Sentieri espressivi dell'animo. Se la sua pittura e' mezzo per esprimere il processo che anima la vita interiore dell'artista, la poesia ne completa l'espressione ampliandone i sentimenti.
a cura di Linda Guerra, Rubens Fogacci, Deborah Petroni
Luisella Traversi Guerra (Borgonovo V.T. - Piacenza – 1944) è pittrice e scrittrice.
Trascorre parte della sua infanzia a Parigi, rientrata in Italia si diploma, e subito dopo si sposa.
Per anni gestisce con dedizione ed entusiasmo la direzione e la valorizzazione delle risorse umane nella azienda di famiglia, si specializza maturando un'esperienza decennale nell'analisi comportamentale e nello sviluppo della qualità nell'ambiente di lavoro, diventando relatrice in conferenze e scritti.
Coltiva la passione per la pittura nel tempo libero, ma sempre di più si rende conto che il suo cammino di conoscenza e crescita si intrinseca profondamente con l'esperienza artistica e particolarmente con il mondo pittorico che le appartiene.
Per questo la sua pittura diventa mezzo per esprimere una profonda ricerca interiore attraverso immagini simboliche e la sperimentazione di diverse tecniche.
Se la sua pittura è mezzo per esprimere il processo che anima la vita interiore dell'artista, la poesia ne completa l'espressione ampliandone la gamma di valori e sentimenti espressi, per questo Traversi Guerra pubblica più raccolte di poesie.
Negli anni le viene data la possibilità di esporre più volte negli Stati Uniti d'America, in Giappone, in Olanda e in Svizzera. Solo negli ultimi anni l'artista inizia a proporre il suo lavoro anche in Italia.
Presentazione critica
La vera rivoluzione che scaturì dalla filosofia estetica degli impressionisti nella seconda metà del 1800 ebbe due sviluppi fondamentali: uno tecnico-scientifico e l’altro dell’applicazione propria del dipingere che si evidenzia soprattutto nelle opere di Monet, Renoir e successivamente in quelle di Sisley e Seurat.
Dopo quel periodo l’artista si pose nei confronti della natura e dei soggetti da raffigurare considerando esclusivamente la luce. Una luce e una luminosità che non venivano più da un’unica sorgente, etica, filologica, teologica o illuministica; era piuttosto la presenza fisica di una irradiazione che da quel momento diveniva atmosfera dipinta. Si intendeva fermare il tempo, si coglieva l’attimo perché si avesse un ricordo vibrante che restasse nella memoria.
Persino l’ombra era pensata come prodotto di un soggetto che si trova immerso in un’atmosfera luminosa più che illuminata. È per questo, che anche il colore nero fu sostituito dai bruni, dai blu e dal “contrasto complementare”.
In seguito, gli espressionisti, dalla genesi del movimento e quindi da Cezanne, Van Gogh, Gauguin, fino alle esperienze di Kandinskij nel “Cavaliere Azzurro” e di Matisse, considerarono il colore e la posa di esso esperienza primaria e coinvolgente affatto disgiunta dalla restituzione finale dell’opera. Già Van Gogh, usando spatole e pennelli piatti tagliati, fino a impregnare nella tavolozza lo stesso manico del pennello, aveva indicato che la pittura poteva essere espressione di un moto interiore che liberato poteva esorcizzare il demone che occupava l’anima o renderlo quantomeno riconoscibile. Un espediente tecnico permise al pittore come allo scultore- si pensi alle opere di Medardo Rosso e di Auguste Rodin- di avvicinare in maniera più diretta, come mai era accaduto prima, il fare arte al componimento del poeta e del musicista.
Luisella Traversi Guerra ha maturato un fare arte che è esperienza di una filosofia estetica in cui la voce dell’anima è struttura insostituibile dell’espressione artistica. Le stesse composizioni floreali, come pure le nature, le marine, sono pervase da un fremito intenso percepibile più che visibile. Nei dipinti Luisella Traversi Guerra utilizza il colore perché si possa sentire, con il vedere, il canto, la voce e l’urlo di una ragazza che non ha smesso di stupirsi, di sognare e non può, quindi, cedere al tempo che inesorabilmente segna e cambia la materia.
Come Monet, i suoi dipinti non hanno una metrica precisa, né si può presupporre che ci sia un disegno preparatorio; è la forma del soggetto a suggerire l’intera composizione ed è così che le stesse armoniche astrattiste di Kandinskij si ritrovano nella genialità compositiva di quest’artista. Ogni forma, ogni stesura cromatica è sapientemente bilanciata con una forma o una cromia opposta e complementare.
I fiori perdono le connotazioni naturalistiche per assumere l’espressionismo proprio di chi si è innamorata del colore e vuole che si percepisca che è nell’essenza della natura la vera risposta alle malie dell’uomo moderno.
