Officine Saffi
Milano
via Aurelio Saffi, 7
02 36685696 FAX 02 36497444
WEB
Coffeebreak
dal 4/6/2013 al 24/7/2013
lun-ven 10-19, sab 11-18

Segnalato da

Narciso Bresciani




 
calendario eventi  :: 




4/6/2013

Coffeebreak

Officine Saffi, Milano

Lorenzo Cianchi, Narciso Bresciani e Michela Minotti sono stati scelti per essersi distinti con le loro opere inedite per originalita', tecnica e risultato. Leitmotiv delle opere e' il sentimento di rottura con la realta' rappresentato dalla matericita' dell'argilla.


comunicato stampa

Officine Saffi Ceramic Arts Gallery continua il suo percorso di ricerca della ceramica artistica contemporanea ospitando da mercoledì 5 giugno tre artisti selezionati tra i partecipanti al premio Coffee Break promosso dal Museo Gianetti di Saronno.

Officine Saffi come parte della giuria del premio Coffee Break propone al pubblico milanese da mercoledì 5 giugno tre artisti selezionati tra i partecipanti e che per tale motivo hanno ottenuto la menzione speciale Officine Saffi: Narciso Bresciani, Lorenzo Cianchi, Michela Minotti.

I tre artisti sono stati scelti da Officine Saffi per essersi distinti con le loro opere inedite per originalità, tecnica e risultato. Insieme pur con esiti completamente differenti tra loro, si fanno interpreti dello spirito del nostro tempo, avvalendosi di quella ricerca di idee e forme archetipe propria di coloro che riescono a farsi precorritori interpretando meglio di altri la sensibilità comune.

Leitmotiv delle loro opere è il sentimento di rottura e di distonia con la realtà rappresentato dalla matericità intrinseca all’argilla, la commistione della terra con materiali diversi, le forme spezzate.

La modulazione delle superfici di Narciso Bresciani, nella loro consistenza cromatica e materica, le linee interrotte, creano un senso di movimento ed energia. Le forme lasciano libere interpretazioni e suggestioni sulle metamorfosi in atto. Metamorphosis dreams come Bresciani le chiama, dove ogni opera sembra sottolineare la necessità di una percezione consapevole dello spazio e traduce il rapporto dell'artista con il tempo e i complessi passaggi della creazione.

Lorenzo Cianchi invece, giovanissimo artista fiorentino, presenta al pubblico opere in ceramica grottesche ispirate nella loro componente ironica ai Netsuke, piccole sculture in porcellana, legno o avorio che decoravano i Kimono giapponesi.

Nel suo lavoro di ricerca formale trae ispirazione da più fonti: la natura, come per l’opera Autogamia, il figurativo primordiale e i disegni infantili, pensiamo alla membrana osmotica di Di cosmo, ed ancora i bestiari medioevali, Bosch e autori più contemporanei come Mirò e Klee, Houseago, Mccarthy, Buggenhout e Hawkinson.
Le sue sculture raccontano “la storia di piccoli organismi che cercano di farsi spazio dall'ombra arrivando al cannibalismo”, provocazione attraverso la quale Lorenzo Cianchi cerca di ritrovare ciò che è rimasto di vitale nell’essere umano, eliminando dinamiche stagnanti e ripetitive.

Michela Minotti esprime nella resa tridimensionale della texture delle sue sculture circolari la propria ricerca personale ed artistica, ma anche il percorso di vita di quelle persone che tendono ad un volo pindarico. Intrinsecamente enfatico, perfetto, almeno nelle intenzioni del cerchio – forma che di per sé richiama alla perfezione – ma che viene molto spesso destabilizzato per contingenze esterne e/o interne alla materia stessa e privato della liricità con le risultanti forme irregolari e spezzate.

Note per la stampa:

Premio Coffee Break

Inaugurato nel 1994, il Museo Gianetti espone ceramiche settecentesce: porcellane e maioliche raccolte negli anni ’30 e ’40 dall’industriale di Saronno Giuseppe Gianetti, grande appassionato e collezionista.

Il premio Coffee Break alla sua seconda edizione nasce con l’intento di creare un inedito dialogo tra la collezione di ceramiche del XVIII secolo, conservata nello spazio espositivo permanente, e l’arte contemporanea, per rendere il museo più appetibile a un pubblico giovane.
L’idea del Coffee break in museo non si limita al solo rituale del caffè, ma è un appuntamento con la cultura.
L’idea è quella di portare un momento rituale gioviale e di condivisione, quello della pausa caffè, in un luogo che generalmente si preclude ai giovani, il museo. Creando anzi un ambiente meno formale e più accogliente dove si può sostare anche per il tempo di un caffè appunto creando un legame diverso che non si esaurisce con un’unica visita, ma diventa luogo del quotidiano.

Narciso Bresciani
Maestro scultore dal 1990, vive e lavora a Garlasco, Pavia. La formazione artistica di Narciso Bresciani inizia al liceo artistico di Novara per poi trovare compimento presso l'Accademia di Belle Arti di Brera. Artista poliedrico, le sue creazioni spaziano dai bassorilievi bronzei e a tutto tondo, ai monili in oro, rame e grès ideati e disegnati per l'arte orafa, fino alle grandi installazioni in ceramica e terracotta. La temporalità è elemento cardine delle sue opere, in cui la natura è vissuta e plasmata come un continuo passaggio da uno stato di essere a uno diverso e successivo, in uno sperimentare plastico e vitale.

Lorenzo Cianchi
Diplomatosi con lode in scultura all’accademia di Belle Arti di Carrara, nel 2009 perfeziona i suoi studi a Tokyo, presso la Zokei University grazie ad una borsa di studio di sei mesi dell’Accademia. Tra il 2010 ed il 2012 partecipa a diverse mostre collettive collaborando con diversi enti per l’ installazione e la realizzazione di opere su commissione.
La sua esperienza artistica non si ferma soltanto alla ceramica ma esplora diverse tecniche e materiali. Il lavoro di ricerca formale è legato a un figurativo primordiale e allo studio dei disegni infantili, i bestiari medioevali, Bosch e autori più contemporanei come Mirò e Klee, Houseago, Mccarthy, Buggenhout e Hawkinson.

Michela Minotti
Nata a Roma, Michela Minotti frequenta l’università studiando Archeologia Preistorica, ed avvicinandosi a una dimensione arcaica e fortemente simbolica. Elabora volumi essenziali e reinterpreta l’arte primitiva facendone la principale fonte d’ispirazione nella propria ricerca artistica contemporanea. I suoi lavori, in cui si fondono luci e ombre e si alternano smalti e materia, privilegiano gli impasti refrattari che le permettono di esprimere al meglio lo stretto e intimo rapporto tra ricerca, elaborazione e spontaneità creativa. Attualmente progetta e crea nel suo studio d’arte “il Teatro del Sole”, insegna tecniche di cottura primitive, tecnologia degli smalti ed espone in Italia e all’estero.

Si ringrazia il Museo G. Gianetti di Saronno.

UFFICIO STAMPA ANTEA
anteapress@gmail.com

Inaugurazione mercoledì 5 giugno, ore 18.30

Officine Saffi
via Aurelio Saffi, 7 - Milano
Orari di apertura: dal Lunedì al Venerdì 10.00 – 19.00, Sabato 11.00 – 18.00
Ingresso libero

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