Due artiste accomunate dall'utilizzo della fotografia. Le immagini di Raffaella Panzeri rappresentano oggetti che fanno parte di un paesaggio quotidiano disertato dall'uomo. Sandra Raccanello invece puntualizza, precisa; il suo sguardo, discreto ma pertinace, vaga sulle superfici di luoghi qualsiasi, di cose destinate normalmente a passare inosservate.
La mostra presenta due artiste accomunate dall'utilizzo della fotografia come mezzo esclusivo di espressione.
Le immagini di Raffaella Panzeri rappresentano oggetti che fanno parte di un paesaggio quotidiano disertato dall'uomo. Colti di notte, in esterno, sotto l'effetto dell'illuminazione artificiale, dilatati, immersi in un'atmosfera di straniante sospensione, i suoi cestini della spazzatura, le sue panchine, le sue sedie, una palla, un ascensore acquistano una presenza inedita, un'autonomia imprevista. Appaiono come simulacri, visioni interiori simili a figure archetipiche, dando forma a situazioni impossibili e a strane contiguità per esprimere il mistero, il senso nascosto della realtà , l'enigmatico rapporto che esiste tra uomini e oggetti. Il mondo diventa un palcoscenico sul quale, grazie alla luce, un atto trasformativo permette a ogni oggetto di diventare altro da sé. Un'atmosfera poetica, a volte ludica, a volte drammatica, accompagna questo viaggio fantastico.
Sandra Raccanello invece puntualizza, precisa; il suo sguardo, discreto ma pertinace, vaga sulle superfici di luoghi qualsiasi, di cose destinate normalmente a passare inosservate; si ferma insistentemente su angoli che altrimenti resterebbero ai margini della visione, registra il muro scrostato di un edificio ''qualsiasi'', ne coglie colori e forme, le asperità dovute agli agenti atmosferici; indaga la relazione profonda che il paesaggio costruito intrattiene con il tempo; Raccanello ama i luoghi intaccati; ad essi si avvicina con naturalezza, vi gira intorno, accetta la casualità dell'inquadratura, come a dire che nessun particolare, nessuna scrostatura, nessun angolo è troppo infimo per sottrarsi al suo sguardo; che ogni centimetro d'intonaco può essere significativo, che su ogni muro si stratificano storie e memorie degne di essere raccontate, che da ogni angolo può emergere la complessa bellezza della realtà . Attraverso il filtro costituito dalla macchina fotografica, Raccanello è in grado di isolare il dettaglio di un intonaco che si scrosta e si accartoccia, di una decorazione che sbiadisce; la fisicità degli oggetti fotografati viene resa con straordinaria evidenza tattile. Le sue foto minuscole necessitano di un'osservazione da distanza ravvicinata; corrispondono a una richiesta di attenzione, nel tentativo di sottrarre il nostro sguardo all'effetto dell'abitudine, della fretta, della distrazione.
Testo di Gabi Scardi
Raffaella Panzeri (Bergamo 1968) vive e lavora tra Parigi e Bergamo
Sandra Raccanello (Crespano del Grappa 1966) vive e lavora a Castelfranco Veneto (TV)
Inaugurazione sabato 27 settembre ore 18,30
GALLERIA ESTRO direttrice Elga Pellizzari
Via San Prosdocimo 30 35139 Padova
La Galleria Estro è aperta dal martedì al sabato dalle ore 16 alle 19,30