La natura che Luisella dipinge ha la flessuosità morbida di Matisse; si rivela un animo che si esprime con quella passione che è figlia di Eros e Psiche e permette di dare dignità ad ogni vissuto. Quasi che il tempo passato, i ricordi possano avere comunque un’armonia di colori anche quando i tempi hanno segnato il presente con i simboli della disarmonia e del disordine. Le sue poesie confermano ciò che hanno già espresso i colori, sono parole che hanno le stesse tonalità della sua tavolozza. I petali dei fiori, le gemme, le foglie, così come le linee.
naturali dei paesaggi, sono mezzi per godere di un cosmo che Luisella Traversi Guerra ci regala con un fare arte autentico, intimo, spirituale.
La sua pittura, non soltanto figurativa, lo è nella sua restituzione estetica; ma se è vero che il termine astrarre ha il suo etimo nel latino abstrahere che vuol significare distaccare, trarre da, distogliere, attirare la mente così da non accorgersi più di ciò che ci circonda, allora lei è una vera astrattista così come la intendevano Mirò e Kandinskij.
Il suo procedimento, il suo talento nel riassumere poesia, forma e colore sono una sorta di ponte tra le età. Luisella come da bambina tende la mano alla sua parte adulta e questa a quella saggia. Il tempo ha cambiato le parti ora, ma lei è una donna vera e tenace e non si è fatta cambiare, tende ancora la mano e una bimba continua a risponderle. Le mani si stringono, fioriscono sorrisi e si cancellano i grigi di questo tempo afono e atono, poi chi riesce a perdersi nelle sue opere può anche tornare a incontrare un ragazzo, un saggio o un bambino che aveva dimenticato e con questi continuare il cammino, ma questa volta con la passione e i colori di Luisella Traversi Guerra.
Alberto D’Atanasio
Docente di Storia dell’Arte ed Estetica dei Linguaggi Visivi
Curriculum ultimo triennio
2010
Mostra collettiva “I Sette Vizi Capitali”, organizzata dalla società di mercanti d’arte Amarte, Sala Marmi del Comune di Salerno
Mostra personale “Il profondo dell'Energia”, Centro Culturale San Bartolomeo, Bergamo
Mostra personale “I giardini dell'Anima”, Museo Diocesano Francesco Gonzaga, Mantova
Mostra collettiva organizzata da Cesare Benaglia, Holiday Inn Express, Mozzo (Bergamo)
Con la collaborazione dell’Associazione Culturale Progetto Emilia Romagna nasce il progetto “Medicina e Arte” in cui l’artista non solo partecipa alla conferenza d’inaugurazione ma anche con un’esposizione al Hotel CanalGrande di Modena
Mostra collettiva “Declinazioni artistiche”, organizzata dalla società di mercanti d’arte Amarte, Museo Diocesano Francesco Gonzaga, Mantova
Pubblicazione della raccolta di poesie “Percorso dell’anima”
2011
Mostra personale “Marzo: Energia intima del colore”, Riva San Vitale (Svizzera)
Partecipa all'asta di beneficenza organizzata dal World Food Program “Sedie d'autore”, Holiday Inn, Bergamo
Premio Spoleto Festival Art International 2011
Dona alla chiesa di Paradiso (Svizzera) l’opera Metafisica dell'amore: perdono e pace
Grazie alla collaborazione dalla società Amarte partecipa come relatrice ai corsi di alta formazione “Design Experience 2011-2012” presso il Polidesign, Milano
Omaggia l’opera Scissione luminosa blu ‘10 al paese natio della madre San Marco dei Cavoti (Benevento), opera che verrà successivamente conservata presso la Fondazione Iacocca.
Mostra personale “L’Arte: filo d’oro della conoscenza - Percorso Introspettivo”, Sala San Rocco, Fondazione Maghetti, Lugano
Mostra collettiva, “Energia e delicatezza del sentire”, organizzata dalla società di mercanti d’arte Amarte, Alibi Gallery, Milano
L’opera La pazienza nel colore viene battuta all’asta dalla società Pandolfini, Firenze
Partecipazione alla 54ª Esposizione Internazionale della Biennale di Venezia, Torino
2012
Omaggia tre sue opere all'ospedale di Legnano (Milano), opere che verranno successivamente conservate ed esposte presso il reparto oncologico
Partecipa all'iniziativa in sostegno ai terremotati dell'Emilia Romagna “Artquake”, Civici Musei di Reggio Emilia
Mostra personale “Luce e colore nell’essere”, Sala Sainte Lucie, Roquebrune Cap Martin - Village (Francia)
Pubblicazione della prima monografia Mondadori dedicata all'artista
Partecipa in collaborazione con Galleria Palma Arte alle fiere Dimensione 2000 in Luxembourg e Arti12 in The Hague
Premio Nettuno 2012
Sponsorizzata e pubblicizzata da:
www.virtualstudios.it
www.genzianariccicomunicazione.it
www.ilpensieroartistico.eu
www.paolobalsamo.it
www.lavoriedilionline.it
Catalogo:
Edito Giorgio Mondadori, pp.154, €.30,00
Disponibile in Galleria
Info e contatti:
Mail: info@wikiarte.com
Sito: www.wikiarte.com
Inaugurazione Venerdì 21 giugno 2013 ore 18.00
Galleria Wikiarte
via San Felice, 18 - Bologna
da martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00 orario continuato
domenica e lunedì chiuso
Ingresso libero