Diverse sedi
Firenze

Fabbrica Europa 2013
dal 15/4/2013 al 18/6/2013
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Segnalato da

Simona Nordera




 
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15/4/2013

Fabbrica Europa 2013

Diverse sedi, Firenze

Per la sua XX edizione il festival dedicato alla danza e al teatro propone una programmazione piu' ramificata che, da meta' aprile a meta' giugno, coinvolge in una rete attiva diversi teatri e spazi performativi della citta' e della regione, in un periodo storico in cui le dinamiche di fruizione della cultura si sono sensibilmente trasformate.


comunicato stampa

Non invano hanno soffiato i venti - Sergej Aleksandrovič Esenin

Non invano sono passati venti anni

Come un dono. Dedicati a raccogliere ciò che di più forte e originale respirava sulla scena internazionale e a condividerlo. Costruendo a Firenze un luogo "altro", dove i linguaggi e i segni di quella creatura viva che è la contemporaneità fossero di casa. Dopo venti anni molto è cambiato. Se non nella volontà di lavorare in tale direzione, sicuramente nella realtà e nell'immaginario circostanti. Un mutamento che impone anche spostamenti di significato e di rotta. Oltre il luogo deputato - la Stazione Leopolda, che da sempre ha caratterizzato l'identità di Fabbrica Europa - per aprire a un festival diffuso: dalla città alla regione, dall'Italia all'Europa. Un'Europa ancora da costruire, da "fabbricare".

Fabbrica Europa mostra per questo la necessità di proseguire su più direzioni, verso nuovi incroci dell'arte e del pensiero. E se da un lato rimane chiara la volontà di puntare sulle linee maestre del teatro e delle arti performative internazionali, dall'altro la tensione è verso quelle nuove generazioni creative che a livello mondiale stanno prendendo la parola in prima persona, per dar vita a nuove formule e visioni che possano detonare gli ingranaggi di una società dello spettacolo al suo ultimo atto. Da questa prospettiva i venti anni di Fabbrica Europa hanno tutt'altro che il sapore di un approdo o dell'autocelebrazione. Rappresentano invece la determinata esigenza di riconoscere culturalmente e politicamente, nell'oceano di segni, quelli necessari per trovare una via d'uscita e per rigenerare lo sguardo prima di ripartire, in attesa di nuovi venti.

XX edizione

Fabbrica Europa compie vent'anni. Un traguardo importante e insieme un'opportunità per rivisitare il percorso fin qui realizzato con lo sguardo rivolto al futuro per un consolidamento e un'apertura sempre più incisivi.

È così che l'edizione 2013 scompagina i margini, disegnando una nuova formula: un festival dilatato nello spazio e nel tempo che vuole andare sempre più incontro agli spettatori, in un periodo storico in cui le dinamiche di fruizione della cultura si sono sensibilmente trasformate.

Fabbrica Europa 2013 segna un nuovo inizio proponendo una programmazione più ramificata che, da metà aprile a metà giugno, coinvolge in una rete attiva diversi teatri e spazi performativi della città e della regione.

Due mesi dunque per tracciare un'inedita mappa del contemporaneo che punta sulla trasversalità delle proposte trovando coordinate spazio-temporali rinnovate.

Non più la formula dei molti eventi concentrati in un arco di tempo circoscritto con al centro la Stazione Leopolda, bensì una programmazione espansa con un differente respiro tra un evento e l'altro, tra un luogo scenico e l'altro.

È il concetto di mobilità dell'arte o di progettualità diffusa già avviato negli ultimi anni, che ora si concretizza in forma più definita e capillare. Il Teatro Era di Pontedera, il Teatro Cantiere Florida, CanGo Cantieri Goldonetta, la Stazione Leopolda, il Teatro della Pergola, l'Istituto Francese, il Rondò di Bacco e altri spazi, accolgono importanti protagonisti - nazionali e internazionali - della danza e del teatro, insieme a giovani emergenti, autori di progetti innovativi e di qualità.

Fabbrica Europa 2013

Risponde a un principio che appartiene sia al manifesto programmatico sia ai 20 anni di storia del festival, ovvero la relazione tra acclamati protagonisti del panorama internazionale e nuove generazioni di artisti che con grande determinazione affermano il proprio percorso di ricerca e la propria identità.

