In mostra una ventina di pitture ad olio su carta di giornale realizzate nei primi anni '70 a Parigi. In oltre trent'anni di pittura ha portato avanti una figurazione legata alle immagini cinematografiche, ai cinegiornali d'epoca e ai film neorealisti, ai programmi televisivi e ai documentari. I luoghi e le persone del quotidiano e della storia scelti per essere raffigurati sulle sue tele si tingono di un bianco e nero scolorito o di una bicromia livida o con toni pastello
Gian Marco Montesano
Signal
La SILBERNAGL UNDERGALLERY in collaborazione con le Gallerie G. Raffaelli di
Trento e l'Ariete di Bologna apre un'esposizione, dal titolo Signal, dedicata
a Gian Marco Montesano e ai suoi lavori d'esordio. In mostra una ventina di
pitture ad olio su carta di giornale realizzate nei primi anni Settanta a Parigi
e ritrovate dopo trent'anni dallo stesso Montesano nel corso di un trasloco sul
fondo di una scatola di cartone.
L'evento milanese e' accompagnato da un catalogo con un testo di Vittoria Coen.
Gian Marco Montesano, torinese di nascita, classe 49, vive tra Bologna, Trento e
Parigi. In oltre trent'anni di pittura ha portato avanti una figurazione legata
alle immagini cinematografiche, ai cinegiornali d'epoca e ai film neorealisti,
ai programmi televisivi e ai documentari. I luoghi e le persone del quotidiano e
della storia scelti per essere raffigurati sulle sue tele si tingono di un
bianco e nero scolorito o di una bicromia livida o con toni pastello,
trasmettendo l'idea che i protagonisti di Gian Marco Montesano (personaggi
famosi del cinema, dittatori come Lenin o Hitler e Mussolini, bambini e gente
comune) si incontrino in una sorta di interregno, dove il tempo e' sospeso,
irreversibile, ma allo stesso tempo carico di vita.
Le 20 carte in mostra alla SILBERNAGL UNDERGALLERY (tutte cm 40x50) vogliono
essere un omaggio all'artista e al suo pubblico, che potra' ammirare questi
particolari lavori. Come precisa lo stesso Montesano in un'intervista a ''il
Domani'', non si tratta di collage, perche', ''non ho assemblato, aggiunto o
sovrapposto, anzi ho tolto, ho sottratto, servendomi della pittura per
cancellare l'inutile e evidenziare il necessario''. Cosi' emergono le
siluette di giovani donne abbigliate anni trenta e pettinate come nel
dopoguerra, simili a manifesti pubblicitari, scene di vita piccoloborghese,
ritratti dell'italietta fascista, assorbiti da sfondi monocromatici uniformi.
L'unita' di formato delle opere e' data dal formato stesso del settimanale,
''Il Tempo'', sul quale l'artista ha lavorato quasi per caso dopo il ritrovo a
Parigi dell'amico pittore Louis Quilici e dopo la loro successiva separazione,
momento in cui inizia a dipingere le pagine del tempo, del suo tempo.
Dagli anni Settanta ad oggi e' stato presente in molte sedi prestigiose, come la
Biennale di Venezia del 1993, le mostre di Annina Nosei e Barbara Gladstone a
New York, da Mazzoli a Modena, a Trento presso la Galleria Civica, alla Certosa
di San Lorenzo a Padula (Salerno) nella rassegna Le opere e i giorni curata da
Achille Bonito Oliva a quella piu' recente dell'11 gennaio nella sede della
Fondazione Carisbo di Bologna.
Immagine: Nuit d'ete, 50x60 olio su carta
Catalogo con un testo di Vittoria Coen
Inaugurazione: mercoledi' 15 ottobre 2003, dalle ore 18
Ufficio stampa
VISIONI D'ARTISTA Eventi e comunicazioni per la cultura
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Silbernagl Undergallery
Milano, Via Borgospesso 4
Vi aspettiamo da mart. a sab. 10.45-13 e 14.30-19, lun. 15-19.
L'ingresso e' libero.