Teatro Out Off
Milano
via Mac Mahon, 16
02 34532140 FAX 02 34532105
WEB
Danae Festival
dal 16/4/2013 al 1/5/2013
02 8358581, 345 3585033
WEB
Segnalato da

Renata Viola




 
calendario eventi  :: 




16/4/2013

Danae Festival

Teatro Out Off, Milano

Un festival non solo dedicato a progetti inediti, ma anche a spettacoli gia' compiuti che sono stati ingiustificatamente poco visti. La XV edizione che si svolge in 7 sedi milanesi, propone artisti nazionali ed internazionali che frequentano e attraversano differenti linguaggi.


comunicato stampa

“Si deve fare uno sforzo di immaginazione”, ci si sente dire, ma l’immaginazione non ci è mai mancata e di sforzi ne abbiamo fatti fin troppi. Se un altro sforzo va fatto, deve essere politico, che non significa dare battaglia, anzi, significa arretrare. Allontanarsi dalle inutili diatribe, dire molti più no, cercare oasi di silenzio, oasi anche poverissime, dove poter coltivare il pensiero, i rapporti e i desideri, per avvicinarsi di più a ciò che davvero conta. Andare con un altro passo, altri ritmi, fuori dalla mischia, con pochi preziosi compagni. È lì che succede qualcosa e che si può di nuovo cominciare la ri-creazione, non solo relativamente al nostro mestiere, ma in un’accezione più ampia, riferita ad un mondo nuovo da immaginare.

Siamo convinti che il teatro produca un sapere che va ben oltre gli eventuali spettacoli, un sapere prezioso che non si può quantificare o etichettare. Il teatro non va consumato, va accudito. Continuiamo, quindi, a impegnarci affinché il racconto delle esperienze complesse di chi si occupa della scena trovi un canale per compiersi. Proprio per questo, come facciamo da tempo, vogliamo programmaticamente uscire dalle logiche perverse del nuovo e della prima a tutti i costi, dando spazio a lavori particolarmente significativi che non sono mai stati visti a Milano o che sono stati visti poco in Italia. Insomma sostenere in qualche modo la possibilità di un “repertorio” anche per la scena contemporanea.

In questa prospettiva, per il prezioso traguardo dei 15 anni, ci accingiamo quindi a realizzare un festival non solo dedicato a progetti inediti, ma anche a spettacoli già compiuti che sono stati ingiustificatamente poco visti. Presso una delle sedi storiche di Danae, il Teatro Out Off, si dà quindi spazio a importanti realtà della scena contemporanea italiana, ospitando tra queste Teatropersona (mercoledì 17 aprile), già presente per la prima volta a Milano nella scorsa edizione, con il bellissimo Trattato dei manichini. La compagnia romana torna nell’edizione di quest’anno con Aure, un lavoro ispirato a Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust.

Come sempre, ci interessa dare continuità alle relazioni con gli artisti che riteniamo particolarmente interessanti, così oltre al ritorno di Teatropersona, sarà ancora con noi la coppia del momento formata dal danzatore/coreografo/attore Antonio Tagliarini e da Daria Deflorian, l'attrice e autrice recentemente vincitrice del premio Ubu come miglior attrice per gli spettacoli Reality e L’origine del mondo. Deflorian/Tagliarini presenteranno due studi: Non siamo pronti e Più nero del nero, (domenica 21 aprile) realizzati entrambi nell’ambito del progetto Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni, che debutterà in forma definitiva nel 2014. Due diversi approcci alla materia, uno più teatrale e l’altro più performativo/visuale, materiali d’accumulo per il progetto in divenire, che riescono però ad essere dei momenti conchiusi ed autosufficienti.

Viene a completare un ideale tris di proposte forti, tra drammaturgia e teatro fisico, di artisti di grande caratura, la collaudata coppia clownesca Tardito/Rendina con il loro bellissimo Circhio Lume (venerdì 19 aprile) un pastiche arguto e folle in cui i due artisti torinesi portano la loro ipotesi di «non-danza» sino ai territori della clownerie più cupa e destabilizzante, intrecciando teatro e danza con la sapienza gentile di chi conosce alla perfezione la propria capacità.

E ancora di modalità innovative di lavoro si deve parlare per un progetto dedicato ad Anne Sexton (lunedì 22 aprile), che nasce per il Festival in collaborazione con Olinda. Realizzato ancora da una coppia, inedita questa volta, formata da Milena Costanzo e Gianluca De Col, il lavoro ha preso avvio già a partire dal dicembre 2012, procedendo per tappe, di cui una sarà a Danae Festival e l’ultima presso Olinda nell’ambito della rassegna teatrale Da Vicino Nessuno è Normale. Crediamo che questo progetto sia esemplificativo del cambiamento necessario, perché qui la prassi non è solo modalità del costruire, ma è anche estetica del lavoro, presupposto per l’indagine di un linguaggio che riesca a restituire la potenza della poesia senza retorica o velleità interpretative.

