Paesaggio Bene Comune. Aprire il cerchio e danzarci attraverso. 3 giorni di laboratorio, tra il solstizio d'estate e la Notte di San Giovanni, per immergersi nel paesaggio di Savigno, prevalentemente agricolo e boschivo, attraverso l'esplorazione, la raccolta, l'incontro, tra natura e cultura.
Giorno e notte e giorno … a ciclo continuo, tre giorni e tre notti. Perdere la concezione del tempo per trovarne un’altra. Ristabilire una relazione corpo a corpo con il territorio. Praticare e pensare paesaggio.
3 giorni, 21-23 giugno 2013: tra il solstizio d’estate e la Notte di San Giovanni, quando il sole, dopo aver raggiunto la sua massima declinazione positiva rispetto all’equatore riprende il suo cammino inverso. (Dal latino solis statio, il fermarsi del sole che per tre giorni sorge sempre nello stesso punto). Quest’anno durante la notte di San Giovanni, 23-24 giugno, ci sarà il plenilunio. In questi giorni saremo esposti alla massima potenza solare di giorno e alla massima lunare di notte, che celebreremo con i Fuochi di San Giovanni, fuochi propiziatori di tradizione pagano-cristiana.
L’esperienza diretta dei luoghi, vivere in rapporto simbiotico con il territorio, in relazione con l’ambiente e il suo modificarsi, è un’attività cognitiva. Produce pensiero ecosostenibile.
Durante i tre giorni di laboratorio ci si immergerà nel paesaggio di Savigno, prevalentemente agricolo e boschivo, attraverso l’esplorazione, la raccolta, l’incontro, per avvicinarsi all’economia di un territorio, tra natura e cultura. Savigno è anche uno dei centri del movimento di agricoltori della Valsamoggia che ha dato vita all’esperienza di CampiAperti, attraverso atti di resistenza attiva per la biodiversità, la sostenibilità e la sovranità alimentare, producendo in questo modo il proprio paesaggio.
Si incontreranno agricoltori locali per condividere esperienze. Si praticheranno atti di ri-appropriazione del bene comune come la “spigolatura” dei boschi, mettendo in atto quello che era il “Diritto di legnatico”. I boschi si riappropriano delle terre non sfruttate e noi ci riappropriamo dei boschi, del selvatico, attuandoun modello sostenibile di economia, in cui lo scarto di un sistema ecologico diventa fonte di energia per un altro sistema ecologico, mantenendo un equilibrio tra risorse disponibili ed ecosistemi. La legna raccolta verrà bruciata la notte del 23 giugno, convertendo l’energia impiegata in produzione di energia, in un atto al tempo stesso di ri-generazione e resistenza.
Essere parte attiva dei processi che producono paesaggio, aprire il cerchio e danzarci attraverso.
Workshop ad alta prestazione fisica e poca teoria. Materiali: buone scarpe da trekking, calzettoni, pantaloni lunghi, cappello o foulard, ricambio magliette, guanti da lavoro.
Emanuela Ascari si è laureata al DAMS di Bologna e ha conseguito il Master Paesaggi Straordinari al Politecnico di Milano. Per il 2013-2013 è docente del corso di Progettazione di Interventi Urbani e Territoriali presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nella sua ricerca artistica indaga i processi di trasformazione del territorio, principalmente a partire dalla terra, dalle stratificazioni del tempo e della materia, tra produzione e consumo, costruzione e distruzione. Rielabora paesaggi esplorando la relazione tra l’uomo e il proprio ambiente, tra cultura ed ecosistema. Etica ed estetica si incontrano sul piano dell’agire, nel processo stesso di realizzazione dell’opera. Espone in mostre personali e collettive in gallerie e spazi istituzionali e non tra i quali il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, il Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce di Genova, la Biblioteca Civica Delfini di Modena, la Sala della Dogana del Palazzo Ducale di Genova, Pianoro – progetto Cuore di Pietra, il PAC di Ferrara, il Museo della Civiltà Contadina di Bologna. Nel 2009 vince il Premio Iceberg, Arte Pubblica, Bologna e nel 2011 riceve una menzione speciale al Premio Artivisive San Fedele, Milano. Nel 2012 è stata invitata a due residenze artistiche, C.A.R.S. Cusio Artist Residency Space, Omegna (VB) e Vis a Vis-Artists in residence project, GuilmiArtProject, Guilmi (CH). A settembre sarà in residenza presso SOMA, Città del Messico.