La sezione DANZA (diretta da Maurizia Settembri) concentra il suo sguardo sulle espressioni più innovative dell'arte performativa: contaminazione e sperimentazione, sono parole chiave di un'indagine che intende analizzare le contraddizioni della società contemporanea. Coreografi e performer tracciano le linee di nuove modalità espressive traducendo in forma scenica complessità o consuetudini del quotidiano: Takahiro Fujita o Chiharu Shinoda dal Giappone, Panaibra Gabriel Canda dal Mozambico, Bouchra Ouizguen dal Marocco, Sioned Huws dal Galles, Eszter Salamon da Ungheria/Francia si fanno portavoce di riflessioni sulla condizione umana. La multimedialità che costituisce lo scenario virtuale di azioni coreografiche sostenute da musica dal vivo o contrappunti sonori è il linguaggio che caratterizza la piéce del canadese Benoit Lachambre o del tedesco Egbert Mittelstadt.

Una New Vision sul mondo che punta verso una commistione di ambiti disciplinari diversi capaci di coniugare con significativa potenza forma e contenuti, estetica e denuncia. E inoltre la danza contemporanea nazionale accoglie: Fabrizio Monteverde, Enzo Cosimi, Fabrizio Favale, Giardino Chiuso, Virgilio Sieni, Alessandro Sciarroni, Company Blu, Cristina Rizzo, Marina Giovannini e una vetrina di giovani DanzAutori che possa mostrare le coordinate della creazione, produzione e distribuzione per le nuove generazioni: Martina Francone, Claudia Catarzi, Jari Boldrini e Martina Platania, Francesca Foscarini, Leonardo Diana, Daniele Ninarello, Claudio Malangone, David& the Dreamers, Silvia Mai, Eleonora Chiocchini, Sharon Estacio, Samuele Cardini, Monica Baroni, Pietro Pireddu, Tan Tamel.

La sezione TEATRO (diretta da Roberto Bacci) propone icone del teatro europeo e internazionale, nomi carichi di storia e risonanza, maestri indiscussi quali Peter Brook, Anatolij Vassiliev, Luca Ronconi che si confrontano con i grandi classici della letteratura e della musica come Pirandello e Mozart. Protagonisti delle scene da diversi decenni, sono portatori di un'arte e di un mestiere che hanno fatto scuola e che rimangono punto di riferimento imprescindibile per tutte le nuove generazioni. Figura poliedrica del teatro internazionale, Alvis Hermanis, direttore del Nuovo Teatro di Riga, già consacrato da pubblico e critica, si misura con la narrativa contemporanea, mentre il franco-congolese Olivier de Sagazan è un emblematico esempio delle espressioni più ibride dell'arte contemporanea, coniugando arte visiva, plastica e performativa.

Il programma

Una Stazione Leopolda essenziale - quest'anno cornice di una programmazione più rarefatta - accoglie il progetto di Sergio Risaliti con la creazione di NO MORE EXCUSES, light installation site specific dell'artista fiorentino Maurizio Nannucci. L'architettura sonora che contrappunta l'opera è dello stesso Nannucci con Simone Conforti (3-11/05).

Il 9 maggio alla Stazione Leopolda l'architetto Massimiliano Fuksas tiene la conferenza dal titolo One day, one project, introducono Marco Casamonti e Sergio Risaliti. In collaborazione con AREA rivista di architettura e arte del progetto Gruppo Sole 24 Ore Business Media.

Grazie al rinnovato apporto progettuale della Fondazione Pontedera Teatro per la sezione teatro, il programma propone maestri e icone della scena internazionale che si confrontano con grandi classici: da Peter Brook con Un flauto magico (Teatro Era di Pontedera, 16,17/04) a Luca Ronconi con In cerca d'autore. Studio sui "Sei personaggi" (Stazione Leopolda, 3-5/05). Un Mozart restituito in forma ludica, intima e leggera, per una rappresentazione distillata e ridotta all'essenzialità della forma e del contenuto. Un Pirandello interpretato da neo diplomati dell'Accademia d'Arte Drammatica Silvio d'Amico, con i quali il celebre regista ha compiuto un prezioso lavoro di ricerca per giungere a una messa in scena di grande freschezza e potenza espressiva.

Il lettone Alvis Hermanis, direttore del Nuovo Teatro di Riga - tra i registi più acclamati della scena internazionale, già consacrato da prestigiosi premi - presenta Sonja, uno spettacolo-gioiello che ha riscosso grande successo in tutto il mondo: un ritratto delicato e intimo dell'animo della protagonista (interpretata da un uomo) restituito attraverso un minuzioso realismo capace di sorprendere (Teatro Cantiere Florida, 10-12/05).

Dopo Anfitrione nel 1996 e dopo una memorabile Medea nel 2002, torna a Fabbrica Europa Anatolij Vasiliev - tra i massimi esponenti del teatro contemporaneo - con un progetto di residenza (incentrato su Pirandello) al Teatro Era di Pontedera (8/05-01/06).