Lo spazio che Danae solitamente dedica all’urbano è interpretato quest’anno dalla folle e anarchica presenza de il Tony Clifton Circus, che animerà con indisciplina, scorrettezza politica e humour da clown irriverenti la strada pedonale di Via Paolo Sarpi, con la collaborazione dell’associazione FuoriSarpi (venerdì 26 e sabato 27 aprile). Per quanto riguarda le ospitalità internazionali, Danae Festival ospiterà due progetti di artisti tra i più talentuosi della scena berlinese: Naoko Tanaka, di origine giapponese, che ha basato il proprio lavoro a Berlino, nonché il noto musicista tedesco Oval/Markus Popp. Naoko Tanaka, con il suo Absolute helligkeit, reinventa nel buio della sala, rischiarato da poche piccole luci, un mondo di ombre, che assomiglia sorprendentemente al fenomeno del pensiero mentre Oval/Markus Popp una delle più prolifiche e influenti forze nella musica elettronica contemporanea, presenterà un proprio set musicale con l’interazione e l’incursione performativa di Naoko Tanaka che, con la sua indagine sulle ombre e gli effetti della luce stimolerà un dialogo visionario e interattivo tra arte visuale/performativa e suono.

Tra gli eventi collaterali “Conversazioni su Anne Sexton” presso l'Università Statale degli Studi di Milano (giovedì 18 aprile), evento performativo a partire dal progetto teatrale di Milena Costanzo “Cleaning the house”, dedicato alla Sexton. Il giorno 20 aprile in occasione della giornata nazionale di CReSCo, Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea Italiana, Campoteatrale in collaborazione con Danae Festival vi invitano a “Conversazioni sul limite”. Uno scambio e un confronto tra artisti e studiosi a partire dalla parola ‘limite’.

La sezione novembrina è ancora in definizione ma possiamo anticipare che vedrà ospite il francese Christian Rizzo uno dei coreografi della nuova guardia più apprezzati in Europa con Sakinan göze çöp batar. Lo spettacolo è stato realizzato con il sostegno di un fondo di coproduzione stanziato nell’ambito di Open Latitudes, rete europea di produzione e diffusione artistica di cui Danae è partner e rientrerà nell’ambito del Festival FranceDanse sostenuto dall’Institut français e dall’ambasciata culturale di Francia in Italia. Sempre in autunno Danae Festival presenterà un altro ospite internazionale Clement Layes con lo spettacolo Der grüne stuhl. Artista francese residente a Berlino, Layes ha lavorato, tra gli altri, con Boris Charmatz, Odile Duboc e Yval Pick.

Danae Festival è un progetto a cura di TEATRO DELLE MOIRE
Con il contributo di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Comune di Milano
Con il patrocinio di: Regione Lombardia - Istruzione, formazione e cultura
Con il sostegno di : Goethe-Institut Mailand, Nationales Performance Netz (NPN)
Con il supporto di: SPAS s.r.l.
In collaborazione con: Università degli Studi di Milano, Campo Teatrale, Scuola Paolo Grassi, Associazione FuoriSarpi, ZONA K, O’
Media partner: ZERO, Radio Popolare, Krapp Last Post (KLP)
Danae Festival sostiene: C.Re.S.Co

#1 MILANO 17 Aprile – 2 Maggio 2013

Mercoledì 17 aprile ore 21 - TEATRO OUT OFF
TEATROPERSONA [Castiglion Fiorentino]
A U R E

Venerdì 19 aprile ore 21 - TEATRO OUT OFF
TARDITO/RENDINA [Torino]
CIRCHIO LUME spettacolo di teatro danza ai confini del clown

Domenica 21 aprile ore 21 - TEATRO OUT OFF
TAGLIARINI/DEFLORIAN [Roma]
NON SIAMO PRONTI
A seguire: PIÙ NERO DEL NERO

Lunedì 22 aprile ore 19.30 - SCUOLA PAOLO GRASSI
COSTANZO/DE COL [Milano]
CONFERENZA CON ANNE SEXTON - PRIMA ASSOLUTA

Venerdì 26 aprile ore 18.30 - VIA PAOLO SARPI 23
TONY CLIFTON CIRCUS [Roma]
IL MILIONARIO

Sabato 27 aprile - VIA PAOLO SARPI 52
TONY CLIFTON CIRCUS [Roma]
ore 11.00 SPIDER MAN
ore 16.00 CHINAWOW - PRIMA ASSOLUTA

Martedì 30 aprile ore 21 - ZONA K
NAOKO TANAKA [Berlino]
ABSOLUTE HELLIGKEIT - PRIMA NAZIONALE

Giovedì 2 maggio ore 21 - GALLERIA O’
NAOKO TANAKA + OVAL [Berlino]
AUDIO-VISUAL LIVE COLLABORATION - PRIMA NAZIONALE

EXTRA DANAE / EVENTI COLLATERALI
Giovedì 18 aprile ore 10.30 UNIVERSITÀ STATALE P.ZZA SANT’ALESSANDRO AULA 2
CONVERSAZIONI SU ANNE SEXTON
Incontro con il pubblico - intervengono Milena Costanzo, Gianluca De Col e Carla Parozzi

