Tema della mostra e' tracciare una particolare linea della poetica degli affetti in epoca barocca, attraverso le tappe dell'esperienza artistica del Guercino, le sue invenzioni compositive, le traduzioni pittoriche dalla moderna letteratura ed il pathos narrativo in esse contenuto.
La poetica e il teatro degli affetti
Sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana, promossa
e organizzata dall'Assessorato alla Cultura e Musei del Comune di Milano e
da RomArtificio, in collaborazione con De Agostini, dal 26 settembre 2003
al 18 gennaio 2004, nell'ambito del calendario espositivo 2003-2004,
Palazzo Reale presenterà la mostra "Guercino. La poetica e il teatro degli
affetti".
L'esposizione si avvale di un Comitato Scientifico di cui fanno parte
numerosi esperti e studiosi: Sir Denis Mahon - collezionista e autore di
importanti studi critici della pittura del Seicento, Claudio Strinati -
Soprintendente per il Polo Museale di Roma, Massimo Pulini - storico e
critico d'arte, Vittorio Sgarbi, Nicholas Turner - esperto del Guercino,
Roberto Contini, curatore della Pittura italiana e spagnola dal XVI al
XVIII secolo della Gemaldegalerie Staatliche Museen di Berlino, Gabriele
Finaldi, Vicedirettore Museo del Prado, Anna Coliva - Direttore della
Galleria Borghese e Maria Elisa Tittoni - Direttrice dei Musei d'Arte
Medievale e Moderna del Comune di Roma Capitolini.
La mostra
"Guercino. La poetica e il teatro degli affetti". Tracciare una particolare
linea della poetica degli affetti in epoca barocca, attraverso le tappe
dell'esperienza artistica del Guercino, le sue invenzioni compositive, le
traduzioni pittoriche dalla moderna letteratura ed il pathos narrativo in
esse contenuto. E' questo il tema centrale della mostra perseguito
attraverso un percorso rigoroso ed innovativo, sospeso tra il sentimento e
la favola, tra l'immaginario e il meraviglioso, dove prepotentemente
entrano anche la storia ed il Concilio di Trento. L'esposizione rappresenta
un'occasione unica ed irripetibile per ammirare più di 100 dipinti di
grande pregio, di provenienza non solo italiana ma anche estera, tra cui
"La liberazione di San Pietro", proveniente dal Museo del Prado di Madrid,
"Madonna con Bambino e Santa Caterina", proveniente dalla Dahlem
Gemäldegalerie di Berlino, "Loth e le figlie" del Musée du Louvre di
Parigi, "Semiramide" della collezione Alec Cobbe di Surrey e "Sibilla
Cumana con Putto" della National Gallery di Londra.
In mostra importanti tele restaurate per l'occasione ed opere inedite al
pubblico ed alla critica, facenti parti di una collezione seicentesca
recentemente ritrovata presso gli eredi dei committenti originali.
Il percorso
La mostra è articolata in sei sezioni:
la prima è dedicata a I Precedenti e raggruppa le opere più significative
dei predecessori del Guercino, introducendo il carattere intimista del
pittore;
la seconda, Gli affetti domestici, raccoglie le opere dell'artista dedicate
agli affetti familiari;
la terza, Il sentimento del Luogo, comprende un nucleo straordinario di
paesaggi e visioni oniriche;
la quarta è dedicata a L'Intima Platea, dipinti di mezze figure o singole
teste che, tramite un patetismo eloquente o "plateale", esprimono la loro
spiritualità ;
la quinta sezione espone I Recitativi, opere composte in un taglio di
immagine orizzontale, nelle quali due o più figure interpretano un episodio
di historiae;
l'ultima sezione è dedicata a La scena aperta ed è composta dai dipinti più
intensamente narrativi.
A completamento dell'analisi artistica del Guercino e del suo periodo,
l'esposizione comprende anche una serie di significative opere di autori
del XVII secolo, in particolare artisti dell'Italia settentrionale
(lombardi, veneti, emiliani e toscani), che hanno raccolto il fascino e le
influenze dello stile del Guercino.
Dopo Milano, la mostra verrà riproposta a Roma, da febbraio a giugno 2004,
nella sede di Palazzo Venezia e successivamente, in una sezione più
ridotta, a Londra, nella celeberrima sede della Royal Accademy of Arts. Il
catalogo della mostra è edito da De Agostini-RomArtificio.
LE SEZIONI DELLA MOSTRA
Sarà innanzitutto necessario introdurre il tema attraverso una selezionata
serie di opere di artisti, antecedenti a Guercino, che evidenziano la
formazione e lo sviluppo di quella linea sentimentale sulla quale si
innesterà una consistente parte della riforma estetica nell'Italia del XVII
secolo e sulla quale Guercino fonderà il suo sguardo più commosso.
