Negus - Echoes Chamber. Negus consiste in una serie di film che esplorano la figura dell'ultimo Negus d'Etiopia, Haile Selassie I, e ripercorrono la tradizione giamaicana del versioning (creare versioni differenti della stessa canzone).
Istituto Italiano di Cultura Addis Abeba - con il sostegno di Novara Jazz Festival
Negus – Echoes Chamber è una versione del progetto Negus progettata per gli spazi dell’Auditorium dell’Istituto Culturale di Addis Abeba.
È uno spettacolo audiovisivo che consiste in una proiezione monocanale di circa 30 minuti e una colonna sonora realizzata dal vivo.
Questa versione vuole essere un progetto in fieri, una finestra aperta sul work in progress del progetto Negus, attualmente nella sua fase più delicata.
Negus – Echoes Chamber include materiale filmico proveniente dalla prima versione (Duppy Conquerors), dalle sessioni di ripresa con Lee “Scratch” Perry - appena conclusesi, found footage e, soprattutto, materiale girato in Etiopia durante la nostra residenza di due settimane, quasi in presa diretta.
Parallelamente, il suono si colloca a metà tra una soundtrack astratta e una selezione/citazione della tradizione dub, con particolare attenzione all’uso delle basse frequenze e di alcune tecniche e strumentazioni come delay e eco.
NEGUS - Abstract
Negus consiste in una serie di film che esplorano la figura dell'ultimo Negus d'Etiopia, Haile Selassie I, e ripercorrono la tradizione giamaicana del versioning (creare versioni differenti della stessa canzone). Il progetto coinvolge alcuni padri della musica dub e della tradizione dei Sound System.
Negus è ispirato ad un fatto storico che risale al periodo fascista: durante l’occupazione italiana in Etiopia, un soldato ferito fu costretto a rientrare nella sua città natale, a Vernasca, un piccolo paese tra Milano e Bologna. Fu accolto da eroe, e in occasione dei festeggiamenti fu dato fuoco a un fantoccio raffigurante l’imperatore Haile Selassie I, ultimo Negus d’Etiopia, nella piazza del paese.
Il racconto di questo avvenimento ha dato origine ad un'espressione del dialetto locale, secondo cui il termine “Negus” designa una persona dal ridicolo aspetto vistoso, trasandato e goffo.
Haile Selassie I fu proclamato il messia nero dal culto Rastafari, nato in Giamaica negli anni ‘30.
Il fatto che questa icona fu incendiata a pochi metri soltanto dal nostro paese natìo, giustifica la volontà di rendere omaggio all’immagine del fuoco, un bruciare simbolico, fervido e sacro.
Una prima versione di Negus, intitolata Negus - Duppy Conquerors, è stata recentemente realizzata e presentata alla mostra del Premio Furla 2013. In questa prima versione la piazza di Vernasca è popolata da tre Duppy Conquerors, cacciatori di fantasmi maligni nella tradizione giamaicana. Una seconda versione del progetto è in fase di preparazione e vede la collaborazione del leggendario musicista e producer giamaicano Lee “Scratch” Perry.
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