Sabato 20 aprile ore 11 - CAMPO TEATRALE
2° GIORNATA NAZIONALE C.Re.S.Co.
Laboratorio (permanente) sul Contemporaneo: CONVERSAZIONI SUL LIMITE

#2 MILANO Novembre 2013

CLEMENT LAYES [Berlino]
DER GRÜNE STUHL - PRIMA NAZIONALE

CHRISTIAN RIZZO [Cannes]
SAKINAN GÖZE ÇÖP BATAR/an over-protected eye always gets sand in it - PRIMA NAZIONAL

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Mercoledì 17 aprile | Teatro Out Off | h 21:00

TEATROPERSONA [Castiglion Fiorentino]
A U R E
Con Valentina Salerno, Francesco Pennacchia, Chiara Michelini
Regia, drammaturgia, scene, luci, suoni Alessandro Serra
Produzione Teatropersona, Regione Lazio-Assessorato alla Cultura, Arte e Sport, Bassano Operaestate Festival, Teatro Fondamenta Nuove Venezia, Rete teatrale aretina, Teatro Comunale Castiglion Fiorentino, Fondazione Ca.Ri.Civ.
durata: 55’

A U R E chiude una trilogia del silenzio e della memoria. Lo spettacolo si ispira all’opera di Marcel Proust “Alla ricerca del tempo perduto”, un fiume placido e solenne di parole, ma soprattutto, un capolavoro pittorico, sinfonia perfetta di suoni e rumori. In Proust tutto trasfigura, si agita, fluttua, deambula con una qualità sonnambolica in un mondo che è quello reale, ma è spinto come da un afflato che appartiene all’altra sfera. Così come il sogno si compie in una dimensione che non è la realtà ma che dalla realtà trae nutrimento, rubandone le immagini.

Nel suo quieto incedere la recherche si sfalda, il naturalismo si rompe, tutto evapora, rendendo indistinti oggetti e paesaggi. L’anima stessa è rivestita da un involucro corporeo. Aure, indicibili aloni di vita che ammantano ogni cosa, dice Elemire Zolla.
Non c’è storia né personaggi, solo figure e un luogo, la stanza della memoria, più volte descritta da Proust come una specie di secondo appartamento, quello del sonno. Come in un teatro di marionette “così riposante per chi ha preso in disgusto la lingua parlata. Terra quasi edenica dove il suono non è stato ancora creato”. Autore dello spazio e delle figure Vilhelm Hammershøi, pittore danese del silenzio, capace di permeare la scena di tempo. Nei suoi interni, cui lo spettacolo si ispira, il tempo fluisce come fatto luminoso, tutto è al contempo immobile e vibrante: i tavoli e le sedie sembrano pronti a piroettare, gli oggetti a librarsi in volo, le numerose porte sempre sul punto di schiudersi, rivelando presenze taciute e stanze della memoria involontaria.

Nella camera oscura interiore si accende una speciale luce: il corpo dell’attore che, come la luce, non si vede, ma fa vedere. Ecco allora che un piccolo gesto si ripercuote in noi ed echeggia, risvegliando un fatto dimenticato, che ci sembrava misero e non degno di nota. La vita vivente di contro la vita vissuta. In modo tale che ciò che si vede incorniciato nell’arcoscenico non sia altro che un fondale dipinto, cioè la vita. E se questo fondale un giorno crollasse, “cadrà nell’universo magico, senza che la caduta delle sue pesanti pietre offuschi con la volgarità d’un solo rumore la castità del silenzio»”.

La Compagnia Teatropersona viene fondata nel 1999 da Alessandro Serra, regista e drammaturgo e Valentina Salerno, attrice. Dopo un iniziale interesse per l’ambito di ricerca legato al Terzo Teatro e al lavoro sulle azioni fisiche di Grotowski, la formazione della compagnia si focalizza sullo studio dei principi della biomeccanica di Mejerchol’d integrandoli con i fondamentali delle arti marziali. A partire dalle tecniche fonatorie tradizionali lo studio della voce si è sviluppato attraverso la pratica dei canti vibratori e del canto gregoriano con Padre Emanuel Roze, presso l’Abbazia di Sant’Antimo. Il percorso formativo si completa e si arricchisce attraverso laboratori e master class con maestri e insegnanti di livello internazionale quali César Brie, Francis Pardeilhan, Maud Robart, Bruce Myers, Nikolaj Karpov e Iben Nagel Rasmussen. Fondamentale negli ultimi anni di lavoro della compagnia è stato l’incontro con Yves Lebreton e il suo metodo del Teatro Corporeo. Teatropersona crea i propri spettacoli portando avanti un continuo e coerente lavoro di ricerca teatrale fondato sulla centralità dell’attore e la composizione dell’immagine. Parallelamente al lavoro di ricerca, si occupa anche di pedagogia teatrale attraverso seminari di formazione per attori e laboratori per l’infanzia.

