Palazzo dell'Arengario
Monza (MB)
p.zza Roma
039 324866

Naturales Quaestiones
dal 5/4/2013 al 18/5/2013

Segnalato da

Alberto Gianfreda




 
calendario eventi  :: 




5/4/2013

Naturales Quaestiones

Palazzo dell'Arengario, Monza (MB)

Venti artisti internazionali sono stati invitati a confrontarsi con le Naturales Quaestiones in un momento storico in cui la sfera del naturale e' oggetto di conflitti profondi e sempre piu' pressanti.


comunicato stampa

Una grande esposizione d’arte contemporanea ideata e organizzata dall'Associazione Culturale runRoom in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Monza e con il contributo di Leogalleries Monza sarà visitabile, dal 7 aprile, nel Palazzo dell’Arengario: 20 artisti internazionali sono stati invitati a confrontarsi con le “Naturales Quaestiones in un momento storico in cui la sfera del “naturale” è oggetto di conflitti profondi e sempre più pressanti ponendo, come spunto di riflessione, alcuni quesiti che esplicitano le basi della nostra relazione con l’ambiente naturale, includendo tutto ciò che è intrinseco nel rapporto uomo//natura passando attraverso il pensiero umano, la nostra percezione e l’agire stesso: come sono cambiate le questioni sulla natura che ci poniamo oggi rispetto a quelle dell’epoca di Seneca? Come si è modificata la nostra simbiosi, l’empatia, la necessità di vicinanza alla natura a seconda del momento storico o della nostra necessità intima e personale nel corso della vita? Secondo quale codice etico l’uomo attinge materialmente dalla natura?

Il risultato è una raccolta di riflessioni ampia che spazia dai problemi sull’impatto ecologico dell’impronta dell’uomo sulla terra – i lavori di Forbici, Arosio, Longaretti, Mylabforbighope -­‐ al ciclo vita/morte/rinascita – Fossati e Ghezzi -­‐, all’attenta analisi della flora e della fauna – Corona,Tamer, Matthews -­‐ all’osservazione dei fenomeni naturali di grande portata – Sartori -­‐, alle stagioni, lo scorrere del tempo – Gorgoni -­‐, fino ad arrivare alla dimensione spirituale dell’esistenza – Bombardieri, Woozo, Cazzaniga, Hillier, -­‐ ai concetti della filosofia della natura – Gianfreda -­‐ e al rapporto a volte controverso – Christo -­‐, altre indifferente, a volte di intensa unione – Magrin, Valentini, Verginer -­‐, tra uomo e ambiente naturale.

I lavori degli artisti sono accompagnati da brevi riflessioni, piccoli estratti dei testi del catalogo, attraverso le quali, ognuno di loro, esplicita un personale dialogo con la natura e il confronto con la “questione naturale” in cui meglio identifica il proprio lavoro.

Aprono la mostra tre artisti – Christo, Nanni Valentini e Gorgoni – che tra i primi hanno ragionato e lavorato sul rapporto uomo/ambiente negli anni Settanta, nel momento in cui iniziavano a svilupparsi i movimenti ambientalisti e le tematiche ecologiche e sulla limitatezza delle risorse naturali divenivano attuali.

Proseguendo nel percorso espositivo, attraverso i diversi linguaggi espressivi e i più svariati risultati formali, si giunge a percepire e comprendere il senso comune che lega tutti i lavori, il filo rosso che ci guida e che si traduce in una sorta di timore reverenziale. Un certo senso d’urgenza che sembra nascere, nel rapporto contemporaneo uomo /natura, dal disprezzo per il mistero, dalla tendenza a ridurre la vita e quindi le dinamiche naturali solo a “quello che se ne sa” e ad agire con la presunzione che ciò che non si conosce , sia che si parli del senso al di la del materiale che sta in bilico tra l’essere , l’esistere e il ciclo della vita naturale, sia che si parli delle solo ipotizzabili conseguenze dell’agire smodato dell’uomo sulla terra, può tranquillamente essere ignorato.

La multidisciplinarietà del tema è ben svelata nei testi che accompagnano il catalogo scritti non da un critico d’arte, come si confà generalmente ad una mostra pubblica, ma bensì, separatamente, da una filosofa, Anna Carpanese, un teologo, Don Sergio Ubbiali, e uno scienziato naturalista, Adriano Muschiato.

E così, attraverso la materia, i concetti e le parole, questa esposizione d’arte, che ha la sua origine e la sua fine nel rispetto della natura ed è dappertutto umana e sensibile, ci fa intravedere una via, attraverso tante visioni, per affinare il nostro modo di guardare alla natura e per relazionarci ad essa e, quindi, cambiare le nostre abitudini, il nostro cibo, la nostra società, ritornare ai nostri valori, facendo attenzione ai rapporti fra tutte le cose, alle cause, agli effetti e a come essere responsabili per quello che abbiamo la possibilità di conoscere.

L'artista Stefano Bombardieri è presente, oltre che presso l’Arengario, nella vicina Piazza San Paolo con una monumentale opera da esterno: Gaia e la balena, scultura in ferro e bronzo che colpisce non solo per le dimensioni (reali) ma per il suo significato. Infatti Gaia, che trascina il suo enorme fardello/balena, così piccola e incolpevole, apparentemente forte, è simbolo delle nostre ansie di liberazione e capacità di guizzare, pur con tutto il peso del corpo, in una leggerezza acquatica.

Inaugurazione: Sabato 6 Aprile 2013, ore 18

Palazzo dell'Arengario
Piazza Roma, Monza

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