Paesaggi deserti e senza vita. Cosi' reali da sembrare irreali. "Pace supera l'iperrealismo [...] le sue opere lasciano un senso di vuoto e di solitudine in cui sempre piu' spesso oggi si ritrova l'uomo" (M. Galofaro).
Paesaggi deserti e senza vita.
Così reali da sembrare irreali.
[…]
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
Meriggiare pallido e assorto, E. Montale
Autodidatta diventato maestro sapiente nell’uso del colore, Emanuele Pace vuole, attraverso le sue opere, focalizzare l’attenzione su oggetti e paesaggi della sua terra, della nostra terra. Nel dipingere la Ragusa Modica, una Periferia o un Passaggio a livello l’artista cerca di fondersi con l’opera, attraverso l’uso di pennellate levigate, al punto tale da renderla quanto più reale possibile, quasi fino ad annullare se stesso, il suo punto di vista, il suo intervento, le sue emozioni, per fissare un momento di paesaggi deserti, senza vita. Così reali da sembrare irreali.
Ma Pace supera l’iperrealismo. In quanto, seppur scevre ed aderenti alla realtà, le sue opere lasciano, oltre al senso di stupore tipico di questa corrente, anche un senso di vuoto e di Solitudine in cui sempre più spesso oggi si ritrova l’uomo, un uomo che preferisce allora perdersi nei propri pensieri, davanti ad un muro di incertezze che fa solo intravedere una parte di realtà e non dà l’ opportunità di guardare oltre, evidenziando l’incomunicabilità di questo tempo. Eppure Pace sente l’esigenza di fermarlo, il tempo, realtà che aliena, impaurisce, lascia soli persino fra la gente, ma potrebbe essere meglio del domani. Nonostante ciò si è sempre In attesa del domani, di una vita, della vita vera… Il puro atto creativo del riprodurre il già esistente si trasforma, con i pennelli di Pace, in qualcosa di unico, in quanto opera d’arte. Nella sua ultima opera, Sopra la notizia, forse la più interessante, l’artista supera l’iperrealismo e, probabilmente alla ricerca dell’astrazione, sembrerebbe scoprire nuovi orizzonti.
Marta Galofaro
Inaugurazione: venerdi 28 giugno 2013 alle ore 19,30
Spazio 12
via Calogero 12 - Comiso (RG)
Orario: mar-dom 18-00
Ingresso gratuito