Trilogia. Venezia Pisa Roma. La pubblicazione della Fondazione Alinari diventa anche mostra, integrando agli scatti pubblicati nel volume l'allestimento di alcune tra le piu' significative fotografie realizzate.
A cura di Francesca Marino e Flora Ricordy
Catalogo Fondazione Alinari con testo critico di Italo Zannier e contributi di Corrado Augias, Claudio De Polo, Marco Filippeschi, Gianluca Lisci
In occasione della sua presentazione a Roma, alla Galleria Fondaco, la nuova pubblicazione della Fondazione Alinari - Trilogia - diventa anche mostra, integrando agli scatti pubblicati nel volume l’allestimento di alcune tra le più belle e significative foto realizzate da Giovanna Biondi per questo suo recente lavoro.
Nelle fotografie della Biondi è possibile cogliere il tessuto della città storica con uno sguardo contemporaneo disincantato e leggero, che consente di vedere luoghi e monumenti con un occhio lucido e attento che restituisce città antiche, romantiche, amate, ma al tempo stesso anche solitarie e a volte “abbandonate”, senza retorica e senza intenzione di denuncia, cogliendo, sempre, invece un’estetica forte e riconoscibile.
L’“insistenza” dello sguardo di Giovanna Biondi testimonia il suo vagare nella città, [anche] secondo itinerari diversi dai soliti, forse casuali. La scelta dei “momenti” fotografici da fissare in immagine, si esprime poi nell’intelligente attesa dell’accadimento urbano – il transito frettoloso di un passante, o la sosta delle persone – cogliendo i nessi che si sviluppano via via all’interno di un elemento strutturale-architettonico, che costruisce e definisce l’immagine.” Italo Zannier
La pubblicazione dei Fratelli Alinari TRILOGIA_Venezia Pisa Roma sarà disponibile in galleria
Il Catalogo
Pagine: 112. Fotografie: 60. Testo critico: Italo Zannier. Rilegatura: brossura con bandelle. Formato: cm 24x22. Edizione Italiano/Inglese. Edito da Fratelli Alinari. Fondazione per la Storia della Fotografia. Marzo 2013
Coerente con il percorso che la Fondazione Alinari sta svolgendo da diversi anni nel campo della fotografia, per promuovere in Italia e all'estero gli studi e la conoscenza del linguaggio fotografico in tutte le sue espressioni e forme, questa pubblicazione è ulteriore testimonianza di questo impegno, rivelando al pubblico la capacità e la sensibilità di una giovane fotografa come Giovanna Biondi. Le immagini che ritroviamo nella sequenza di queste pagine, realizzate a Venezia, Pisa e Roma, ci propongono vedute urbane e di monumenti di tre tra le più celebrate città d'arte italiane: inquadrature che non si sottraggono alla tradizione iconografica consolidata dalla sterminata produzione fotografica che Giovanna Biondi contestualizza nella quotidianità e nell'attualità della sua esperienza di 'testimone'. “L’“insistenza” dello sguardo di Giovanna Biondi”, come osserva Italo Zannier, “testimonia il suo vagare nella città, [anche] secondo itinerari diversi dai soliti, forse casuali. La scelta dei “momenti” fotografici da fissare in immagine, si esprime poi nell’intelligente attesa dell’accadimento urbano – il transito frettoloso di un passante, o la sosta delle persone – cogliendo i nessi che si sviluppano via via all’interno di un elemento strutturale-architettonico, che costruisce e definisce l’immagine.
Giovanna Biondi nasce a Roma nel 1966, dove si laurea in Economia Internazionale presso l’Università La Sapienza. Dal 1994 vive e lavora in Toscana, dove fino al 2006, gestisce un’agenzia di viaggi che le consente di viaggiare molto e di avvicinarsi alla fotografia. Frequenta due workshops (Perù, ottobre 2003; New York, ottobre 2004) tenuti da Ernesto Bazan, esponente di rilievo della street photography italiana. Attualmente si dedica esclusivamente alla fotografia, concentrando il suo lavoro prevalentemente in progetti di stampo reportagistico, o di racconto fotografico, ma la sua ricerca comprende anche in altri generi, dalla fotografia di musica, in particolare jazz, a quella di teatro, sino alla food photography.
Numerose le sue esposizioni personali in Italia e le sue partecipazioni in collettive e in manifestazioni culturali anche in spazi istituzionali. In particolare si segnala, del 2012, la mostra “Una fuga immobile – i luoghi di Ernesto Balducci”, presso il Chiostro della Badia di Fiesole, esito di un lavoro svolto per conto dell’omonima Fondazione, in occasione del ventennale della morte di padre Balducci e delle celebrazioni organizzate durante l’arco di tutto l’anno (da questo lavoro è tratto anche un libro fotografico uscito per i tipi di Caleidoscopio Edizioni). La mostra è presentata in agosto a Santa Fiora, paese natale di padre Balducci, e in settembre a Frascati, presso le Scuderie Aldobrandini.
Inaugurazione venerdì 19 aprile 2013 ore 19
L'artista sarà presente all'inaugurazione
GALLERIA FONDACO
Via degli Zingari 37 - Roma
Orari: martedì – sabato 10.00 - 13.00 / 16.00 - 19.00