati «patire, subire»]. – aggressivo [ag-gres-sì-vo] agg. e s. m. [der. del lat. aggressus, part. pass. di aggrĕdi «aggredire»].
1. Denota un tipo di personalità o comportamento connotato dall'espressione di emozioni negative in modi passivi o indiretti, attraverso la manipolazione o la non-cooperazione.
2. Espressione usata per descrivere intenzioni e azioni aggressive nascoste da azioni apparentemente non aggressive.
3. Un meccanismo di difesa che permette alle persone, che non sono a proprio agio con l'essere apertamente aggressive, di ottenere ciò che vogliono cercando di compiacere gli altri.

Il 5 aprile inaugura presso la galleria Massimo De Carlo Passive Aggressive, una mostra collettiva con opere di John Armleder, Dan Colen, i Gelitin, Rashid Johnson, Nate Lowman, Steven Parrino, Josh Smith, Piotr Uklański e Kaari Upson.

Passive Aggressive mette in insieme grandi maestri e giovani artisti di importanza internazionale e offre uno sguardo inusuale sul loro lavoro. In Passive Aggressive le opere sono strappate, perforate, logorate, macchiate, bruciate: gli artisti di Passive Aggressive esprimono una resistenza al sistema combattendo quotidianamente la loro battaglia contro la superficie, lo spazio e perfino contro la natura.

Brevi note biografiche:
John Armleder è nato a Ginevra nel 1948 e vive e lavora tra Ginevra e New York. Da molti anni espone con mostre personali e collettive presso le più prestigiose sedi espositive internazionali tra cui l'Institute of Contemporary Art di Boston e di Philadelphia, la Kunsthalle di Zurigo, il Consortium di Digione, il Museum of Contemporary Art di Sydney, il MoMA di New York e il Musée d'Art Moderne di Parigi e la Wiener Secession di Vienna. Nato nel 1979 a Leonia, nel New Jersey, Dan Colen vive e lavora a New York. Le sue opere sono state acquisite dal Whitney Museum of Contemporary Art di New York e dall'Astrup Fearnley Museum of Modern Art di Oslo. Ha partecipato a numerose mostre collettive in spazi prestigiosi tra cui la Royal Academy di Londra e il PS1 Contemporary Art Center di New York e ha partecipato alla Whitney Biennial del 2006. Gelitin è un gruppo nato nel 1990, formato dagli austriaci Ali, Florian e Wolfgang e dal tedesco Tobias. Vivono e lavorano a Vienna. I Gelitin hanno esposto con mostre personali e collettive presso il Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, la Malmö Konsthall di Malmö, l'Arsenale di Venezia, la Hayward Gallery di Londra, il Centre Pompidou di Parigi e lo S.M.A.K. Di Gent.

Rashid Johnson è nato a Chicago nel 1977, l’artista vive e lavora a New York. Le sue opere sono presenti nelle collezioni del Museum of Contemporary Art di Chicago, del Whitney Museum of American Art di New York e del Brooklyn Art Museum. Espone da diversi anni con mostre personali e collettive presso importanti centri espositivi come lo Sculpture Center di Long Island City, il MOCA di Cleveland, il Museum of Contemporary Art e l'Art Institute di Chicago e il Corcoran Museum of Art di Washington DC.

Nate Lowman è nato a Las Vegas nel 1979, vive e lavora a New York. Lowman ha attirato l'attenzione del pubblico dopo la sua partecipazione alla mostra collettiva Young Than Jesus al New Museum di New York nel 2007. Lowman ha partecipato a numerose esposizioni collettive in importanti sedi espositive come il Ballroom Marfa in Texas, il MOCA di Los Angeles, il Guggenheim di Bilbao, il Palais de Tokyo di Parigi, il Solomon R. Guggenheim Museum di New York e Punta della Dogana / Palazzo Grassi a Venezia.

Steven Parrino, New York 1958 – 2004, ha esposto con mostre collettive e personali in prestigiose sedi espositive internazionali come il Palais de Tokyo di Parigi, il MAMCO di Ginevra, Le Magasin di Grenoble e lo Swiss Institute Contemporary Art di New York. Ha partecipato a importanti kermesse come la Whitney Biennial del 2006, al P.S.1 Contemporary Art center di New York e la Biennale di Lione del 2003.

