Veronica Botticelli
Mauro Di Silvestre
Giostrick and the Puzzle Family
Eugenia Lecca
Barbara Salvucci
Manuel Leyva Martinez
Martina Merlini
Daniele Messineo
Ozmo
Pax
Rae Martini
Dario Sbrana
Valentina Casacchia
Interno come spazio fisico e interiorita' e memoria nel senso di tracce che si perdono nelle trame delle immagini. 12 artisti sono chiamati a contribuire con le loro opere a questa riflessione.
A cura di Valentina Casacchia
Due tra i maggiori avvenimenti per la creatività e le arti del 2013, Il Salone del Mobile di
Milano e la Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, hanno come filo conduttore quello di
ripensare il mondo in cui viviamo e ridefinire il rapporto che abbiamo con esso.
Se da un lato la nostra presenza nel mondo è sempre più instancabilmente affiancata da
un dispositivo elettronico che ne scandisce i passaggi, e il nostro sapere sempre più
affidato alla velocità della rete, dall'altro il desiderio di mantenere vivo un rapporto con la
parte più “umana” del nostro vissuto, non del tutto assuefatto alla tecnologia, porta al
recupero di una dimensione più intima e nascosta.
È qui che si inserisce la mostra Interno e Memoria | Memories and Traces.
Intorno alle due parole del titolo ruotano le esperienze rappresentate: interno inteso sia
come spazio fisico sia come interiorità e memoria nel senso di tracce che si perdono nelle
trame delle immagini.
Come sottolinea la curatrice Valentina Casacchia, “in mostra sono presenti diverse
espressioni artistiche con una significativa attenzione alla pittura, che trasforma di
continuo il suo statuto; quindi Interno e Memoria è anche un riferimento strutturale al
mezzo, nel senso di una nuova e ritrovata pittura che traduce in immagini espressioni
contemporanee”.
Tutte le opere sono inedite, per una visione davvero nuova: 12 artisti, provenienti da città,
esperienze e linguaggi diversi, sono chiamati a contribuire con le loro opere a questa
riflessione.
Veronica Botticelli, classe 1979, pittrice romana della Factory di Portonaccio, si concentra in
rappresentazioni di luoghi e spazi mentali ed emotivi, dove piccole tracce residue raccontano la
storia di chi le ha vissute.
Mauro Di Silvestre, classe 1968, vive e lavora a Roma. La compenetrazione di eventi, persone e
luoghi del passato (come del presente) è una delle caratteristiche più evidenti del suo lavoro
insieme al chiasmo tra tecnica e idea. E' infatti la pittura dai colori forti e decisi a rendere tutta
l'evanescenza e la fragilità dei personaggi.
Giostrick and the Puzzle Family, collettivo di artisti provenienti dal mondo della musica che nelle
loro opere utilizzano delle calamite con risultati inediti.
Eugenia Lecca, classe 1980, illustratrice e pittrice che da tempo dedica il suo lavoro al tema dell’
identità.
Barbara Salvucci, classe 1970, scultrice allieva di Nunzio, presenta un disegno di grande formato
in linea col suo percorso artistico che tratta temi della femminilità e sinuosità.
Manuel Leyva Martinez, classe 1983, giovane talento madrileno alla prima prova in Italia, lavora
con una pittura dai colori accesi e dai tratti gestuali tipici dell’Action Painting.
Martina Merlini, classe 1986, artista milanese che produce lavori sopraffini, con ritagli, collage e
disegni sovrapposti.
Daniele Messineo, classe 1978, di Palermo; da anni lavora indefesso ai suoi disegni mai esposti.
in mostra presenta una serie di ritratti fatti a monolinea (senza mai staccare la penna dal foglio).
Ozmo, toscano di origine, classe 1975, vive e lavora a Milano, dove ha avuto una personale al
Museo del Novecento. Noto nell'ambito della street artist italiana e internazionale, molte e
complesse sono le sue influenze, come testimonia il lavoro presente in mostra.
Pax, romana di nascita, vive e lavora a New York, classe 1976. Talento indiscusso formatosi nella
scena street ma ormai riconoscibile per la sua linea distintiva. Lavora con l'ICP a New York
(International Center of Photography) e presenta in mostra ritratti che partono da fotografie e
collage di testi e immagini.
Rae Martini, artista milanese ma di fama internazionale, classe 1976. Opera sempre con formati
giganti, utilizzando il lanciafiamme per la produzione dei suoi quadri. In mostra un quadro stile
Combine Painting di Raushemberg.
Dario Sbrana, toscano ma milanese di adozione. Artista concettuale che, con una tecnica tutta
sua, costruisce degli anagrammi di immagini. Raccoglie e colleziona quadri dei primi del secolo e
poi li rielabora creando dei pattern di forte impatto.
La curatrice Valentina Casacchia ha lavorato a New York per gallerie, collezionisti e musei (tra cui
Freigh + Volume, Emmanuel Fremin Gallery e Guggenheim Museum). Da poco trasferita a Milano,
ha incontrato il londinese Edward Cutler e insieme collaborano per la promozione di artisti
internazionali e produzione di mostre per la Edward Cutler Gallery, in zona Brera a Milano.
Inaugurazione: 10 Aprile 2013 h. 18-21
Edward Cutler Gallery
via Dell'Orso, 12 - Milano
Aperto: lunedi - venerdi, 1000 - 1300, 1500 - 1900, e per appuntamento
Ingresso libero