L'artista interviene nel nuovo spazio con una installazione realizzata appositamente e con altri nuovi lavori che articolano la sua polimorfa ricerca (fotografia, video, installazioni, wall papers). Sedira si inserisce in quella prospettiva che coniuga memoria e modernita' all'interno di uno spaccato cosi' conflittuale quale quello dell'Algeria contemporanea. Le contraddizioni generazionali che si inseriscono nel processo di cambiamento della cultura araba generano, nel lavoro della Sedira, una analisi costante e sintetica. A cura di Teresa Macri'
a cura di Teresa Macrì
La nuova Galleria SOGOSPATTY di Vittoria Odescalchi e Andrea Niccolai, diretta da Tullio Ponziani, apre nel cuore di Roma con la prima personale in Italia dell'artista algerina Zineb Sedira.
L'artista interverrà nel nuovo spazio con una installazione realizzata appositamente per la mostra e con altri nuovi lavori che articolano la sua polimorfa ricerca (fotografia, video, installazioni, wall papers). Conosciuta dal pubblico internazionale, soprattutto, con la sua installazione Quatre Générations des Femmes nella collettiva ''Autentic-Ex-centric: Conceptualism in Contemporary Africa Art'' (curata da Salah M. Hassan) alla Biennale di Venezia del 2001, la Sedira si inserisce in quella prospettiva che coniuga memoria e modernità all'interno di uno spaccato così conflittuale quale quello dell'Algeria contemporanea. Le contraddizioni generazionali che si inseriscono nel processo di cambiamento della cultura araba generano, nel lavoro della Sedira, una analisi costante e sintetica.
L'artista, infatti, si sofferma sia su uno spaccato intimo (il mutamento dei valori sentimentali e culturali, la complessità del ruolo femminile all'interno della società algerina contemporanea) che sociale (la guerra d'Algeria, le conflittualità che pone il fondamentalismo islamico e il sentirsi un soggetto apolide). L'autobiografismo che pospone nei suoi lavori evidenzia la complessità identitaria che declina il soggetto post-coloniale nel suo ridefinirsi come soggettività contemporanea e la trasformazione dei ruoli tradizionali nel percorso generazionale degli ultimi decenni.
La ricerca di Zineb Sedira è una sorta di zoom sui nuovi territori dell'identità , quelli soprattutto che si stratificano dalla continua diaspora araba all'interno dei paesi europei e che pongono la questione della libertà espressiva che ancora oggi, viene a essere minata dal precario equilibrio politico tra democrazia e fondamentalismo.
Zineb Sedira (Parigi 1960, vive e lavora a Londra). Ha partecipato a mostre prestigiose come: 2003 Fantasias de L'Harem y las nuevas Sherazades, Centre de Cultura Contemporanea, Barcellona ; Ouverture Algeriennes, La Criace Contemporainne, Rennes ; Stranger, 1 Triennial of Photography and Video, Istitute Contemporary Photography, New York; Looking Both Ways, Museum for African Art, New York; Fiction of Authenticity: Contemporary Africa Abroad, Museum St. Louis, Missouri; Zineb Sedira, The Agency Contemporary, London; Festival du Printemps, Toulouse; 2001 4éme Réncontres de la Photographie Africaine, Bamako ; In/tangible Cartographies, Pacific Film Archive, Berkeley ; Videorient, Landesmuseum, Austria ;The Passions: The Mobile Biennial, Video-Rom, Valencia Biennale Premi: 2001- Prix AFA/Afrique en Créations, IV Réncontres de la Photographie Africaine, Bamako 2000- Westminster Arts Council, Film and Video Bursaries, London
Vernissage Lunedì 13 ottobre ore 18:00
Galleria Sogospatty
Vicolo del Governo Vecchio 8, 00186 Roma