Venerdì 19 aprile | Teatro Out Off | h 21:00

COMPAGNIA TARDITO/RENDINA [Torino]
CIRCHIO LUME
Spettacolo di teatrodanza ai confini del clown
Progetto di Federica Tardito e Aldo Rendina
Con Aldo Rendina, Federica Tardito e Antonio Villella
Musiche Bach, Mozart, Satie, Madonna
Costumi Roberta Vacchetta
Disegno luci Lucia Manghi
Coproduzione Torinodanza, Drodesera>Centrale Fies e compagnia tardito/rendina con il sostegno di Associazione Sosta Palmizi/MiBAC
durata: 60’

Tre sbiaditi clown, in un circo delirante e divertente, si giocano tutto per conquistare il centro dell’attenzione. Da uno sguardo sui meccanismi che l’uomo mette in atto per farsi amare, si entra con leggerezza e distacco nei drammi di ognuno di noi, svelando i pretesti e le menzogne create dalla vittima incompresa.
Una scrittura per “cerchi”, non narrativa, che utilizza un linguaggio sempre in bilico tra il tragico e il grottesco, un po’ caricato e clownesco.

Appunti di viaggio:
vita-dramma-giudizio frenante
Siamo partiti dal desiderio di confrontarci e riconoscere in noi i meccanismi che mettiamo in atto per farci amare e che spesso sconfinano nella messa in scena di un dramma che si ripete e ripete…per far questo ci siamo resi conto che dovevamo imparare a riconoscere le idee che abbiamo su di noi non aderendo al giudizio.

Il corpo-le idee
Ci siamo accorti che eravamo partiti da un’idea e che tale era rimasta, dunque come rendere concreto il nostro anelito? Era necessario relazionarci con un pubblico in quel momento invisibile e metterci nelle concrete condizioni di agire uno smascheramento: “Vengo qui davanti e vi faccio vedere io, io, io costruisco e alimento la menzogna…”
Ci sembra allora fantastico svelarlo pubblicamente in quanto contiene una forte possibilità di trasformarsi in un ridicolo dramma.

“Un circo delirante e divertente, che gioca intelligentemente sul filo dell’idiozia, dichiarata, conclamata, devastante. Perché Circhio Lume è un pastiche arguto e folle, spinto al parossismo. Bravissimi, portano la loro ipotesi di non-danza sino ai territori della clownerie più cupa e destabilizzante, intrecciando teatro e danza con la sapienza gentile di chi conosce alla perfezione la propria capacità: non si risparmiano ed anzi sembrano elogiare uno spreco di energie tale da allestire enormi partiture fisiche, eccessive sino al grottesco.” A. Porcheddu da www.delteatro.it

Federica Tardito e Aldo Rendina arrivano entrambi da esperienze di teatro e danza contemporanea. In passato Federica Tardito lavora come interprete principalmente con Georges Appaix, Pierre Byland, Roberto Castello e Giorgio Rossi; Aldo Rendina principalmente con Anna Sagna (Sutki), Claude Coldy, Roberto Castello, Giorgio Rossi e Raffaella Giordano (Ass. Sosta Palmizi), con i quali collaborano tuttora.

Da una vicinanza e frequentazione di un sentire comune nasce la compagnia tardito/rendina con l’interesse a portare avanti una poetica tesa ad approfondire e sperimentare il piacere di osservarsi drammatici e sorprendersi ridicoli. Tra gli spettacoli più significativi Gonzago’s Rose, “Oh Heaven” (Il Paradiso possibile), Il Compito. Parallelamente alla frequentazione della scena, la compagnia conduce un’attività pedagogica con lo scopo di approfondire e trasmettere strumenti che permettono agli allievi attori/danzatori di progredire nel percorso formativo.

Domenica 21 aprile | Teatro Out Off | h 21:00

DARIA DEFLORIAN / ANTONIO TAGLIARINI [Roma]
non siamo pronti (dicembre 2012)
più nero del nero (aprile 2013)
Due studi per Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni

un progetto di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini
con Daria Deflorian, Antonio Tagliarini e Monica Piseddu
organizzazione e comunicazione: Filipe Viegas/PAV|Diagonale Artistica
una coproduzione Planet 3 e dreamachine con il sostegno del Teatro di Roma
durata: 35’+15’

Una piccola folgorazione è alla base del lavoro dal titolo Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni: l’inizio di un libro dello scrittore greco Petros Markaris, L’esattore in cui viene descritto il ritrovamento di quattro pensionate che si sono tolte dignitosamente la vita di fronte alla impossibilità di sopravvivere nella crisi economica che attanaglia il loro Paese. Nel messaggio comune che lasciano, c’è la frase scelta come titolo. Non una ribellione, non una lamentazione, quasi un ironico seppur amaro modo di ‘aiutare’ invece che di ‘chiedere aiuto’.

Presentiamo due materiali: lo studio non siamo pronti presentato all’interno del progetto Perdutamente al Teatro India a dicembre 2012 e una nuova tranche di lavoro di quindici minuti (più nero del nero). La scelta è quella di mostrare al pubblico due diversi approcci attorno allo stesso oggetto: il primo in un dialogo tra interno ed esterno, in cui il pubblico è invitato ad interrogarsi con noi su alcune questioni, il secondo più performativo. Ci interessa lavorare sui temi che stanno dietro, sotto questa immagine che sono l’instabilità politica, la precarietà economica, i mutamenti sociali attraverso questa raccolta di materiali che per ora vanno ad accumularsi senza fondersi, per poi debuttare con lo spettacolo definitivo all’inizio del 2014.