Olivier de Sagazan, francese nato in Congo, esprime la sua arte attraverso pittura, scultura, fotografia e performance. Dopo una masterclass, presenta Transfiguration (Teatro Studio di Scandicci, 16,17/05). L'artista interpreta e assume tutte le forme, gioca con l'argilla, con la polvere e con due colori, il rosso e il nero, con i quali traccia bocche, occhi e croci. Un nuovo viso viene modellato sotto gli occhi degli spettatori, un'identità che si forma e si deforma in tempo reale.

Un focus sulla nuova scena performativa giapponese intende tratteggiare alcune suggestioni di quel mondo così variegato e complesso; un assaggio di creatività varia che spazia dalla ricerca drammaturgica e multimediale, a quella visuale, alle espressioni più pop della cultura nipponica. Per la prima volta fuori dal Giappone, Takahiro Fujita, uno dei più giovani esponenti (classe 1985) della "zero generation" giapponese, quel filone nato dalla ricerca del maestro Oriza Hirata che ha teorizzato e praticato una nuova forma di teatro che attraverso l'uso di un lessico comune, colloquiale, restituisse in scena la lingua reale, ma anche la vita quotidiana dei giapponesi, superando gli stereotipi importati dall'Occidente. Con la sua compagnia Mum&Gypsy, Fujita presenta la nuova creazione: una pièce che scorre per quadri veloci mutuando la tecnica cinematografica anche grazie al contrappunto di movimenti coreografici di forte valore narrativo.

Uno stile molto personale basato su linee tematiche che si sviluppano in parallelo attraverso un complesso intreccio di scene, ripetute come una sorta di refrain e presentate dalle prospettive dei diversi personaggi (Stazione Leopolda, 7-11/05). Da Tokyo arrivano a Firenze Chiharu Shinoda e Rino Daidoji, provenienti dal collettivo FaiFai, noto per le sue performance vivaci ed esuberanti, caratterizzate da grande energia fisica, da un'estetica pop e da sperimentazioni che sanno raccontare la società contemporanea con sarcasmo, sensibilità e umorismo. Nello spazio Alcatraz della Leopolda (11/05) The Party Party: "All'inizio invitiamo le persone al party, poi costruiamo una storia basata sugli eventi che accadono durante questa festa. L'evento performativo ricrea poi il party in un altro contesto spazio-temporale". L'evolversi della festa, il susseguirsi delle azioni performative e il divertimento degli ospiti presenti che verranno intervistati, fotografati e filmati, costituiranno traccia e materiale di una storia che verrà poi restituita al pubblico in forma di performance il 19 maggio, in un luogo tenuto segreto.

Benoît Lachambre presenta in prima nazionale Snakeskins, un progetto performativo multimediale e multisensoriale di grande impatto visivo con il quale il coreografo-danzatore canadese mette in scena un "falso" solo: con lui sul palco il danzatore Daniele Albanese e il musicista Hahn Rowe. La pelle diventa la sede di resistenza delle simmetrie, degli equilibri e linee di forza del corpo. Come un serpente, Lachambre si trasforma e ci confonde, compiendo una profonda ricerca intorno al concetto di cinestesia, di improvvisazione e di coscienza corporale (Stazione Leopolda 10, 11/05).

Il media artist tedesco Egbert Mittelstaedt, insieme alla performer Yoshi Shibahara e al musicista Achim Mohné presentano Timeslices, una performance che mixa immagine, movimento e suono in una composizione audiovisiva "real-time" (Stazione Leopolda, 8-10/05).

Virgilio Sieni riallestisce Sonate Bach_di fronte al dolore degli altri, 11 coreografie ispirate da altrettanti momenti tragici ed emblematici della recente storia (Sarajevo, Kigali, Srebrenica, Tel Aviv, Jenin, Baghdad, Istanbul, Beslan, Gaza, Bentalha, Kabul) su musica dal vivo a cura della Scuola di Musica di Fiesole. Una danza che afferma lo sforzo di evocare dalle macerie una bellezza impossibile e paradossale, da cesellare con lo strumento etico e politico per eccellenza: il gesto (Teatro della Pergola, 12/05). In collaborazione con Fondazione Teatro della Pergola.

