Davide Bava
Ennio Bertrand
Gepe Cavallero
Jean Paul Charles
Andrea Chidichimo
Ivo De Palma
fannidada
Ivan Fassio
Ezio Gribaudo
Anna Ippolito
Donatella Lessio
Paola Lovisolo
Marco Memeo
Carlo Molinaro
Gabriella Montanari
Diego Razza
Silvia Rosa
Patrizio Righero
Valter Luca Signorile
Antonella Taravella
Marzio Zorio
Fabrizio Bonci
Ivan Fassio
Festival multidisciplinare di poesia in San Salvario: letteratura, arte, performance, critica, editoria. La ritrovata sensibilita' nei confronti della parola viene incanalata nelle sue variabili declinazioni: testimoniali, timbriche, seriali, riproduttive, grafiche, artistiche, performative.
Con Davide Bava, Ennio Bertrand, Gepe Cavallero, Jean Paul Charles, Andrea Chidichimo, Ivo De Palma, fannidada, Ivan Fassio, Ezio Gribaudo, Anna Ippolito, Donatella Lessio,Paola Lovisolo, Marco Memeo,Carlo Molinaro, Gabriella Montanari, Diego Razza, Silvia Rosa, Patrizio Righero, Valter Luca Signorile, Antonella Taravella, Marzio Zorio
A cura di Fabrizio Bonci e Ivan Fassio
Compito di chi opera nella realtà contemporanea è il ricollocamento di ancestrali qualità della poetica in produzioni che sappiano amalgamarne, dialetticamente, forma e sostanza. In questo modo, attraverso una conseguente visione interdisciplinare, la poesia potrà reincarnare – secondo l’accezione originaria di creazione universale – il concetto primordiale di estetica: relazione attiva nei confronti di tutti i campi della percezione
Architettura dell’immaginario, realtà artificiale, simulazione grafica, interazione sonoro-musicale: la poesia ha rappresentato, nel corso dei tempi, tutte queste cose. A partire dalla propria etimologia, ha sempre convogliato le forze della creatività verso l’illimitata produzione di mondi conclusi in se stessi, assoluti: edifici inediti, biblioteche fittizie, cataloghi di innovazioni, strutture mimetiche. Autenticità e originalità sono state tradotte in linguaggi depurati o contaminati, in cui l’artificio dell’espressione potesse perdere ogni suo aspetto di utilità, di sviluppo efficace, di convenienza.
Casualità e progetto si sono scontrati ed alleati, abbandonati definitivamente in processi di automazione o di rigenerazione stilistica. Nella propria natura di materia cristallizzata, di testimonianza scritta, la poesia si è scoperta portatrice di segni immacolati, lievi e sospesi, decorativamente – e perturbabilmente – fruibili soltanto nella grafìa che li contraddistingue. Come scissione tra oralità e scrittura, ha scavato tra sé e l’esistenza un immenso cratere, che continua a secernere preziosi tesori: getto continuo d’ispirazione.
Compito di chi opera nella realtà contemporanea è il ricollocamento di queste ancestrali qualità della poetica in produzioni che sappiano amalgamarne, problematicamente, forma e sostanza. La ritrovata sensibilità nei confronti della parola andrà incanalata nelle sue variabili declinazioni: testimoniali, timbriche, seriali, riproduttive, grafiche, artistiche, performative, critiche, teatrali. Soltanto in questo modo, e attraverso una conseguente visione interdisciplinare, la poesia potrà reincarnare – secondo l’accezione originaria di creazione universale – il concetto primordiale di estetica: relazione attiva nei confronti di tutti i campi della percezione.
Ivan Fassio
In collaborazione con Salvatore Sblando
Con il patrocinio della Circoscrizione 8
Con la partecipazione di Art10100, bin11, Cooperativa Letteraria, Libreria Trebison
Inaugurazione 26 giugno ore 18
Galleria Oblom
via Baretti, 28 - Torino
Orario: gio-dom 16 - 23.30
Ingresso libero