Daria Deflorian e Antonio Tagliarini sono due artisti (autori, registi e performer) che oltre alle proprie autonome creazioni dal 2008 hanno cominciato una intensa e assidua collaborazione  dando vita ad una serie di importanti  progetti teatrali di cui sono sia autori che performer. Il primo lavoro nato da questa collaborazione è Rewind, omaggio a Cafè Müller di Pina Bausch (2008).  Nel 2009 hanno portato in scena al Teatro Palladium di Roma lo spettacolo   from a to d and back again liberamente ispirato a “la filosofia di Andy Warhol”. Nel 2010 hanno presentato una lettura scenica all’interno della rassegna di nuova drammaturgia inglese, 'Trend'  del testo di David Harrower, Blackbird. Dal 2011 hanno iniziato il  Progetto Reality che ha dato vita a due lavori: czeczy/cose,  una installazione/performance presentata a Short Theatre Festival nel 2011 e a Danae Festival 2012 e allo spettacolo teatrale Reality che ha debuttato al Festival In-equilibrio di Castiglioncello nel 2012. Nell’autunno del 2012, sono invitati da Gabriele Lavia e dal Teatro di Roma a far parte  del progetto Perdutamente e presentano al teatro India di Roma, Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni, (dicembre 2012) primo studio di una prossima creazione, in cui oltre ai due autori è in scena con loro l'attrice Monica Piseddu.

Lunedì 22 aprile | Aula teatro Scuola Civica Paolo Grassi | h 19:30

MILENA COSTANZO / GIANLUCA DE COL [Milano]
Conferenza con Anne Sexton
Seconda tappa del Progetto Anne Sexton “CLEANING THE HOUSE” in luoghi non teatrali

di Milena Costanzo
con Milena Costanzo e Gianluca De Col
drammaturgia e adattamento testi Gianluca De Col e Milena Costanzo
tecnico luci/fonica Luca Pagliano
assistenti alla regia Alessandra Ventrella e Riccardo Calabrò
produzione Olinda Onlus in collaborazione con Danae Festival/Progetto Ares e Fattore K
durata: 50’

L'enorme quantità di materiale evocato dall'artista, richiede, per il nostro modo di procedere, un avvicinamento per tappe. Tre appuntamenti in tre luoghi diversi, tre spazi non teatrali, luoghi che rappresentano diverse forme di una personalità complessa. Non vogliamo rappresentare una biografia o una lettura di poesie, ma cerchiamo di approfondire le nostre contraddizioni e quelle della poetessa tramite linguaggi teatrali ogni volta diversi. Questo è per noi l'unico percorso possibile per nutrire il debutto finale in teatro che avverrà questa estate.
Dopo la prima tappa #Cocktail con Anne Sexton alla Fondazione Portaluppi, dove abbiamo affrontato i temi della confessione, dei ricordi e della psicanalisi, affronteremo ora in questa seconda tappa #Conferenza con Anne Sexton i temi dell'identità e dei ruoli.

Scriveva Anne Sexton nella poesia Guerra Civile: “Sono strappata in due ma conquisterò me stessa...”
Scriveva Tomaso nei Vangeli Gnostici “... allorché del maschio e della femmina farete un unico essere sicché non vi sia più né maschio né femmina … allora entrerete nel Regno.”

Giocando a riunificare frammenti, brancolando nel buio, fumando una sigaretta dopo l'altra, ci stiamo finalmente avvicinando al nucleo di “questa nostra faccenda”.

“Una volta soltanto ho capito lo scopo della vita. / A Boston, all'improvviso, l'ho capito. / Camminavo là lungo il Charles River, / Guardavo le luci mimare se stesse, / …
Da “Solo una volta” di Anne Sexton

Anne Sexton è stata la poetessa americana più scandalosa degli anni Sessanta, fra le prime a parlare del corpo delle donne e delle loro nevrosi senza riuscire a liberarsi delle proprie. Bella e maledetta, depressa ed euforica, sposata e carica di amanti, casalinga ossessiva e creatura lussuriosa, dotata di un’incrollabile senso dell’umorismo. Diventata ormai una celebrità viene chiamata ovunque a leggere le sue poesie. Nei suoi reading si presenta in pubblico sempre a piedi scalzi e in lunghi abiti rossi. Si uccide col gas di scarico della macchina una mattina del 1974, a soli quarantasei anni.

Milena Costanzo, che per molti anni è stata attrice in spettacoli di Giorgio Barberio Corsetti, Claudio Morganti e di vari altri registi, inizia nel 2001 una propria ricerca artistica, che porta avanti anche insieme al collega Roberto Rustioni. Nel 2011, dopo aver vinto numerosi concorsi con vari spettacoli e studi, vince il premio ubu con lo spettacolo Lucido di Rafael Spregelburd.

