Giuseppe Capitano, Orsina Sforza, Antonella Zazzera. Tre artisti dai linguaggi differenti si confrontano sul tema della luce nell'ambito della mostra "Mapping - Ridisegnare luoghi".
L'Associazione Culturale IL FRANTOIO a Capalbio, diretta da Maria Concetta Monaci è lieta di presentare Lighting, un progetto all'interno della mostra MAPPING. Ridisegnare
luoghi. Uomo | Natura | Habitat , che vuole mettere in relazione le ricerche artistiche di
Giuseppe Capitano, Orsina Sforza e Antonella Zazzera attraverso uno sguardo
trasversale.
Si tratta di tre artisti dai linguaggi e percorsi differenti le cui opere presentate in
questo progetto, pur realizzate con materiali diversi e inusuali e utilizzando varie
tecniche, sono messe a confronto poiché accomunate da specifiche modalità di
interazione con luce, sia naturale, sia artificiale.
Quello di Capitano è un lavoro assai complesso che mette in evidenza una
sensibilità estremamente poetica, affondando le proprie radici in un mondo
arcaico e mitologico che oscilla costantemente in un tempo passato e presente,
fra la bidimensionalità dei dipinti o la spazialità e l'impalpabile fisicità dei suoi
lavori plastici. Nei lavori in mostra utilizza la canapa come rivestimento o pelle,
involucri di creazioni misteriose la cui valenza cromatica e oggetuale è
differentemente attivata e plasmata dalle incidenze della luce.
Il fermento creativo di Orsina Sforza, invece, mosso da una peculiare curiosità e
da un senso di stupore verso la quotidianità, approfondisce le potenzialità
estetiche e poetiche di oggetti di uso comune, di suppellettili insignificanti o
visioni e dettagli apparentemente banali che subiscono inaspettate
trasformazioni, rivelandosi in opere pittoriche o plastiche inizialmente
indecifrabili. I suoi oggetti luminosi, in bilico fra lampade e sculture, si svelano
attraverso la luce artificiale in tutta la loro interessantissima complessità formale,
data dal meticoloso assemblaggio di elementi e materiali impensabili in forme
inusitate.
Ottenuti attraverso una lenta e paziente operazione di maniacale tessitura, i lavori
in fili di rame di Antonella Zazzera sono concepiti come forme poetiche che si
materializzano e si generano dalla luce. Essi esprimono un'indagine intensa delle
forme primigenie della natura, delle sue nascoste armonie, a partire dallo studio
della linea-luce-colore e avvalendosi e alimentandosi della vibrazione luminosa
che, nelle sue molteplici modulazioni cromatiche che variano al variare
dell'andamento delle complesse textures, genera movimento e spazio.
INFO
www.frantoiocapalbio.com
mc.monaci@gmail.com
335.75.04.436
Si ringrazia:
La Provincia di Grosseto
Il Comune di Capalbio
MIC Maremma in Contemporanea
Banca di Saturnia e Costa d'Argento, Credito Cooperativo
Inaugurazione 15 giugno ore 18.30
Il Frantoio
piazza Provvidenza, 10 - Capalbio (GR)
ven-dom ore 18.30-23