Nella prima sezione, intitolata "I precedenti", si sono scelte opere che
vanno da Ludovico ad Annibale Carracci, da Bassano a Domenichino a
Scarsellino, privilegiando temi ed esempi caratterizzati da un partecipato
accostamento affettuoso, per introdurre al meglio il carattere intimista
della prima sezione dei dipinti di Guercino.
Ne "Gli affetti domestici" sono raccolte le principali opere da cavalletto
eseguite da Guercino su tematiche familiari dall'intenso colloquio amoroso.
Per il grande pittore centese il tema della Madonna col Bambino è
l'ispirazione ideale per narrare emozioni semplici, quotidiane ed
universali, ambientate in una penombra che il vibrato atmosferico della sua
"pittura di macchia" rende ancora più intimo e intenerito.
La sezione intitolata "Il sentimento del luogo" raggruppa un nucleo
straordinario di paesaggi mnemonici e di oniriche vedute, gravide di pathos
e di sospensione temporale che, anche quando sono prive di presenze umane,
rimandano ad un umanissimo sguardo emotivo che si può definire
protoromantico. Alle mirabili passeggiate al chiaro di luna, sognate eppure
quasi tattili nei quadri di Guercino, si aggiunge la recente scoperta della
Fiera sul Reno vecchio, che è una sentimentale cronaca di paese, di un
brano di vita collettivo che testimonia, meglio di qualunque altro, l'amore
per la propria terra e per l'umano paesaggio che la abita.
La sezione de L'intima platea circoscrive una serie di dipinti di Guercino,
perlopiù mezze figure o singole teste, che sono caratterizzate da un
patetismo eloquente o "plateale", attraverso il quale i santi o i
personaggi rappresentati manifestano la loro spiritualità (San Francesco in
meditazione), il loro dolore (San Pietro piangente) o il loro gesto eroico
estremo (il Suicidio di Cleopatra e di Catone), rivolgendosi ad un
"pubblico ideale". Sono opere che evidenziano un'idea dialettica ed
esemplificativa della pittura, nella quale anche il momento più intimo è
messo in posa nella coscienza di offrirsi ad uno spettatore.
La quinta sezione è dedicata a "I recitativi". Con questo termine vengono
definite quelle opere di Guercino che sono composte in un taglio di
immagine orizzontale, all'interno del quale due o più figure visibili a
"mezzo busto" si fronteggiano nell'atto di interpretare un episodio di
historiae (sacra, mitologica o allegorica). Come se si trovassero in un
"teatrino da stanza", i personaggi stanno recitando una parte che è sempre
caratterizzata da una sottolineatura emotiva. In questa formula
compositiva, resa fortunata proprio da Guercino, l'insieme si configura
spesso come un duetto dialogante, che trova affinità estetiche e di maniera
col recitar cantato nel melodramma lirico.
La scena aperta. Ancora in teatro si svolge l'ultima sezione dedicata ai
dipinti di Guercino più intensamente narrativi. Qui le historie e le favole
tratte dalla letteratura erotica o dall'epica antica e moderna, sono
ambientate in contesti paesaggistici, ma sempre con una disposizione
evidentemente scenica, nella quale le vedute naturali o architettoniche
sono collocate in quinte, attorno al palco nel quale agiscono i
protagonisti. Che sia la radura di un bosco o il cortile di una villa, alle
figure degli attori è riservato il proscenio, mentre l'ambiente è
descritto, come fosse in un fondale scenografico. Quel che si rappresenta
infatti sono i sentimenti, i sensi e gli affetti, e l'obbiettivo è la
commozione dell'osservatore, non la semplice contemplazione.
Mostra a cura di
Massimo Pulini
Comitato scientifico
Sir Denis Mahon - Claudio Strinati - Massimo Pulini - Vittorio Sgarbi -
Nicholas Turner
Roberto Contini - Gabriele Finaldi - Anna Coliva - Maria Elisa Tittoni
Produzione e realizzazione
Palazzo Reale
RomArtificio
in collaborazione con
De Agostini
Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana
Promotori
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Comune di Milano
Segreteria della mostra
RomArtificio
Tel. 06/44252170 ? fax 06/44266672
Tel. 02/54123193 ? fax 02/54123209
Catalogo
De Agostini-RomArtificio
Orario
Tutti i giorni 9:30-20:00; giovedì 9:30-22:30
Biglietti di ingresso:
Euro 9,00 intero;
Euro 7,50 ridotto;
Euro 7,50 ridotto gruppi (min. 20 ? max 25 persone; gratuito per un
accompagnatore);
Euro 4,00 scolaresche, comprese le scuole superiori, a condizione che le
visite avvengano presentando formale richiesta sottoscritta dal Direttore o
dal Preside della scuola. Gratuito per due insegnanti accompagnatori.
Maria Grazia Vernuccio
Assessorato Cultura e Musei Comune di Milano
Responsabile Ufficio Stampa e Comunicazione
via Marino 7 - 20121 Milano
tel. 0288450292/3 - fax 0288450104
Palazzo Reale - Milano