Gianluca De Col inizia il suo percorso teatrale alla scuola per attori del Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni e al corso di drammaturgia della Scuola Accademia d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Scrive e interpreta i propri testi (Trasfigurata, Lola Polio e altri) e collabora con il Teatro delle Moire (It’s always tea-time e Playroom). Entrambi propongono laboratori per attori e sperimentano nuove forme teatrali che evadono strutturalmente e spazialmente dai luoghi canonici del teatro.
Venerdì 26 + Sabato 27 aprile | Via Paolo Sarpi | Eventi urbani

TONY CLIFTON CIRCUS [Roma]
Il Tony Clifton Circus nasce nel 2001 dall’incontro tra Nicola Danesi de Luca e Iacopo Fulgi, due clown crudeli, macchina comica che porta alla luce istinti, sadismi e paure degli spettatori. Una miscela linguistica surreale che fa esplodere la risata e, di rimbalzo, produce senso. Sotto il nome Me da igual – il senso lo trovino gli altri, noi abbiamo altro da fare sono raccolti racconti performativi isolati. Derive di pensieri e di progetti in corso che prendono forma in un luogo anomalo. Per Danae il TCC propone tre perfomance in Via Sarpi.

Di Tony Clifton Circus
Con Nicola Danesi de Luca, Iacopo Fulgi
organizzazione Francesca Corona/PAV Diagonale artistica
durate: variabili

Venerdì 26 aprile | via Paolo Sarpi 23 | h 18.30
Me da igual / IL MILIONARIO
La ricchezza, il denaro, la possibilità di cambiare improvvisamente il proprio destino, l'illusione, la delusione, l'incapacità di accettare la propria normalità.
Sono questi i temi alla base di questa piccola azione urbana nella quale Tony Clifton Circus si diverte a giocare con cinismo, ma allo stesso tempo solidarietà fraterna, con uno dei miti più deprimenti e contagiosi dei nostri tempi: il Gratta e Vinci.

Sabato 27 aprile | via Paolo Sarpi 52 || DOPPIO APPUNTAMENTO
h 11.00
Me da igual / SPIDER MAN
Cos'è un super eroe? Cos'è l'immaginario collettivo? Un improbabile Spider Man, patetico e sconfitto, è appeso ad un'altezza di poche decine di centimetri da terra, stretto con un rotolo di cellophane ad una colonna in mezzo ad un passaggio urbano. L'immagine ha una forza immediata, allo stesso tempo sublime e terribile, ma il vero spettacolo è nella reazione dei passanti, istigati da un imbonitore da fiera con megafono, ad approfittare della incredibile occasione di trovarsi di fronte alla normalità della sconfitta di un invincibile.

h 16:00
Me da igual / ¡CHINAWOW! prima assoluta
Due terroristi, due buffoni, due intellettuali in mutande, due reietti della società, due esclusi, due frustrati, due disperati sfogano il loro desiderio di vendetta giocando con il mondo che li circonda. Questa volta è via Paolo Sarpi, per Milano da anni la via della comunità cinese, impossibile quindi scappare da questo presupposto cercando di andare dritti al punto, solo che il punto non sappiamo qual è....Con chi e per chi giochiamo questa volta? Per i cinesi invasori? Per gli Italiani invasi e invasati? Wow?

Il Tony Clifton Circus di Nicola Danesi de Luca e Iacopo Fulgi vuole essere un’insegna luminosa, con lampadine colorate e ad intermittenza, utile a segnalare la presenza di qualcosa di inatteso. Trovare una poetica, una linea di ricerca costante al lavoro del T.C.C. non è facile, quello che cercano di mettere in scena è la stranezza, l’anomalia. Da queste premesse nascono i loro spettacoli veri e propri esperimenti di comicità estrema o meglio di estremismo comico, nei quali amano mischiare la più elementare demenzialità alla sottile eleganza poetica.I due attori sono affascinati dalle possibilità comunicative e dalla libertà espressiva proprie della figura del clown, nella convinzione che, attraverso una poetica comica e trasgressiva, sia possibile affrontare anche argomenti e tematiche di impegno sociale e politico. Il clown e la comicità rappresentano il mezzo attraverso il quale i due attori, dal 2002 affiancati in scena dalle musica dal vivo di Enzo Palazzoni, riescono a rendere temi impegnativi materiale di un gioco beffardo e amaro in continua comunicazione con il pubblico.
Martedì 30 aprile | ZONA K | h 21:00

NAOKO TANAKA [Berlino]
ABSOLUTE HELLIGKEIT – PRIMA NAZIONALE
Installazione/perfomance
Ideazione, scena, suono, performance: Naoko Tanaka
collaborazione drammaturgica: Adam Czirak
direttore tecnico Milos Vujkovic
produzione Naoko Tanaka | Christine Peterges
coproduzione SOPHIENSÆLE - supportato da Senatskanzlei Berlin | PACT Zollverein Essen con il supporto di Kunststiftung NRW
durata: 40’

"Da piccola, nei giorni di sole mi mettevo spesso a fissare la mia ombra e poi d'un tratto alzavo gli occhi al cielo, dove vedevo una 'silhouette bianca', un'immagine lasciata dall'ombra che avevo appena visto per terra. Era un gioco che mi affascinava perché non avevo dubbi che quell'illusione era creata dai miei occhi e non dal cielo. All'epoca, vivevo questa 'esperienza di luce' in solitaria e non sapevo come oggettivare la mia percezione soggettiva. Da allora ho provato a condividere questa silhouette bianca con gli altri."

