In linea d'aria. Alcune fotografie storiche di Vincenzo Castella si alternano a nuovi scatti fotografici. I soggetti piu' frequenti sono le vedute urbane di Bergamo e di Gerusalemme.
Alcune fotografie storiche di Vincenzo Castella si alternano a nuovi scatti fotografici nello spazio di San
Lupo. I soggetti sono le vedute urbane di Bergamo e di Gerusalemme. Alcune proiezioni site-specific
raccontano episodi di interni del Rinascimento italiano. Infine un confronto sul Crocifisso di Giotto in
Santa Maria Novella a Firenze, ripreso mentre ci guarda e mentre lo stiamo guardando.
Il percorso espositivo si articola seguendo l’andamento verticale dell’edificio, caratterizzato da una
pianta centrale. Intorno all’aula principale si sviluppano due ordini sovrapposti di camminamenti. Al
piano terra sono collocate due videoproiezioni, orientate verso le grandi nicchie d’ingresso. Le
immagini di Castella (due dettagli ricavati da Santa Maria degli Angeli a Roma e dalla Basilica di Loreto)
si sovrascrivono agli spazi architettonici. Già da questo punto di osservazione è percepibile la terza
videoproiezione, posta in alto, sopra l’altare.
Al primo piano il visitatore incontra due fotografie di grande formato di Gerusalemme. In mezzo a loro
una proiezione luminosa rende tangibile il collegamento tra le due prospettive in cui è stato ripreso il
Crocifisso di Giotto in Santa Maria Novella. Sporgendosi dalla balaustra si inizia a intuire che al piano
superiore le nicchie ospitano una serie di fotografie. Le nicchie sono delimitate da cornici e si
presentano come delle finestre cieche. È in questo spazio che sei vedute di Castella – che hanno per
soggetto Bergamo e la Palestina – sollecitano una riflessione sulla realtà e la finzione.
L’ex oratorio di San Lupo è un luogo espositivo del Museo Adriano Bernareggi, dedicato all’arte
contemporanea. Negli anni passati si sono alternati artisti di diversa generazione, da Jannis Kounellis a
Andrea Mastrovito.
Vincenzo Castella nato a Napoli nel 1952, vive attualmente a Milano. Inizia a fotografare nel 1975; tra il
1975 e il 1982 conclude Geografia Privata, fotografie a colori di interni domestici. Nel 1976, 1978 e
1980 è negli Stati Uniti, dove realizza il progetto: Hammie Nixon’s people, biografia semi-immaginaria
di cantanti di blues, dedicato agli afroamericani, alla loro vita e all’architettura delle città del sud
(fotografie e film 16 mm).
Dal 1980 espone i suoi lavori in Europa e negli Stati Uniti.
Dal ‘98 inizia la serie fotografica sugli edifici delle città Europee. Le sue fotografie appaiono sempre
più anarrative: realizza vere e proprie ipotesi di attraversamento visivo della complessità del tessuto e
dell’intreccio delle città, producendo grandi stampe a colori da film di grande e grandissimo formato.
La ricerca è sulla distanza e la dislocazione.
Di questa linea di lavoro, fanno parte immagini di città italiane ed europee come Napoli, Milano,
Torino, Rouen, Caen, Le Havre, Helsinki e Berlino e immagini di territori e siti come Ramallah e
Gerusalemme.
Dal ’06, Castella realizza istallazioni tratte da negativi fotografici di grande formato: come Cronache da
Milano, lavoro presentato ad Art Unlimited – Basel 2009.
I movimenti di una macchina da ripresa virtuale restituiscono una lettura articolata della fotografia e
delle relazioni, tra quello che si vede e quello che non si vede, nella vita nella città.
Lontano da qualunque forma di evoluzione dello stile, il suo lavoro è legato invece alla riduzione
sistematica del repertorio e alla sintesi del linguaggio.
Eventi speciali:
venerdì 17 maggio, ore 17.30
ARTDATE (le giornate dell’arte contemporanea organizzate da the blank)
presentazione del catalogo della mostra e visita guidata alla mostra in presenza
dell'artista.
Info: tel 035 243539 – info@fondazionebernareggi.it
www.fondazionebernareggi.it
Catalogo Electa
Inaugurazione: 3 maggio ore 18
Ex oratorio di San Lupo
via S. Tomaso, 7 - Bergamo
Orari: martedì-domenica ore 9.30-12.30, 15-18 / Lunedì chiuso
Ingresso gratuito