CanGo Cantieri Goldonetta accoglie progetti che attraversano diverse forme espressive nate da differenti percorsi umani e artistici: il mozambicano Panaibra Gabriel Canda con in prima nazionale Time and Spaces: The Marrabenta Solos che esplora la crisi d'identità del corpo africano, attraverso le vicende socio-politiche di un paese passato attraverso colonialismo, nazionalismo, comunismo e militarismo per arrivare all'indipendenza e alla libertà individuale (21, 22/05); la marocchina Bouchra Ouizguen con Ha! (prima nazionale in coproduzione di Fabbrica Europa), un lavoro sulla follia, sulla sua accettazione e cura che nel mondo arabo può avvenire attraverso il canto, la danza e il misticismo (24, 25/05). La gallese Sioned Huws, dopo una residenza, presenta un'ulteriore tappa di Aomori Project, progetto che coinvolge danzatori e musicisti giapponesi in una riflessione profonda e poetica su come un paesaggio, un ambiente, i suoi abitanti, possono influenzare la creazione dell'artista (12, 13/06); dalla Toscana Marina Giovannini con Meditation on beauty 1&2 e a seguire Company Blu con ChAnGE, un quintetto con una struttura coreografica aperta, sviluppata sulla selezione oracolare de I Ching praticata da Cage (18, 19/06). Cristina Rizzo propone l'ultima creazione La Sagra della Primavera Paura e delirio a Las Vegas (14, 15/05).

Al Teatro Cantiere Florida una vetrina per la danza contemporanea nazionale. Nell'ambito del progetto RIC.CI- Reconstruction Italian Contemporary Choreography. Anni '80-'90, ideato da Marinella Guatterini: La boule de neige di Fabrizio Monteverde, creato nel 1985 per la Compagnia Baltica è qui riallestito con il Balletto di Toscana Junior (30/04; 2/05); Calore (1982) di Enzo Cosimi, ora interpretato da giovani danzatori, con un'energia vigorosa e ritmi serratissimi racconta un viaggio visionario in una sorta di regressione all'infanzia (4/05).

Fabrizio Favale presenta la versione definitiva del percorso compiuto intorno a Isolario. Poema d'un frastaglio spiumato, minuto e senza fine: un lavoro composto da 14 brevi brani coreografici, diversi fra loro come un catalogo di isole dello stesso arcipelago. Colonna sonora originale ed esecuzione dal vivo di Teho Teardo (7/05); Giardino Chiuso con Il Gigante, coreografie di Patrizia De Bari, regia e drammaturgia di Tuccio Guicciardini, ispirato a due racconti di Paola Capriolo (8/05); Alessandro Sciarroni con Folk-s, una riflessione sui fenomeni popolari della danza folk sopravvissuti alla contemporaneità e depauperati della connotazione "esotica" per divenire puro materiale dinamico di un modulo ritmico-coreografico eseguito a ripetizione, in una sorta di percussivo 'refrain' che guida il performer (17/05).

L'ungherese attiva in Francia Eszter Salamon presenta in prima nazionale Mélodrama, una "documentary performance" sulla storia di una donna di 62 anni che vive in un piccolo paese del sud dell'Ungheria (Istituto Francese, 5,6/05).

Il progetto Emergenze! si concentra sulla creazione e produzione della danza contemporanea in Italia. Un incontro al Rondò di Bacco (18/05) coinvolge operatori, artisti e critici in un dibattito aperto e dal 16 al 19 maggio viene presentata una vetrina di giovani DanzAutori al Teatro Cantiere Florida.

Ufficio Stampa
Simona Nordera
Tel. 347 9488210
E-mail press@fabbricaeuropa.net

Opening: 16 Aprile 2013

I luoghi del Festival

Stazione Leopolda, v.le Fratelli Rosselli 5, Porta al Prato, Firenze
Teatro Era,Parco Jerzy Grotowski, via Indipendenza, Pontedera
Teatro Cantiere Florida, via Pisana 111r, Firenze
Teatro della Pergola, via della Pergola 12/32, Firenze
Cango Cantieri Goldonetta, via Santa Maria 25, Firenze
Istituto Francese, p.zza Ognissanti 2, Firenze
Teatro Studio, via Gaetano Donizetti 58, Scandicci
Teatro Rondo' di Bacco, p.zza Pitti 1, Firenze
Il vivaio del Malcantone, via del Malcantone 15, Firenze
White Box Oma, v.le dei Mille 90, Firenze

Biglietti
Riduzioni
over 60, soci Arci, soci Coop, Controradio Club Carta Istituto Francese di Firenze, MaggioCard, Carta Più Feltrinelli, Touring Club Riduzioni Peter Brook
under 18 / over 60, soci Arci, Carta Più Feltrinelli e associazioni convenzionate Biglietti speciali € 10
Under 18, studenti universitari studenti Polimoda, Accademia Belle Arti, IED escluso Peter Brook

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