Nella seconda parte della sua trilogia dell'ombra, Naoko Tanaka sceglie come protagonista un singolo punto di luce, ritagliando per sé un ruolo meno rilevante. La luce appare come un occhio autonomo, senza tratti individuali; funge da sonda, che trasmette le impressioni di spazi in cui è impossibile mettere piede. Non ci è permesso entrare nonostante desideriamo vedere all'interno o entrarvi. Il nostro sguardo e la nostra attenzione, come dei satelliti, vengono attratti per scoprire sfere sconosciute del nostro pensiero e un tempo dilatato.

In astronomia, la 'magnitudine assoluta' ('Absolute Helligkeit' in tedesco, letteralmente 'luminosità assoluta') è un'unità di misura che consente di confrontare la luminosità delle stelle. Tale parametro viene calcolato a una distanza di 32,6 anni luce e permette di comprendere ciò che va al di là dei limiti della nostra percezione fisica. Questa performance indaga le connotazioni evocate da questo valore matematico, allo scopo di mettere in relazione il soggettivo e l'oggettivo, il sensoriale e il tangibile.

In collaborazione con Goethe-Institut Mailand e sostenuto dal NATIONALES PERFORMANCE NETZ (NPN) International Guest Performance Fund for Dance, finanziato dalla Commissione del Governo Federale Tedesco per la Cultura e i Media.
Naoko Tanaka ha studiato arti visive a Tokyo University of the Arts. Nel 1999 ha vinto una borsa di studio presso l'Accademia di Belle Arti di Düsseldorf, in Germania. Da allora ha creato pezzi di performance e installazioni in cui coreografia e arte visiva sono intimamente legati. Tanaka, insieme al coreografo Nardi Morgan, fonda la "Ludica"- collettiva artista invitata alla piattaforma Danza tedesca (Tanzplattform Deutschland) nel 2010. 
Nel 2011 Naoko Tanaka ha creato il suo primo pezzo solista " Die Scheinwerferin", che verrà eseguita con successo in tutta Europa. Lo spettacolo ha ricevuto a Novi Sad il premio Festival INFANT , il Premio del Jardin d'Europe 2012 a ImPulsTanz e ha ricevuto il riconoscimento ZKB Premio 2012 al Theaterspektakel Zürcher. La seconda parte della sua trilogia dell’ombra "Absolute Helligkeit " ha debuttato nel luglio 2012 a Sophiensæle Berlino.

Giovedì 2 maggio | O’ | h. 21:00

OVAL + NAOKO TANAKA [Berlino]
AUDIO-VISUAL LIVE COLLABORATION - – PRIMA NAZIONALE

Di e con Markus Popp/Oval (audio), Naoko Tanaka (visuals)
durata: 60’
Naoko Tanaka è anche complice di una performance che la vede dialogare con il musicista Markus Popp aka Oval, una delle più prolifiche e influenti forze nella musica elettronica contemporanea, un visionario dell’audio digitale. Fin dai suoi primi album ha scosso il panorama della musica elettronica e posto le basi per un'intera nuova categoria di suoni digitali e di estetica produttiva. Ha costantemente raffinato il suo stile peculiare, ben riconoscibile in diverse collaborazioni musicali, tra cui Microstoria (con Mouse On Mars di Jan St. Werner) e SO (con la straordinaria compositrice giapponese Eriko Toyoda). Oval ha anche lavorato per/con: Björk, Ryuichi Sakamoto, Tortoise, Squarepusher, Pizzicato 5, Gastr Del Sol.
In collaborazione con Goethe-Institut Mailand.

Fin dai suoi primi e innovativi album, Markus Popp aka Oval si è imposto come una delle figure più prolifiche e autorevoli della musica elettronica contemporanea, un vero visionario dell'audio digitale.
I suoi primi leggendari lavori hanno scosso il panorama della musica elettronica e hanno posto le basi per un'intera nuova categoria di suoni digitali e di estetica produttiva. Con un innegabile istinto per soluzioni piacevolmente irritanti, drastiche e oniriche, Popp è stato fra i primi a sperimentare il "glitch" e il "click & cut" e continua tuttora a ispirare e provocare le nuove generazioni di musicisti.

Extra Danae

Giovedì 18 aprile | h 10:30
Università Statale - Piazza Sant'Alessandro - Aula A2
Conversazioni Su Anne Sexton
Incontro con il pubblico
dal progetto teatrale di Milena Costanzo Anne Sexton: Cleaning the house
intervengono: Milena Costanzo, Gianluca De Col, Carla Parozzi
si ringrazia per la collaborazione la Professoressa Paola Loreto
Questa conversazione su Anne Sexton nasce dall’incontro di Milena Costanzo con Carla Parozzi che ha terminato il suo corso di studi all'Università Statale di Milano con una tesi sulla Sexton dal titolo “The fullness that love began - la rappresentazione del corpo nella poesia di Anne Sexton”. Costanzo e De Col esporranno al pubblico materiali e riflessioni attorno alla controversa poetessa americana e presenteranno frammenti dello spettacolo che debutterà in prima assoluta a Danae.

