Performance. Glocary, giungo alla seconda tappa, indaga l'originalita' della parola intesa come qualcosa che definisce qualcosa d'unico, peculiare di qualcuno, o inteso come qualcosa di bizzarro e nuovo, di inventato.
a cura del network Su Misura
prodotto da IN SITU all’interno di META projcet ed EX-VOTO (Radical Public Culture)
con il supporto della Commissione Europea (DGEAC – programma culturale)
Sarà presso i Giardini Reggia di Venaria (domenica 16 e 23 giugno dalle ore 11.00) nell’ambito di Giornate da Re la seconda tappa di Glocary dell’artista Simona da Pozzo.
Il progetto, a cura del network Su Misura, è prodotto da IN SITU all’interno di META projcet ed EX-VOTO (Radical Public Culture) di Milano, con il supporto della Commissione Europea (DGEAC – programma culturale).
Glocary parte dal presupposto che la lingua sia uno strumento culturale da abitare emotivamente. Glocary lavora sulla lingua viva, quella che ereditiamo e che viene ri-attualizzata mano a mano che la utilizziamo, man mano che interagiamo con le persone che incontriamo e con l’habitat che ci circonda.
Glocary indaga l’originalità della parola intesa come qualcosa che definisce qualcosa d’unico, peculiare di qualcuno, o inteso come qualcosa di bizzarro e nuovo, di inventato.
Durante le due Giornate da Re i visitatori vedranno risalire Da Pozzo con un’installazione lavagna da Piazza Annunziata su per via Mensa fino ai giardini della Reggia di Venaria.
Fra l’artista e i passanti si avvierà di volta in volta un dialogo o meglio una contrattazione. Lo scopo di Da Pozzo è quello di carpire ai visitatori una parola che appartiene alla loro sfera intima, familiare o comunque privata, un termine come ad esempio MANOMANO, che indica un pezzo di parmigiano da afferrare con entrambe le mani, o PUFFIDICAPRET ovvero una persona che emana un odore animale anche dopo essersi imbellettata e profumata o SBURBI, che annuncia l’approssimarsi di una coccola molto violenta.
Questi termini possono essere definiti come dei codici che possono essere riconosciuti e decifrati solo da chi ha una relazione davvero stretta con chi li usa.
Attraverso questa azione performance con il pubblico, nominata Con parole tue, Da Pozzo cerca e colleziona parole che gli abitanti di un luogo inventano per dar voce al loro vissuto, ai loro stati d’animo, ad oggetti e situazioni di vario genere.
Una volta finita la “compravendita”, la parola ceduta a Da Pozzo diventerà parte ufficiale di un dizionario illustrato e libro d’artista Glossario Glocal.
Il fruitore dona quindi alla collettività una parte assolutamente originale si sé stesso. Attraverso questa condivisione con gli altri, è così che lo spazio pubblico viene reso intimo e domestico.
Con Glocary Da Pozzo compie una appropriazione intima ed emotiva del linguaggio.
Come i progetti Suoli portatili ed Erba medica, anche Glocary ha una struttura a scatole cinesi in cui gli elementi più piccoli si ripetono e si sommano qualitativamente per creare un’opera contenitore più vasta.
Reggia di Venaria Reale
piazza della Repubblica, 4 - Venaria (TO)
Domenica 16 e 23 giugno dalle ore 11.00
intero: 5 euro; ridotto (gruppi di min. 12 persone, dai 6 ai 18 anni e maggiori di 65 anni, quanti previsti da Gratuiti e Ridotti): 4 euro; Scuole e minori di 6 anni: gratuito.