Architettura, rappresentazione spaziale e immaginario cinematografico. 10 studiosi tra architetti, storici dell'arte, dell'architettura e del cinema analizzano prospettive diverse, che si intrecciano in un dialogo produttivo.
Un progetto di Martino Stierli (Universität Zürich)
e dell’Istituto Svizzero di Roma
L’Istituto Svizzero di Roma presenta il 13 e 14 giugno nella sua sede di Villa Maraini un simposio internazionale per esplorare la complessa interrelazione tra architettura e cinema dalla modernità al presente.
Dieci studiosi tra architetti, storici dell’arte, dell’architettura e del cinema - Olivo Barbieri, Marco Brizzi, Giuliana Bruno, Teresa Castro, Marisa Galbiati, Edward Dimenberg, Christina Kerez, Henry Keazor, Richard Koeck, Martino Stierli - analizzano prospettive diverse, che si intrecciano in un dialogo produttivo. I relatori considerano il potenziale del cinema e dell’immagine in movimento come strumento di conoscenza e di ricerca per l’analisi e la rappresentazione dell’architettura e dello spazio.
Il dibattito affronta le modalità utilizzate dagli architetti per esplorare e rappresentare qualità spaziali, sia storicamente che nel presente, la relazione tra design architettonico e iconografia cinematografica e il ruolo che riveste il cinema nella ricerca architettonica e urbana.
Gli interventi inoltre esaminano anche le caratteristiche dello spazio urbano costruito, che rendono visibili gli artisti quando ricorrono al mezzo dell’immagine in movimento, e le interpretazioni dello spazio in base a prospettive politiche, economiche e di genere.
Il simposio apre con i due interventi di riferimento: la conferenza di Giuliana Bruno (Harvard University) e la presentazione del film di Olivo Barbieri, a cui seguono i contributi di esperti provenienti da tutto il mondo.
Il cinema, come la metropoli, è un tipico prodotto della modernità. Per questo motivo, la rappresentazione cinematografica dell’architettura moderna e dello spazio urbano è stata un punto centrale fin dalle sue origini. Più di ogni altra cosa, cinema e architettura sono accomunati da analoghe prassi della percezione e della rappresentazione dello spazio: entrambi devono essere percorsi per diventare leggibili. È stata la metropoli moderna di fine Ottocento a dare vita al dispositivo spaziale della transitorietà attraverso tipologie caratteristiche quali gallerie, stazioni ferroviarie, grandi magazzini o i padiglioni espositivi descritti da Charles Baudelaire, Walter Benjamin e altri, che fecero del caratteristico flâneur il mediatore di uno sguardo protocinematografico. In questo contesto urbano si svilupparono nuove macchine per vedere immagini, come il panopticon, il panorama e il diorama, che possono essere tutti considerati precursori del cinema. Come ha affermato in proposito la studiosa di cinema Giuliana Bruno: “Modificando il rapporto tra percezione spaziale e movimento corporeo, l’architettura di transito ha preparato il terreno per l’invenzione dell’immagine in movimento.”
Programma
Giovedì, 13 giugno 2013
18:00 Saluto
Michele Luminati, Direttore ISR
18:15 Osservazioni preliminari
Henri de Riedmatten, ISR e Martino Stierli, Universität Zürich
Conferenze di apertura:
18:30 Giuliana Bruno, Harvard University
“Surface Tension, Screen Space”
19:30 Olivo Barbieri, Artista, Carpi (Modena)
“Il mondo come installazione temporanea. Site specific_03 13”
Programma
Venerdì, 14 giugno 2013
09:30 Saluto e introduzione
Martino Stierli, Universität Zürich
Sezione I: “Teorizzare lo spazio, visualizzare la città”
09:45 Teresa Castro, Université Sorbonne Nouvelle - Paris III
“Cinematic Cartographies of Urban Space: From Description to Spectacle”
10:30 Richard Koeck, University of Liverpool
“Urbanity and Image: Micro and Macro Screen Evolutions”
11:45 Marisa Galbiati, Politecnico di Milano
“Immagina Milano: Narrazioni per il design di una città sostenibile”
12:30 Discussione
Sezione II: Interpretazioni storiche: passato e presente
14:30 Introduzione
Martino Stierli, Universität Zürich
14:45 Edward Dimendberg, University of California, Irvine
“Mies van der Rohe and the Moving Image”
15:30 Christian Kerez, Architect, ETH Zurich
“Stage Design and the Architecture of Cinemas”
16:30 Henry Keazor, Universität Heidelberg
“L’architecture serait différente si le cinéma n’avait pas existé”:
Jean Nouvel and “Cinemarchitecture”
17:15 Replica
Marco Brizzi, California State University Florence
17:45 Osservazioni conclusive
Ufficio Stampa:
Alessandra Santerini
Cell. +39 335 6853767
alessandrasanterini@gmail.com
13 giugno 2013, ore 18,30 – 20,30
14 giugno 2013, ore 9,30 – 20,00
Istituto Svizzero di Roma Sala Elvetica
Via Liguria 20, Roma
orario: martedì - venerdì ore 10 - 13 / 15 - 18
sabato ore 15 - 19
chiuso lunedì, domenica e festivi e dal 24 dicembre 2010 al 6 gennaio 2011
Ingresso libero