Sabato 20 aprile | a partire dalle ore 11:00
CAMPO TEATRALE
Conversazioni sul limite
2° GIORNATA NAZIONALE C.Re.S.Co.
laboratorio (permanente) sul contemporaneo

Il 20 aprile è prevista la SECONDA GIORNATA NAZIONALE di C.Re.S.Co., Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea, nato nel 2010 per attivare un processo di rinnovamento, un’evoluzione del sistema nazionale e dei sistemi locali del teatro, della danza e della performing art (http://www.progettocresco.it). In questa giornata verranno realizzati in tutta Italia incontri, laboratori e studi.

A Milano Campo Teatrale, in collaborazione con Danae Festival, ha deciso di aprire uno scambio e un confronto tra artisti e studiosi a partire dalla parola “limite”. Il rapporto tra limite e creatività, il limite come stimolo al suo superamento, l’esistenza di un limite infinito, sono solo alcuni dei possibili spunti di conversazione. È possibile che in questo momento difficile il nostro fare e le nostre riflessioni possano incontrarne altre. Usiamo questo momento di crisi come una risorsa, come un’occasione per provare a sentire cosa veramente conta. Superiamo le lamentele per parlare di ciò che continua a farci alzare tutte le mattine. Chiediamo la partecipazione di tutti coloro che abbiano desiderio di questa condivisione.

Danae Festical è un progetto di Teatro delle Moire

Direzione artistica
Teatro delle Moire – Alessandra De Santis e Attilio Nicoli Cristiani

Direzione organizzativa e consulenza artistica
Barbara Rivoltella
Produzione e comunicazione
Anna Bollini

Collaborazione all’organizzazione Alice Carminati, Anna Superti
Comunicazione web Giorgia Maretta
Direzione tecnica Monia Giannobile
Video e foto Gabriele Zanon
Traduzione testi Corrado Piazzetta

Ufficio stampa
Renata Viola
+ 39 348 5532502 | violarenata67@gmail.com

immagine di copertina e progetto grafico
Marco Smacchia | marco_smacchia@libero.it

un ringraziamento a: gli Assessori e i Presidenti degli Enti e degli Istituti sostenitori di Danae Festival, Antonio Calbi e l'Ufficio Teatro e Danza del Comune di Milano, Graziella Gattulli e gli uffici di riferimento della Regione Lombardia, gli uffici di riferimento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ulrich Braess e Rosina Franzé per il Goethe Institut Mailand, lo sponsor Spas srl, Mino Bertoldo e tutto lo staff del Teatro Out Off, Donato Nubile e lo staff di Campo Teatrale, Massimo Navone, Rossana Valsecchi e Roberta Paparella per la Scuola Paolo Grassi, Valentina Kastlunger e tutto lo staff di Zona K, Sara Serighelli e tutto lo staff di O', Giulio Trevisani per l’Associazione FuoriSarpi, Elena Basteri e Elisa Ricci per la consulenza da Berlino, la Prof.ssa Paola Loreto, Rosita Volani, Cristina Negro, Paolo Dalla Sega, Luca Monti, Saul Beretta, Antonio Belloni, la associazione +bc, i media partner. E grazie a tutto lo staff tecnico, i collaboratori, i sostenitori, gli Amici di Danae e gli artisti del festival.

Il programma completo è sul sito www.danaefestival.com

Luoghi

Teatro Out Off
Via Mac Mahon 16 [tram 12, 14 – bus 163, 164, 78]

Università Statale - Sede Sant'Alessandro – Aula A2
Piazza Sant’Alessandro [MM3 Missori – tram 1, 2, 3, 12, 14, 15, 16, 24, 27]

Campo Teatrale
Via Casoretto 41 [bus 55, 56, 62, 81]

Scuola Paolo Grassi – Sala Tratro
Via Salasco 4 [tram 9, 15, 24 – bus 79, 90, 91]

Via Paolo Sarpi
[MM2 Moscova – tram 2, 4, 7, 12, 14 – bus 37, 43, 70, 94]

Zona K
Via Spalato 11 [MM2 Gioia / MM3 Zara – tram 7, 31]

O’
Via Pastrengo 12 [MM2 Garibaldi – tram 2, 4, 7, 31]

Intero euro 10
Ridotto euro 8 (under 26, over 60, aamici di Danae)
Riduzioni valide per under 26/over 65/Amici di Danae
Oval + Naoko Tanaka AUDIO VISUAL COLLABORATION: biglietto unico 7€
Extradanae e Tony Clifton Circus Il Milionario, Spiderman, ¡Chinatwow - eventi gratuiti

Danae Card XL euro 40/35 (valida per tutto il festival)
Danae Card euro 25/20 (valida per 3 spettacoli)

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Il Calapranzi
dal 22/6/2015 al 27/6/2015

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