John Armleder
Dan Colen
Gelitin
Rashid Johnson
Nate Lowman
Steven Parrino
Josh Smith
Piotr Uklanski
Kaari Upson
Sanford Biggers
In "Passive Aggressive" gli artisti esprimono una resistenza al sistema combattendo quotidianamente la loro battaglia contro la superficie, lo spazio e perfino contro la natura. In "Sugar, Pork, Bourbon" Sanford Biggers presenta una nuova serie di opere che mescolano la tradizione afro-americana con i simbolismi giapponesi, la tecnica italiana con i ritmi della musica hip-hop.
Passive Aggressive
John Armleder, Dan Colen, Gelitin, Rashid Johnson, Nate Lowman, Steven Parrino, Josh Smith,
Piotr Uklański, Kaari Upson.
passivo [pas-sì-vo] agg. [dal lat. tardo passivus, der. di passus, part. pass. di pati «patire, subire»]. –
aggressivo [ag-gres-sì-vo] agg. e s. m. [der. del lat. aggressus, part. pass. di aggrĕdi «aggredire»].
1. Denota un tipo di personalità o comportamento connotato dall'espressione di emozioni negative
in modi passivi o indiretti, attraverso la manipolazione o la non-cooperazione.
2. Espressione usata per descrivere intenzioni e azioni aggressive nascoste da azioni apparentemente
non aggressive.
3. Un meccanismo di difesa che permette alle persone, che non sono a proprio agio con l'essere
apertamente aggressive, di ottenere ciò che vogliono cercando di compiacere gli altri.
Il 5 aprile inaugura presso la galleria Massimo De Carlo Passive Aggressive, una mostra collettiva con
opere di John Armleder, Dan Colen, i Gelitin, Rashid Johnson, Nate Lowman, Steven Parrino, Josh Smith,
Piotr Uklański e Kaari Upson.
Passive Aggressive mette in insieme grandi maestri e giovani artisti di importanza internazionale e
offre uno sguardo inusuale sul loro lavoro. In Passive Aggressive le opere sono strappate, perforate, logorate,
macchiate, bruciate: gli artisti di Passive Aggressive esprimono una resistenza al sistema combattendo
quotidianamente la loro battaglia contro la superficie, lo spazio e perfino contro la natura.
Brevi note biografiche:
John Armleder è nato a Ginevra nel 1948 e vive e lavora tra Ginevra e New York. Da molti anni espone con mostre
personali e collettive presso le più prestigiose sedi espositive internazionali tra cui l'Institute of Contemporary Art di
Boston e di Philadelphia, la Kunsthalle di Zurigo, il Consortium di Digione, il Museum of Contemporary Art di
Sydney, il MoMA di New York e il Musée d'Art Moderne di Parigi e la Wiener Secession di Vienna.
Nato nel 1979 a Leonia, nel New Jersey, Dan Colen vive e lavora a New York. Le sue opere sono state acquisite dal
Whitney Museum of Contemporary Art di New York e dall'Astrup Fearnley Museum of Modern Art di Oslo. Ha
partecipato a numerose mostre collettive in spazi prestigiosi tra cui la Royal Academy di Londra e il PS1
Contemporary Art Center di New York e ha partecipato alla Whitney Biennial del 2006.
Gelitin è un gruppo nato nel 1990, formato dagli austriaci Ali, Florian e Wolfgang e dal tedesco Tobias. Vivono e
lavorano a Vienna. I Gelitin hanno esposto con mostre personali e collettive presso il Musée d'Art Moderne de la
Ville de Paris, la Malmö Konsthall di Malmö, l'Arsenale di Venezia, la Hayward Gallery di Londra, il Centre
Pompidou di Parigi e lo S.M.A.K. Di Gent.
Rashid Johnson è nato a Chicago nel 1977, l’artista vive e lavora a New York. Le sue opere sono presenti nelle
collezioni del Museum of Contemporary Art di Chicago, del Whitney Museum of American Art di New York e del
Brooklyn Art Museum. Espone da diversi anni con mostre personali e collettive presso importanti centri espositivi
come lo Sculpture Center di Long Island City, il MOCA di Cleveland, il Museum of Contemporary Art e l'Art
Institute di Chicago e il Corcoran Museum of Art di Washington DC.
Nate Lowman è nato a Las Vegas nel 1979, vive e lavora a New York. Lowman ha attirato l'attenzione del pubblico
dopo la sua partecipazione alla mostra collettiva Young Than Jesus al New Museum di New York nel 2007. Lowman
ha partecipato a numerose esposizioni collettive in importanti sedi espositive come il Ballroom Marfa in Texas, il
MOCA di Los Angeles, il Guggenheim di Bilbao, il Palais de Tokyo di Parigi, il Solomon R. Guggenheim Museum di
New York e Punta della Dogana / Palazzo Grassi a Venezia.