Josh Smith è nato in Tennessee nel 1976. Vive e lavora a New York. Fra le esposizioni personali più recenti quelle presso il Centre d’Art Contemporain di Ginevra e il MUMOK di Vienna. Ha esposto con mostre collettive al New Museum di New York, il P.S.1 di New York, il Museum of Modern Art di New York e l’Astrup Fearnley Museum of Modern Art di Oslo.

Piotr Uklański ha partecipato a numerose esposizioni in tutto il mondo; fra le più recenti le esposizioni presso la Zacheta National Gallery of Art di Varsavia, la Wiener Secession di Vienna, il Whitney Museum of American Art di New York, la Tate Modern di Londra, il Museo de Arte Moderna di Città del Messico e il National Museum of Modern Art di Kyoto.

Nata nel 1972 a San Bernardino in California, Kaari Upson espone da diversi anni in importanti sedi espositive internazionali. Recentemente ha esposto presso l'UCLA Hammer Museum e il MOCA Pacific Design Center di Los Angeles.

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Sanford Biggers
Sugar, Pork, Bourbon

Il 5 aprile Massimo De Carlo presenta la prima mostra personale in Italia dell'artista americano Sanford Biggers Sugar, Pork, Bourbon.

Sanford Biggers è il cantore degli afro-americani: newyorkese di adozione, ma nato a Los Angeles, Biggers è una delle voci più interessanti dell’arte di oggi. Le opere di Sanford Biggers sono un crogiuolo di culture e sono capaci di intersecare la tradizione afro-americana con i simbolismi giapponesi, l’eleganza mitteleuropea con le esperienze urbane contemporanee, la tecnica italiana con i ritmi della musica hip-hop. Con Sugar, Pork, Bourbon, Sanford Biggers porta a Milano una serie di nuove opere che sono una sintesi del suo percorso artistico e culturale.

Al centro della mostra di Sanford Biggers sono i quilts, trapunte patchwork, sulle quali l’artista dipinge motivi decorativi e complessi sistemi di immagini fortemente simboliche. Per realizzare i suoi quilts Sanford Biggers ha recuperato le trapunte originali realizzate nel secolo scorso dagli schiavi d’America con pezzi di tessuto ricavati da abiti dismessi e poi cuciti insieme. I quilts, con i loro diversi motivi decorativi, erano usati dagli schiavi per raccontare con un linguaggio in codice la storia di una comunità o di una persona, il proprio status sociale o la religione di appartenenza. Nel profondo Sud si potevano vedere appesi fuori dalle case, nelle stazioni, sulle facciate delle chiese.

Sanford Biggers amplifica questi temi dipingendo direttamente sul tessuto elementi simbolici come il fiore di loto – che proviene dalla tradizione figurativa giapponese – i cui petali riproducono minuziosamente lo schema di posizionamento degli schiavi nelle stive delle navi che dall’Africa li deportavano nel Nuovo Continente. Grandi nuvole di cotone sospese nell’aria – che assurgono a simbolo di ritrovata libertà - e frammenti degli antichi mobili delle case coloniali, sono un’ulteriore esortazione di Sanford Biggers a rileggere la storia americana dalla prospettiva degli ultimi e a liberarsi da tutte le oppressioni.

Nato a Los Angeles nel 1970, Sanford Biggers vive e lavora a New York dal 1999. Sanford Biggers ha vissuto in molte città americane oltre ad aver vissuto in Giappone, in Italia, in Germania, in Polonia e in Ungheria. Biggers ha esposto con mostre personali e collettive in importanti musei e istituzioni come la Tate Britain e la Tate Modern di Londra, il Whitney Museum e lo Studio Museum di Harlem, New York e lo Yerba Buena Center for the Arts di San Francisco. Le opere dell'artista sono state incluse in numerose mostre come: Prospect 1, New Orleans Biennal, New Orleans, 2008; Illuminations alla Tate Modern di Londra, 2007; Performa 07 a New York, 2007; la Biennale del Whitney, New York, 2002 e Freestyle presso lo Studio Museum di Harlem, 2001.

Inaugurazione venerdì 5 aprile 2013, dalle ore 18.00

Massimo De Carlo
Via Giovanni Ventura, 5 - Milano
Orari: ma - sa ore 11.30 - 19.30
Tue - Sat 11.30 am - 7.30 pm
Ingresso libero

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