Steven Parrino, New York 1958 – 2004, ha esposto con mostre collettive e personali in prestigiose sedi espositive
internazionali come il Palais de Tokyo di Parigi, il MAMCO di Ginevra, Le Magasin di Grenoble e lo Swiss Institute
Contemporary Art di New York. Ha partecipato a importanti kermesse come la Whitney Biennial del 2006, al P.S.1
Contemporary Art center di New York e la Biennale di Lione del 2003.
Josh Smith è nato in Tennessee nel 1976. Vive e lavora a New York. Fra le esposizioni personali più recenti quelle
presso il Centre d’Art Contemporain di Ginevra e il MUMOK di Vienna. Ha esposto con mostre collettive al New
Museum di New York, il P.S.1 di New York, il Museum of Modern Art di New York e l’Astrup Fearnley Museum of
Modern Art di Oslo.
Piotr Uklański ha partecipato a numerose esposizioni in tutto il mondo; fra le più recenti le esposizioni presso la
Zacheta National Gallery of Art di Varsavia, la Wiener Secession di Vienna, il Whitney Museum of American Art di
New York, la Tate Modern di Londra, il Museo de Arte Moderna di Città del Messico e il National Museum of
Modern Art di Kyoto.
Nata nel 1972 a San Bernardino in California, Kaari Upson espone da diversi anni in importanti sedi espositive
internazionali. Recentemente ha esposto presso l'UCLA Hammer Museum e il MOCA Pacific Design Center di Los
Angeles.
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Sanford Biggers
Sugar, Pork, Bourbon
Il 5 aprile Massimo De Carlo presenta la prima mostra personale in Italia dell'artista americano
Sanford Biggers Sugar, Pork, Bourbon.
Sanford Biggers è il cantore degli afro-americani: newyorkese di adozione, ma nato a Los Angeles, Biggers è
una delle voci più interessanti dell’arte di oggi. Le opere di Sanford Biggers sono un crogiuolo di culture e
sono capaci di intersecare la tradizione afro-americana con i simbolismi giapponesi, l’eleganza mitteleuropea
con le esperienze urbane contemporanee, la tecnica italiana con i ritmi della musica hip-hop.
Con Sugar, Pork, Bourbon, Sanford Biggers porta a Milano una serie di nuove opere che sono una sintesi del
suo percorso artistico e culturale.
Al centro della mostra di Sanford Biggers sono i quilts, trapunte patchwork, sulle quali l’artista dipinge motivi
decorativi e complessi sistemi di immagini fortemente simboliche. Per realizzare i suoi quilts Sanford Biggers ha
recuperato le trapunte originali realizzate nel secolo scorso dagli schiavi d’America con pezzi di tessuto
ricavati da abiti dismessi e poi cuciti insieme. I quilts, con i loro diversi motivi decorativi, erano usati dagli
schiavi per raccontare con un linguaggio in codice la storia di una comunità o di una persona, il proprio status
sociale o la religione di appartenenza. Nel profondo Sud si potevano vedere appesi fuori dalle case, nelle
stazioni, sulle facciate delle chiese.
Sanford Biggers amplifica questi temi dipingendo direttamente sul tessuto elementi simbolici come il fiore di
loto – che proviene dalla tradizione figurativa giapponese – i cui petali riproducono minuziosamente lo schema
di posizionamento degli schiavi nelle stive delle navi che dall’Africa li deportavano nel Nuovo Continente.
Grandi nuvole di cotone sospese nell’aria – che assurgono a simbolo di ritrovata libertà - e frammenti degli
antichi mobili delle case coloniali, sono un’ulteriore esortazione di Sanford Biggers a rileggere la storia
americana dalla prospettiva degli ultimi e a liberarsi da tutte le oppressioni.
Nato a Los Angeles nel 1970, Sanford Biggers vive e lavora a New York dal 1999. Sanford Biggers ha vissuto in molte città
americane oltre ad aver vissuto in Giappone, in Italia, in Germania, in Polonia e in Ungheria. Biggers ha esposto con mostre
personali e collettive in importanti musei e istituzioni come la Tate Britain e la Tate Modern di Londra, il Whitney
Museum e lo Studio Museum di Harlem, New York e lo Yerba Buena Center for the Arts di San Francisco. Le opere
dell'artista sono state incluse in numerose mostre come: Prospect 1, New Orleans Biennal, New Orleans, 2008; Illuminations
alla Tate Modern di Londra, 2007; Performa 07 a New York, 2007; la Biennale del Whitney, New York, 2002 e Freestyle
presso lo Studio Museum di Harlem, 2001.
Inaugurazione venerdì 5 aprile 2013, dalle ore 18.00
Massimo De Carlo
Via Giovanni Ventura, 5 - Milano
Orari: ma - sa ore 11.30 - 19.30
Tue - Sat 11.30 am - 7.30 pm
Ingresso libero